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          Esperta Liliana Pecis


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          Il Brunello di Montalcino

          Il Brunello di Montalcino  e’ un vino piuttosto recente: i primi quantitativi 
          furono prodotti intorno al 1880. 
          Ferruccio Biondi Santi individuo’ e seleziono’il vitigno Brunello, mutazione 
          locale del Sangiovese del Chianti,innesto’ tutte le sue nuove vigne con questa 
          selezione e produsse il vino che oggi conosciamo come Brunello di Montalcino.
          Questo vino ha una prodigiosa longevita’, piu’ invecchia piu’ migliora ed e’ questa 
          caratteristica che unita ad un perfetto equilibrio strutturale quando e’ ancora giovane, 
          ne fa un vino apprezzato in tutto il mondo.

          Da giovane e’ di colore rosso rubino intenso tendente al granato, ha un profumo 
          intenso, persistente,ampio ed etereo,si riconoscono sentori di sottobosco, legno 
          aromatico, piccoli frutti, vaniglia e confettura. 
          Dopo 8 –10 anni dall’imbottigliamento inizia una trasformazione importantissima 
          dovuta all’ambiente riduttivo della bottiglia:  gli antociani precipitano sotto forma di 
          piccole scaglie scure, il vino si decolora un po’e prende un profumo ed un sapore 
          di goudron (catrame e resina).
          Dopo 5 o 6 anni si evidenzia un profumo di pietra focaia che armonizzandosi col 
          goudron da’ sensazioni piacevolissime.

          La zona di produzione coincide col territorio comunale di Montalcino che si trova 
          a 40 Km  da Siena. 
          Per quanto riguarda il terreno che si e’ formato in ere geologiche diverse presenta 
          caratteristiche complesse e diversificate da zona a zona. 
          Sono inoltre da tener presente l’altitudine e il microclima. 
          In linea di massima la fascia sui 400 – 500 metri esposta a Nord-Ovest, Nord 
          ed Est ha un ritardo in tutte le fasi vegetative della vite di sette giorni rispetto 
          alla stessa altitudine esposta a Sud-Ovest e Sud e di circa 10-15 giorni rispetto 
          alle altitudini fino a 400 metri della stessa zona a Sud-Ovest e Sud. 
          Questo perche’ piove meno e fa piu’ caldo: qui il Brunello e’ piu’ corposo e 
          colorito. 
          Nella parte piu’ alta e fredda a luminosita’ piu’ intensa si ottiene invece un 
          Brunello piu’ profumato adatto a lunghissimi invecchiamenti.

          La vinificazione avviene in rosso previa diraspatura delle uve,fermentazione 
          alcolica di 12-15 giorni a temperatura controllata di 30 gradi e vari rimontaggi. 
          La fermentazione malo-lattica avviene sempre naturalmente, il vino sosta per 
          tre anni e mezzo in botti di capacita’ varia e puo’ essere imbottigliato nell’ottobre 
          del quarto anno di invecchiamento.
          Il disciplinare di produzione prescrive un’invecchiamento in botti di legno e come 
          minimo altri sei mesi in vasca o bottiglia,questo per far affinare il vino in 
          maniera lenta in botti di capacita’ grande.
          Nelle grandi botti  l’azione di cessione del legno al vino e’ molto limitata anche 
          se molto importante il Brunello infatti non ha bisogno di cessioni dal legno per 
          acquistare struttura, profumi e sapori.
          Oggi e’ di moda usare botti piccole da rinnovare spesso che danno rapide 
          cessioni e maturano rapidamente il vino, il Brunello invece, prodotto da un solo 
          vitigno, dopo un lungo periodo di maturazione in botte di legno dove le cessioni 
          sono sottili e prolungate nel tempo, riesce ad esprimersi al massimo.

          Abbinamenti:  carni rosse, selvaggina da penna e da pelo.
          Formaggi stagionati (parmigiano reggiano, pecorino toscano)
          Piatti cucina internazionale a base di carne o con salse strutturate

          Temperatura di servizio: 18°-20° C.
          Deve essere servito in bicchieri di cristallo dalla forma ampia, panciuta al fine 
          di poter cogliere il bouquet composito e armonioso.
          Per il vino molto invecchiato e’ consigliabile la decantazione in caraffa di cristallo,
          al fine di meglio ossigenarlo.

      
          Liliana Pecis