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          Malattie della vite - Pseudococcidi


           Schema generale malattie della vite

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Pseudococcidi

Sono insetti di piccole dimensioni, poco mobili, ma piuttosto frequenti e diffusi in tutti gli areali mondiali (Europa, America, Asia). Si tratta, per la precisione, di Rincoti omotteri appartenenti alla sezione dei Lecanoidi, alla famiglia Pseudococcidae, ed alla subfamiglia Pseudococcinae. Ne esistono di diversi generi; tra i più diffusi ricordiamo il genere Planococcus (tra cui Planococcus ficus S. e Planococcus citri R.), il genere Pseudococcus (tra cui Pseudococcus longispinus T.T., Pseudococcus affinis R., Pseudococcus maritimus E., Pseudococcus calceolariae M. e Pseudococcus comstocki K.), il genere Heliococcus (tra cui Heliococcus bohemicus S.), ed altri meno diffusi.


Pseudococcidi su vite.


Habitat
Sono insetti molto polifagi, infatti, oltre che su vite, si trovano anche su numerose altre piante ospiti appartenenti a specie sia arboree che arbustive, quali agrumi, fico, kaki, ecc... Il loro ambiente ottimale è costituito dalla vegetazione molto fitta; poca luce, scarsa aerazione ed elevata umidità. Solitamente, su vite, gli pseudococcidi colonizzano il tronco, i tralci, i grappoli e, non di rado, anche la zona radicale in prossimità del colletto. Spesso trovano riparo e si nascondono al di sotto della corteccia.

Morfologia
Le forme femminili hanno il corpo di forma ovale, appiattito, ricoperto di cera farinosa bianca, e contornato da raggi o filamenti cerosi di diversa lunghezza e numero. Sono dotate di un voluminoso ovisacco contenente centinaia di uova. La presenza di rudimentali zampe consente loro una scarsa mobilità. Raramente vengono fecondate dai maschi in quanto prevale la partenogenesi. Le forme maschili, molto meno frequenti rispetto a quelle femminili, sono più piccole e, a differenza delle femmine, sono provviste di ali.

Ciclo
Gli pseudococcidi compiono più generazioni in un anno; 2 o 3 al Nord Italia, 4 al Centro, fino a 6 nelle regioni del Sud. Durante i mesi estivi le generazioni si accavallano l'un l'altra, così che si possono riscontrare contemporaneamente sia forme giovanili (neanidi), sia forme adulte.
Solitamente svernano riparate al di sotto del ritidoma dei tronchi, sotto forma di neanide femminile.

Danni
I danni diretti consistono nella abbondante produzione di melata zuccherina sulla quale si sviluppano le fumaggini (funghi nerastri che vanno ad imbrattare la vegetazione e i grappoli, ostacolandone la normale maturazione). La melata zuccherina, inoltre, attrae sulle piante vespe e moscerini. Inoltre questi insetti, alimentandosi sulla pianta, vanno a sottrarre linfa, con conseguente indebolimento della pianta stessa. I danni indiretti provocati dagli pseudococcidi, non meno importanti rispetto a quelli diretti, sono dovuti alla loro capacità di trasmettere virus da vite a vite, e quindi di diffondere pericolose malattie da virus in grado di compromettere la produzione dell'intero vigneto.

Difesa
Per limitare la colonizzazione della vegetazione da parte di questi insetti, sarebbe bene aerare la chioma tramite potature razionali; in questo modo si impedisce la formazione dell'ambiente ottimale suddetto prediletto dagli pseudococcidi.
La lotta contro le forme svernanti viene effettuata, in inverno, con Olio bianco attivato, o DNOC. A fine primavera si possono utilizzare prodotti fosforganici, contro le neanidi. In autunno, dopo la vendemmia, si può utilizzare Metidation, contro le forme che si apprestano a svernare.


Anna Zorloni