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          Malattie della vite - Escoriosi


           Schema generale malattie della vite

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          Si tratta di una malattia fungina provocata dal deuteromicete Phomopsis
          viticola, appartenente all'ordine Sphaeropsidales, e alla famiglia 
          Sphaeropsidaceae.
          E' stato individuato per la prima volta in Germania negli anni '60.

          CICLO

          Questo fungo sverna sotto forma di micelio nelle gemme, oppure 
          sotto forma di picnidi (=organi di perpetuazione del fungo) sui tralci 
          e sulle foglie cadute a terra.
          In primavera, con umidità relativa elevata (99%), e un optimum di 
          temperatura attorno ai 23°C, i picnidi germinano e producono le spore, 
          che tramite la pioggia vanno ad infettare i nuovi germogli (maggiormente 
          sensibili quando sono lunghi 3-10 cm).

          SINTOMI

          I primi sintomi della malattia compaiono dopo circa 3-4 settimane 
          dall'infezione, ad inizio estate. 
          Sui germogli compaiono delle macchie necrotiche allungate, che poi 
          tendono ad allargarsi formando delle spaccature longitudinali. 
          Gli internodi rimangono corti.

          

          

          Durante l'inverno i tralci appaiono decolorati, grigio-biancastri, con 
          puntini neri (picnidi) sulla superficie.
          Le gemme basali non germogliano, compromettendo la produzione 
          dell'anno e quelle successive.
          Le foglie dei nodi basali possono presentare delle piccole macchie 
          clorotiche circolari, che poi necrotizzano, e delle bollosità.
          Le infiorescenze spesso abortiscono. Gli acini, raramente colpiti, presentano 
          annerimenti e mummificazioni, e si ricoprono di picnidi.
          Sulle foglie compaiono delle macchioline circolari gialle ai bordi e scure al 
          centro.  La pianta subisce un progressivo deperimento e nel giro di pochi anni muore.

          

          DIFESA

          La cosa migliore da fare è assumere misure preventive nei confronti della malattia:
          -	scegliere materiale di moltiplicazione sano.
          -	Potare le piante infette separatamente da quelle sane ed eliminare (bruciare) i 
          residui di potatura. Tramite la potatura, infatti, è facile trasmettere e 
          diffondere il fungo patogeno.
          -	Disinfettare le ferite e i tagli di potatura per impedire l'ingresso del fungo.
          La difesa chimica: viene effettuata solo in gravi casi di infezione. 
          I prodotti utilizzati sono: zolfo bagnabile o polverulento, ditiocarbammati (Mancozeb, 
          Metiram), permanganato di potassio, rame.