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          Esperto Franco Massa


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RIVIERA LIGURE DI PONENTE PIGATO

L'origine del nome è sempre stata controversa, per alcuni deriva dalla voce dialettale "pigà" o "pigau" che starebbe a significare la caratteristica macchiettatura degli acini; per altri deriverebbe dal latino "picatum" ossia aromatizzato dalla pece con la quale gli antichi romani rivestivano l'interno delle anfore vinarie, io propendo più per la prima interpretazione ma, in fondo, poco ci importa dell'origine del nome, siamo di fronte ad uno dei più apprezzati vitigni della Liguria e forse d'Italia.
Nasce da vitigno pigato appunto, introdotto dall'area mediterranea probabilmente dalla Grecia, verso la fine del 1500 , viene prodotto in provincia di Imperia essenzialmente nella Val D'Arroscia ed in provincia di Savona nell'albeganese.
All'analisi organolettica si presenta con colore giallo paglierino scarico con lievi riflessi a volte dorati, il profumo è ampio con buona intensità e persistenza, fine e fruttato con sentori di pesca, fiori ed erbe di campo, ginestra, salvia sclarea e lievi di miele di acacia e resine di bosco; il sapore è secco piacevolmente morbido e ben strutturato con leggero fondo tipicamente e piacevolmente amarognolo.
Ha 11,5/13 gradi di alcool, lo si serve a 10°C, accompagna antipasti leggeri sia di mare che di terra, farinata, primi al pesto, pansoti in salsa di noci, secondi a base di pesce anche impegnati da erbe aromatiche, formaggi freschi anche caprini leggermente conditi.
Termino come sempre con una pagina di letteratura enoica, leggo dal "Convivio Musicale" di Orazio Vecchi del 1597:

"O ponderoso vino, o nettare divino, gentil più del claretto, ch'ha 'l leggero lo scarico e 'l tondetto oh come dolc'innaffia e vagh'ispruzza! che l'appetito aguzza, salticchia e brilla, rid' e sfavilla, morde rimord' e bacia!"


Franco Massa