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          Malattie della vite - Botrite o Muffa Grigia


           Schema generale malattie della vite

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          L'agente patogeno di questa malattia è un fungo ascomicete:
          -	forma ascofora: Botryotinia fuckeliana.
          -	Forma conidiofora: Botrytis cinerea.


          SINTOMI

          La botrite attacca solo i tessuti verdi e ricchi d'acqua, non lignificati. 
          L'attacco è tanto più grave quanto maggiore è l'umidità.
          Sintomo indicativo della malattia è il marciume.
          -	foglie: attacchi quasi assenti, o di piccola entità. 
          Solo in condizioni di umidità elevata, sulle foglie compaiono macchie 
          clorotiche che poi imbruniscono e necrotizzano. 
          Su di esse compare la caratteristica muffa grigia..
          -	Germogli e tralci: in corrispondenza dei nodi compaiono delle tacche 
          brunastre di pochi mm (dovute alla presenza degli sclerozi). 
          I tralci si sfibrano.
          -	Fiori: l'attacco del patogeno in prefioritura provoca il disseccamento 
          dei grappolini, con successiva caduta. 
          -	Grappoli: gli acini vengono colpiti solo quando sono maturi, mai acerbi 
          (la botrite, come già detto si sviluppa solo su organi ricchi d'acqua). 
          La penetrazione e lo sviluppo del fungo all'interno dell'acino è favorito se 
          su quest'ultimo sono presenti delle lesioni, e se la buccia è molto sottile. 
          Sull'area colpita si sviluppa la caratteristica muffa di colore grigio 
          (conidi del fungo). Attacchi al peduncolo ne provocano la marcescenza, 
          con conseguente distacco del grappolo. 
          Si ha notevole perdita di prodotto e di valore commerciale.


          


          PROCESSO D'INFEZIONE

          Questo fungo è un parassita facoltativo, polifago (oltre alla vite 
          attacca numerose altre specie vegetali).
          Il micelio forma dei conidi che vengono disseminati per vento e acqua 
          (pioggia); invadono i tessuti vegetali penetrando attraverso lesioni, quindi 
          germinano. Il tessuto vegetale invaso viene disgregato dall'attività di 
          enzimi prodotti dal fungo.
          Sverna sotto forma di micelio protetto dalle perule delle gemme o al di 
          sotto della corteccia, oppure sotto forma di sclerozio.
          La botrite per germinare necessita di una temperatura di 15°C (optimum) 
          e di almeno 15 ore di bagnatura ® "regola dei due 15".
          Piogge prolungate ed elevata umidità relativa sono condizioni ottimali allo 
          sviluppo del patogeno.
 

          CONTROLLO

          Lo sviluppo del fungo patogeno può essere contrastato tramite una serie 
          di accorgimenti di tipo preventivo:
          - adottare tutte le pratiche colturali atte a sfavorire lo sviluppo del fungo, 
          quindi che permettano una buona aerazione della vegetazione e dei grappoli, 
          e diminuiscano l'umidità relativa: orientamento dei filari, forma d'allevamento, 
          potatura corretta, eliminazione delle foglie attorno ai grappoli.
          - impedire l'ingresso del patogeno nei tessuti evitando la formazione di 
          ferite o lesioni di diverso tipo (provocate da grandine, spaccature degli 
          acini dovute a oidio, fori di penetrazione negli acini dovuti a tignole, …). 
          Quindi effettuare anche una efficiente lotta ad oidio e tignole.

          In un programma di prevenzione e lotta alla botrite bisogna considerare 
          le quattro fasi di maggior suscettibilità alla malattia, che sono:

          A: fine fioritura.
          B: imminente chiusura del grappolo. Consigliato il trattamento.
          C: invaiatura.
          D: 3-4 settimane precedenti la vendemmia. In questa fase il
          trattamento è più che mai indispensabile.
          Non sono concessi più di due trattamenti l'anno.

          I prodotti antibotritici a disposizione del viticoltore sono molti. 
          Questo permette di alternarne l'uso e prevenire la comparsa di fenomeni 
          di resistenza del fungo patogeno nei confronti del prodotto. 
          Sempre per questo motivo, lo stesso p.a. non deve essere utilizzato 
          più di una-due volte l'anno sullo stesso vigneto.

          I principali fungicidi ad azione antibotritica sono: 

          -	anilinopirimidine (p.a.: pyrimethanil "Scala" Aventis - cyprodinil - mepanipirim).   
          -	idrossianilidi (p.a.: fenhexamide "Teldor" Bayer).
          -	dicarbossimidi (p.a.: iprodione - procimidone "Sumisclex" Basf Agro - clozolinate). 
          -	fenilpirroli (p.a.: fludioxonil - fenpiclonil).
          -	benzimidazoli.
          -	Fluazinam: fungicida antibotritico e antiperonosporico, attivo anche contro gli acari.
          -	Folpet.
          -	sali di rame.

          Lotta biologica con Trichoderma harzianum (T39).