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Racconti leggeri di degustazioni in trasferta Gita in FranciacortaLa spumantizzazione Occasione la consegna dei diplomi ais di terzo livello (con relativa assegnazione della qualifica di sommelier), la delegazione ais del Tigullio, unitamente a quella del capoluogo ligure, il 29/04/2002 si è recata in Franciacorta, patria delle bollicine nazionali.
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Arrivati a Borgonato di Cortefranca intorno alle 11.00 della mattina, siamo stati accolti da Paolo Ziliani, figlio del titolare, il quale ci ha scortato in un interessante percorso all'interno delle cantine dell'azienda. Nella prima sezione del percorso, il bravo Ziliani ha presentato l'azienda, ripercorrendo alcune fasi della sua crescita ed accennando ad alcuni particolari storici curiosi, come il viaggio di suo padre in Francia per accaparrarsi i primi esemplari di "bidule" (piccolo ditale di polietilene, con la cavità rivolta all'interno della bottiglia per la raccolta dei lieviti). Nel viaggio di ritorno, con il mezzo ricolmo di tali oggetti, gli imballaggi si ruppero cospargendo l'asfalto e provocando il blocco della strada... Curiosità, certo, ma fanno capire da quanti anni l'azienda lavora nel settore, quando ancora, in Italia, le bidule noin esistevano.
Nell splendida cantina, tutte intorno ai visitatori, migliaia e migliaia di bottiglie : alcune coricate in posizione orizzontale, in presa di spuma, altre in fase di remuage, sulle pupitres.![]()
Il nostro mentore, ha poi proseguito illustrandoci le modalità e le zone di approvvigionamento delle uve. Dall'oltrepò Pavese il Pinot Nero, per conferire la struttura, dal Trentino il Pinot Bianco, per la spalla acida elegante necessaria a questo tipo di vini e, dal territorio d'origine, lo Chardonnay, con i suoi profumi floreali ed i suoi sentori di frutta fresca. Nelle foto qui sopra, un particolare della cantina in pietra. Paolo Ziliani, ha insistito nel precisare che la scelta di approvigionamento delle uve al di fuori dell'azienda, non è affatto indice di minor pregio del lavoro svolto. Un'azienda di queste dimensioni infatti, con circa 4.500.000 bottiglie annue prodotte, riesce a mantenere alti standard qualitativi, anche grazie al lavoro svolto nella ricerca delle uve migliori. In questo modo riesce a garantire ogni anno uno standard qualitativo elevato.
La visita all'azienda è proseguita con la sezione dove viene eseguito il remuage tramite apparecchi meccanici, nella foto qui sotto, a destra.![]()
Il procedimento avviene in automatico per quasi tutta la produzione, ad eccezione delle annate particolarmente importanti (millesimati) e delle riserve, dove l'operazione è ancora compiuta a mano da esperti maestri cantinieri.
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Qui sopra Paolo Ziliani nella sezione dell'azienda destinata all'imbottigliamento. Interessante l'esperimento su una bottiglia campione, che, aperta, conservava le proprie atmosfere di pressione : non appena la bottiglia è stata toccata con un mezzo metallico sul vetro, lo stato di quiete dell'anidride carbonica formatasi all'interno è stato sconvolto, col risultato di un'altissima "esplosione" di spuma per la gioia dei visitatori incuriositi. Terminata la visita alle cantine, ci siamo recati in pullman alla foresteria "Antica Fratta" dove la Berlucchi aveva approntato un piacevolissimo aperitivo ed il pranzo. Clicca qui per proseguire