Malattie della vite - Legno Nero (Bois Noir)
Schema generale malattie della vite
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Legno nero (LN) e Flavescenza dorata (FD) sono le due principali malattie
da fitoplasma, anche dette "giallumi", della vite.
Il Legno nero è stato descritto per la prima volta in Francia nel 1961.
In seguito sono stati fatti numerosi studi al fine di chiarirne l'eziologia
e l'epidemiologia.
Oggi, oltre che in Francia, è diffuso in molte regioni dell'Italia settentrionale
(inclusa la Toscana), in Spagna, Svizzera, Israele.
E' in grado di infettare sia vitigni europei che americani.
Il fitoplasma agente del Legno nero appartiene al gruppo dello
"Stolbur" (classificato come 16SrXII-A).
Viene trasmesso in natura da Hyalesthes obsoletus Signoret, un rincote
omottero auchenorrinca appartenente alla famiglia Cixiidae.
Questo insetto, polifago, è un ospite occasionale della vite, cioè non vive
solo su di essa, ma anche su altre numerose specie erbacee spontanee
presenti nel vigneto o nelle sue vicinanze (convolvolo, ortica, erba medica,
rovo…).
Compie una sola generazione durante l'anno, sverna allo stadio di uovo.
La distibuzione della malattia, comunque, fa pensare che lo H. obsoletus
non sia l'unico insetto vettore del fitoplasma del Legno nero.
A questo proposito sono in corso degli studi sperimentali.
SINTOMI
I sintomi del Legno nero sono quelli tipici di tutte le malattie da fitoplasma,
quindi facilmente confondibili con gli altri giallumi (praticamente sono
uguali a quelli provocati dalla Flavescenza dorata) :
· decolorazioni settoriali delle foglie (ingiallimenti nelle cv bianche,
arrossamenti in quelle nere), che si estendono poi all'intera lamina fogliare,
includendo anche le nervature;
· accartocciamento verso il basso della lamina fogliare, che assume
consistenza cartacea (croccante);
· raccorciamento degli internodi;
· mancata lignificazione dei tralci, che assumono consistenza gommosa e
tendono a ricadere verso il basso;
· frequente presenza sui tralci di punteggiature nere;
· disseccamento dei grappolini, con totale perdita della produzione.
Per poter distinguere quale sia il fitoplasma responsabile dell'infezione
(Legno nero o Flavescenza dorata) è indispensabile ricorrere ad analisi
di tipo molecolare.
Le cv più suscettibili sono: Chardonnay, Pinot Grigio, Lambrusco, Sangiovese,
Malvasia.
LOTTA
Non esistono prodotti chimici in grado di curare la malattia in maniera diretta.
L'unico tipo di lotta possibile è la prevenzione.
· Effettuare trattamenti insetticidi cautelativi contro l'insetto vettore
Hyalesthes obsoletus (gli stessi utilizzati contro la cicalina della FD,
Scaphoideus titanus).
· Eliminare focolai d'infezione e rifugi per il vettore; soprattutto le piante
ospiti (erbacee spontanee) presenti all'interno o nelle vicinanze del vigneto.
· Non piantare cv sensibili.
· Considerare che viti spinte a produzioni elevate (soprattutto con elevate
concimazioni azotate) sono maggiormente suscettibili all'infezione.
Rispetto alla Flavescenza dorata, il Legno nero desta meno preoccupazioni.
Questo perché, mentre lo Scaphoideus titanus, vettore della FD, vive e si
riproduce solo sul genere Vitis, lo H. obsoletus, molto polifago, oltre che
sulla vite può vivere tranquillamente anche su altre specie erbacee.
Di conseguenza la malattia non è strettamente legata alla vite, e la sua
diffusione è più lenta e meglio controllabile, e non assume andamento
epidemico al pari della FD.