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Vermentino di Gallura
in Festa
di Kate Maciejewska
Vermentino
- uno dei più sottovalutati grandi vini bianchi mediterranei, almeno
una volta all'anno, durante la bella stagione, torna di essere un
vero protagonista.
Il vitigno Vermentino è abbastanza diffuso lungo le coste spagnole,
francesi e italiane (Liguria, Toscana e Lazio), ma sembra di dare
i particolari risultati nei terroir isolani della Corsica e della
Sardegna del nord (in Sardegna nasce più di 60% del Vermentino italiano).
Il vitigno Vermentino si adatta e si coltiva facilmente ed è proprio
questa caratteristica che ha permesso la sua straordinaria diffusione
e popolarità rendondolo un'ottima base per i vini più diversi, anche
se il più piacevole rimane la sua versione giovane che in una maniera
straordinaria si abbina con la cucina delle coste mediterranee basata
su pesce, verdure e olio d'oliva.
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A Monti, nel suggestivo e incontaminato territorio della Gallura sarda,
ogni anno al inizio di agosto, si svolge una delle più gioiose festività
estive del vino, che promuove la più nobile versione italiana di questo
vino, il Vermentino di Gallura DOCG. Il vino Vermentino di Gallura, che
possiede la DOC dal 1975 e DOCG dal 1996, si produce nel ristretta area
intorno al Parco Regionale del Monte Limbara, nella Provincia di Olbia
-Tempio. I vigneti di Vermentino di Gallura DOCG devono avere una fittezza
d'impianto di almeno 3,3 mila piante per ettaro, con rese non superiori
ai 3 chili per ceppo.
Con un minimo di 13 gradi, si produce la sua versione "Superiore". I pregi
di questo versatilissimo vino, ben noti dagli amanti del vitigno Vermentino,
sono la notevole complessità aromatica e la freschezza gustativa, accompagnata
da un piacevole e complesso retrogusto amarognolo, che nel caso dei migliori
Vermentini, proseguono e a volte addirittura evolvono per un paio d'anni,
al contrario del Vermentino "classico" (cioè ad es. Vermentino di Sardegna
DOC), che oltre di essere meno sofisticato e ricco dal punto di vista
sia olfattivo, che gustativo, perde nel più breve tempo la sua bella freschezza.
Grazie a questa particolare ricchezza Vermentino di Gallura DOCG è un
vino che si adatta a tutto pasto, da aperitivo al secondo, è non solo
di pesce, ma anche di carne.
La Sagra del Vermentino, organizzata da 15 anni dalla Cantina Sociale
di Monti (www.vermentinomonti.it), porta a questo grazioso paesino gallurese,
che si trova ad una trentina di chilometri da Olbia, centinaia di enoapassionati
e semplici turisti, che vengono li a passare questa calda serata estiva
in compagnia delle squisite salcicce, formaggi e lunghe frittelle galluresi
cucinati "dal vivo" dai dipendenti della cantina e dai loro collaboratori,
direttamente nella piazzola davanti alla cantina. Il vino, ovviamente
anch'esso servito in continuazione per tutta lunga serata, ha un simbolico
costo di 5 euro - è il prezzo del bicchiere di vetro con lo stemma della
Sagra venduto, come al solito, insieme ad un comodo portabicchiere.
La serata, è accompagnata dai gioiosi balli sardi nei quali finisce di
partecipare anche il pubblico, sempre più allegro grazie ovviamente anche
al vino. In occasione vengono venduti ad un prezzo speciale tutte 12 etichette
prodotte della Cantina, tra i quali regna uno dei più sofisticati in assoluto,
il Vermentino di Gallura DOCG "Funtanaliras". Questa vera e propria Sagra
Popolare del Vino è un bellissimo esempio della giusta divulgazione del
vino e del suo territorio, priva dei pretesti culturali (e pseudoculturali)
spesso incomprensibili e poco interessanti a un vasto pubblico, che vengono
proposti da tante cantine italiane con il risultato, a volte paradossalmente
contrario - il distacco del semplice consumatore dal mondo del vino, visto
da lui come troppo sofisticato e complicato.
La Cantina di Vermentino di Monti, che sorge nel territorio di Gallura
- dove tra i graniti, boschi di sughero e di macchia mediterranea "baciati"
dal vento salmastro del vicino mare, il vitigno mediterraneo Vermentino
ha trovato un habitat ideale - associa attualmente 350 viticoltori, che
coltivano anche altri vitigni tra i quali Cannonau, Monica e Moscato,
anch'essi di grande freschezza dovuta dal particolare terroir locale.
A una quindicina di chilometri da Monti, proseguendo la strada per Sassari,
a Berchidda si trova la seconda più importante cantina del Vermentino
di Gallura, Cantina Sociale di Giogantinu (www.giogantinu.it) . Il paesino
è anche la sede della Enoteca Regionale della Sardegna e del uno dei più
belli e moderni, ma purtroppo poco visitati, Musei del Vino in Italia
(museodelvinosardegna@tiscali.it ). La terza importante cantina di Vermentino
di Gallura DOCG si trova a Tempio Pausania e anche in quel caso si tratta
della cantina sociale. Il suo rinomato Vermentino di Gallura si chiama
"Canayli". Oltre a queste tre grandi cantine sociali, operano nel territorio
di Vermentino di Gallura DOCG anche alcune cantine private, come la cantina
Piero Mancini di Olbia (www.pieromancini.it) che tra tanti altri vini,
produce un valido Vermentino di Gallura DOCG Superiore "Saraina".
Il bellissimo territorio del Vermentino di Gallura DOCG offre ai visitatori
anche una serie di strutture agroturistiche, che nei mesi estivi costituiscono
un'ottima alternativa al caos balneare della vicina Costa Smeranda e altre
rinomate località galluresi. In queste strutture rurali sparse in tutto
il territorio della Gallura, si possono assaggiare i ottimi e genuini
piatti della tradizione sarda come i freschissimi ravioli di ricotta o
un famoso porcheddu coiè il maialino arrosto. Ma i periodi ideali per
girare queste terre alla ricerca dei vini e delle squisite specialità
gastronomiche locali sono la primavera e il tardo autunno, entrambi stagioni
attraenti anche da punto di vista balneare. Non a caso uno degli slogan
pubblicitari della Gallura promuove i suoi ben "sette mesi d'estate".
Non ci resta che augurarci che un così "gioioso" consumo di Vermentino
di Gallura DOCG, che si osserva negli affollati ristoranti galluresi durante
la bella stagione, prosegua anche negli altri periodi dell'anno, magari
nei blasonati locali continentali, in modo che questo validissimo territorio
vitivinicolo, possa affermarsi come uno dei più qualificati terroir dei
vini bianchi italiani, attirando in seguito una serie di investimenti,
che purtroppo attualmente sembrano mancare.
Kate Maciejewska
fotografie : Kate Maciejewska
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