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          Malattie della vite - Mal dell'Esca


           Schema generale malattie della vite

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          Il mal dell'esca (o "apoplessia") è una delle malattie della vite che oggi
          preoccupano maggiormente i viticoltori di tutta Europa, in quanto può
          compromettere l'esistenza dell'intero vigneto.
          Inoltre non sono oggi noti rimedi curativi se non la prevenzione.

Si tratta di una malattia complessa causata dall'attività, spesso combinata o consecutiva, di diversi patogeni fungini (basidiomiceti) appartenenti alla specie Phaeoacremonium e Fomitiporia punctata. L'attacco di questi funghi avviene attraverso tagli di potatura, ferite o altre lesioni provocate, ad esempio, dalla grandine. Altri fattori che predispongono la pianta all'attacco di questa malattia sono un'elevata produzione, una concimazione azotata eccessiva, eccessivo rigoglio vegetativo, carenze idriche. I vecchi vigneti sono più suscettibili di quelli giovani. SINTOMI I sintomi della malattia sono visibili più che altro sulle foglie. A primavera inoltrata iniziano a vedersi sulla lamina fogliare delle porzioni internervali clorotiche che tendono a confluire e a necrotizzare. I sintomi raggiungono la massima evidenza ad agosto; la lamina fogliare appare di colore verde solo attorno alle nervature principali, le aree clorotiche si estendono negli spazi internervali e necrotizzano. Infine la foglia dissecca. I tralci avvizziscono e poi disseccano. Gli acini possono presentare delle aree necrotiche e spaccarsi. Mal dell'esca Mal dell'esca (foto 1) La malattia può avere un decorso acuto o cronico: - decorso acuto; i sintomi appaiono improvvisamente a partire dalle zone apicali dei tralci, quindi si estendono a tutta la pianta, che nel giro di pochi giorni muore. - Decorso cronico: i sintomi si presentano in maniera irregolare da un anno all'altro. LOTTA Non esistono prodotti chimici in grado di curare questa malattia; l'unico rimedio oggi possibile è la prevenzione. Misure preventive riguardano l'attuazione di pratiche agronomiche o accorgimenti diversi che permettano di ostacolare l'ingresso del patogeno nella pianta: - evitare di provocare ferite sulla pianta, ed eventualmente intervenire con mastici cicatrizzanti contenenti fungicidi e disinfettanti. Dopo forti grandinate che abbiano provocato lesioni sulle piante effettuare un trattamento protettivo con prodotti rameici. - Evitare situazioni di stress che indeboliscono la pianta e la rendono più suscettibile agli attacchi del patogeno. - Mantenere il vigneto in equilibrio vegeto-produttivo, evitare eccessi d'azoto, carenze idriche, … - Individuare tempestivamente le piante malate; contrassegnarle in modo da riconoscerle durante la potatura e trattarle separatamente dalle altre, il patogeno viene infatti facilmente trasportato da una pianta infetta ad una sana tramite gli strumenti di potatura (disinfettarli!). - Allontanare ed eliminare (bruciare) i residui di potatura delle piante malate. - E' preferibile estirpare e sostituire le piante malate; rinnovo del vigneto.