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          Esperto Luigi salvo


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I vitigni più diffusi in Italia

E' il Sangiovese il vitigno più diffuso in Italia, con oltre 70.000 ettari, copre il 10,3 % delle superfici ad uva da vino, con 44.000 ettari segue un vitigno siciliano il Catarratto Bianco Comune che si attesta al 6,4 %, al terzo posto il Trebbiano Toscano con 43.000 ettari copre il 6,3 %, seguono altri due vitigni tutti italiani, il Montepulciano con 30.000 ettari pari al 4,4 % delle superfici vitate ed il Barbera con 29.000 ettari pari al 4,2 %.
Questi cinque importanti vitigni ricoprono da soli oltre il 30% delle coltivazioni, in totale ne sono stati evidenziati 355, l'ultimo tra i presenti è il Villermin con soli 13 ettari.
Negli ultimi dieci anni si è rilevato sul territorio nazionale un arretramento della superficie vitata, si tratta di un fenomeno diffuso, che riguarda una grande quantità di "cultivar", e malgrado sia inequivocabile il grande successo dei vini rossi, si è evidenziato un decremento maggiore per le uve nere pari al 26%, e minore per le bianche, le quali hanno avuto un calo del 16%.
Tra i vitigni in calo i più diffusi, Barbera (-39%), Catarratto (-34%), Sangiovese (-28%), Trebbiano Toscano (-27%), ma anche Moscato Bianco, Calabrese, Garganega e Negro Amaro. Segnano invece un aumento le varietà nazionali Cortese (+6%), Prosecco (+15%), Grecanico Dorato (+14%), Pignoletto (+11%), Bonarda (+22%), Falanghina (+10%) e Corvina (+8%).
Nota molto importante è che in questi ultimi anni l'incremento maggiore delle superfici vitate si è riscontrata tra i vitigni internazionali, con un'espansione sensibile di Cabernet Sauvignon (+25%), Chardonnay (+45%), Cabernet Franc (+23%), Pinot Grigio (+46%), Syrah (+26%), Riesling (+22%), Muller Thurgau (+8%).
La richiesta di vini sempre più votati all'eccellenza, e la maggiore apertura verso i mercati europei e mondiali di un più crescente numero di aziende, sono i principali motivi che stanno alla base dell'espansione di questi vitigni.
Il Merlot è la varietà internazionale più coltivata in Italia, anche se in controtendenza, infatti la superficie che lo riguarda risulta in calo di ben oltre il 20%.


Luigi Salvo