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Syrah Sicilia Igt 2004 La Castella Imbottigliato da ICRF Distribuito da A.C. Srl - V.le Antonini 9, 31035 Crocetta del Montello (TV) Sui lunghi e macchinosi "viaggi" in giro per l'Italia a cui a volte sottoposto il vino, soprattutto quello sfuso, destinato al canale moderno, ci sarebbe da scrivere ..un'enciclopedia. Di libri gialli. Perché spesso quella di ricostruire i molteplici passaggi del prodotto diventa un'impresa da investigatori consumati e rotti a tutto. Prendiamo questo vino: in bottiglia 0,75, tappo sughero. Prodotto da tizio, distribuito da caio: nulla di strano. L'etichetta principale non va oltre le generalità di legge, la retro è, come sempre, di totale inutilità, dal momento che descrive l'acqua calda: "vino di colore rosso rubino brillante con riflessi violacei, al naso esprime aromi gradevoli (sic!), intensi e puliti di amarena, prugna e frutti di bosco. Al palato rivela grande pienezza e sapidità, la corposità è ben bilanciata dai tannini e dal sapore pieno, il finale è lungo e persistente". Domanda: che vino è? Un Bardolino? Un Chianti? Un Valpolicella? Boh. La descrizione lo annulla nel mare magnum di migliaia di altri vini simili a questo, e disgraziatamente l'assaggio conferma i sospetti. E' un IGT siciliano, che dello Syrah dichiarato in etichetta conserva solo il nome. E' vero che, in contesti diversi, il vitigno syrah (alla francese) o shiraz (all'australiana) che dir si voglia si esprime in modo altrettanto diverso: più fruttato in Europa, più speziato nel Nuovo Mondo. Originario della Francia, nato da un incrocio tra due uve francesi di scarsa notorietà, la mondeuse blanc e la durezza, lo syrah trova nell'alta valle del Rodano la sua terra d'elezione. Quando è valorizzato dal territorio e da tecniche vitienologiche appropriate, lo syrah è un vino dal colore rosso molto scuro e intenso, il naso ampio, con sentori di frutta rossa, animali e soprattutto di pepe, sua caratteristica peculiare. In questo Syrah, annacquato da chissà quali rese/ettaro e imbastardito da chissà quali altre uve, il colore è sì rosso con sfumature violacee, ma leggero; i profumi rimandano genericamente ai frutti rossi freschi come fragola, lampone, ciliegia. In bocca è scorrevole, discreta l'acidità, e il retrolfatto ripropone senza sorprese le note del naso. Per chi si accontenta...vale il prezzo che chiede, forse un po' meno. Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @ Alcool: 12,5% Prezzo: 1,99 E Comprato: Supermercato Prix Elisabetta Tosi |