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Archivio Articoli de La Cucina che non c'è
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finali di una lasagna sull'orlo di un'atroce cottura Breve gastroracconto di fantacucina di Stefano Buso Ecco un demenziale "gastroracconto" colmo di angosce ancestrali e che, in ogni caso, offre spunti e considerazioni abbinate a paradossali contrasti! Una sorta di novella alla Mary Shelley (l'autrice di Frankenstein) se vogliamo fare un azzardo di quelli potenti, anche se, nel nostro caso "la protagonista" è una lasagna single e del tutto innocua; la vicenda si svolge in una cornice tumultuosa e cioè all'interno di una placca in alluminio da forno, immersa in una calda, saporita bechamel e sugo caldo con l'inquietante prospettiva di finire in un forno con temperature da girone Dantesco e, un pò più tardi, nell'enorme "panza" di qualche ghiottone voglioso di ...lasagne. Nessun essere umano sano di mente, immagina la storia, i desideri, le fobie degli ingredienti presenti all'interno di una qualsiasi pietanza che, calda, bella e pronta si presta ad esser pappata e digerita in un batter d'occhio! Se avete dinnanzi a voi un profumato risotto appena mantecato, non rimanete in religioso silenzio a meditare sullo stato di salute degli ingredienti presenti, né su come sia stato preparato; che vi frega, in fin dei conti avete fame, desiderate velocemente spararvi in bocca la prima forchettata di riso e buon appetito quindi; ma leggete anche quello che vi sto per scrivere! Ah, non temete, siamo nella rubrica "La cucina che non c'è" : ombre che affiorano dalle più remote cucine, sogni ed incubi gastronomici che diventano realtà e dubbi "gastroculinari" che assumono forme inquietanti; insomma, l'immaginario fantascientifico di ogni buongustaio e quindi, ciò che non esiste e che pensate che non ci sia è invece proprio sotto la vostra forchetta! Questo è un reportage di cronaca culinaria in tempo reale, una storia come tante, però di un'umile lasagna, nata per rimanere forse mesi e mesi nella sua comoda e confortevole confezione cartonata e finita invece per voler del fato avverso in una teglia piena di sugo e bechamel rischiando di provare il brivido "caldo" della cottura in un forno a convenzione con tanto di cartoccio in alluminio. Il destino talvolta è molto crudele e quindi, diventare una succulenta lasagna al forno, circondata da tanti amichetti speranzosi e tutti uniti dallo stesso "rovente" destino! Il burro,la farina doppio 00, il latte, il ragù di carne, il formaggio. Decisamente un sogno gustoso e senza dubbio oggetto di desiderio per golosi in perenne dieta dimagrante ma, ahimè, amanti dei piatti gratinati o per turisti stranieri che quasi sempre pur avendo nel menu mille opportunità culinarie, ordinano la nostra…amica! Rassegnati, le sbottò il burro: sei una lasagna all'uovo in fin dei conti ed è questa la tua sorte, scritta sin dalla notte dei tempi! Lasagna sei e tale rimarrai, mangiata con voracità e poi digerita! La povera, era sempre più triste, impaurita e per darsi conforto, immaginava che da lì a poco tempo le lasagne al forno diventassero un piatto bandito da mense e trattorie; per sempre depennate dai menù dell'intero pianeta grazie ad un ipotetico decreto legge a sfondo alimentare. Una sorta di indulto de cuisine... Mera utopia: com'era possibile che la cucina si privasse di tanta bontà e di tanto sapore. Le lasagne al forno, in un qualsiasi ristorante, sono e sempre saranno nel menu, fanno parte della tradizione, sono un piatto d'antan e d'aspetto gradevole, nutriente e succulento! Nessuna speranza per gli occupanti di questa "barchetta" di alluminio pronta ad entrare all'interno della bocca del forno che emanava un rumore ed un calore tremendo, insopportabile. Sembrava di assistere ad una vera e propria esecuzione capitale con tanto di boia; il burro ed il formaggio, dalla paura si erano già sciolti, quando, dalla porta della cucina apparve lo chef che rivolgendosi a tutti i cuochi disse a gran voce: Oggi via dal menu le lasagne al forno! Le abbiamo proposte anche ieri! La lasagna ebbe quasi uno scatto di felicità e ancor tremante, disse: Dio mio, sono salva, ti ringrazio! Tutti gli sventurati ingredienti, si stavano complimentando tra loro, quando la voce dello chef irruppe di nuovo e gelò di nuovo la cucina. Facciamo i cannelloni di magro oggi e guardando il capo partita ai primi disse: Ottone, usa quelle lasagne che sono dentro la teglia del pasticcio, mi raccomando, non buttare via nulla. Nemmeno un banale pezzo di sfoglia! Alla lasagna venne un coccolone di quelli tosti e tentò allora una penosa fuga al di fuori della placca da forno, ma purtroppo finì rovinosamente dentro un lavandino precipitando in seguito in un pauroso tritatutto e rimanendo miseramente maciullata e disperdendosi poi in chissà quale fogna. Come vedete una storia finita malino. Tutto ciò sembra paradossale, demenziale, ma in questo gastroracconto oltre alla voglia di sbalordire e di osare, c'è altresì l'invito sempre a curiosare a scoprire com'è fatto un piatto e a buttarvi anche il naso dentro, se serve. Io ho creato una situazione volutamente grottesca, ironica ma l'intento era chiaro. Un altro esempio per evidenziare che la curiosità è sempre un'ottima alleata di cuochi e gourmet. La prossima volta che addentate una succulenta porzione di lasagne, prima di divorarla provate a chiedere: ehi, di casa, c'è qualcunooo?
Un'ottima iniziativa editoriale e molto di più di una semplice guida, ma un vademecum dettagliato di un'interessante serie di locali collocati in un'opulenta realtà dell'Italia, il nord est, che da sempre offre promozione, sviluppo e lustro al contesto enoristorazione dell'intero Paese; Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono regioni meravigliose, ricche di storia, arte e fascino, con città e paesi importanti, ricche di caratteristiche enogastronomiche singolari che meritano attenzione ed interesse. Nella guida realizzata con scrupolosità e, consentitemi, anche vera passione per il cibo, il vino e la tradizione gastronomica delle Tre Venezie, sono citati nel dettaglio, ben 260 tra ristoranti, enoteche, trattorie, osterie protagoniste di un contesto geografico che si estende dalle Alpi fino al mare Adriatico. Un libro che consiglio per scoprire una realtà appassionante non solo dal punto di vista gastronomico, ma anche geografico ed un ottimo motivo, una volta acquistato, per progettare un tour nel bellissimo nord est. Altro simpatico consiglio, è un giro dalle parti del sito web di Terra Ferma per scoprire tanti libri legati alla cucina ed al cibo certamente importanti. Stefano Buso |