Recioto
di Soave Docg Classico Le Schiavette 2004 - Le Mandorlare Vs/
Recioto di Soave Docg Col Foscarin 2004 - Gini
di Luigi Salvo
Il Recioto di Soave è un vino d'antica tradizione, le cui storiche origini
si fanno risalire al 500, infatti, esisteva nel territorio veronese un
vino bianco dolce simile all'attuale, Cassiodoro, ministro di re Teodorico,
sceglieva l'uva che conservava fino all'inverno inoltrato ponendo i grappoli
appesi ad appassire. Il riconoscimento della Docg, prima in assoluto in
Veneto, è stata attribuita nel 1998, ad un vino che oggi è sicuramente
tra i migliori vini da dessert o da meditazione nel panorama mondiale,
dalle molteplici sfaccettature, che spesso in degustazione riesce a soddisfare
più di nobili vini stranieri, quali i Sauternes o gli Eiswein.
E' ottenuto dall'appassimento delle uve del vitigno Garganega per almeno
il 70%, la rimanente percentuale proviene da uve appassite in ugual modo,
dai vitigni Trebbiano di Soave , Pinot Bianco e Chardonnay. Il territorio
di produzione del Recioto di Soave D.O.C.G. comprende le fertili colline
che degradano verso la pianura, protette dai venti freddi del Nord, comprese
all'interno dei confini di ben tredici comuni, Monteforte d'Alpone, S.Martino
Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Ronca', Montecchia di Crosara, S.Giovanni
Ilarione, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Illasi e Lavagno, tutti
in provincia di Verona. Il Soave "Classico" si produce nella fascia storica
tra le cittadine di Soave e Monteforte d'Alpone, in quest'ultima la densità
di coltura è elevatissima, la più alta in Europa, su 2.000 ha disponibili
ben 1.750 ha sono vitali.
Il particolare nome Recioto, deriva dal termine dialettale veronese, "recia",
cioé orecchia, che costituisce la parte alta e più nutrita del grappolo
di Garganega, ovvero quella meglio esposta al sole. Per la produzione
del Recioto di Soave solo i migliori grappoli sono scelti uno ad uno direttamente
sulla pianta, raccolti in leggero anticipo e posti nei fruttai sui graticci
per l'appassimento, l'uva a riposo è costantemente monitorata e pulita
per quattro-sei mesi, sviluppando in tale periodo la formazione della
muffa nobile, che sarà in grado di donare al vino il suo tipico aroma
. Al momento giusto si opera la delicata mostatura, alla pigiatura segue
la lunga e lenta fermentazione del mosto, solo quando il residuo zuccherino
è pari all'8-10% si procede con una serie di travasi atti ad interrompere
la fermentazione. La resa, dopo l'appassimento, si attesta intorno al
40%., il vino è messo in commercio solo a partire dal 1 settembre dell'anno
successivo alla vendemmia.
La crescita qualitativa del Recioto di Soave negli ultimi anni è stata
davvero significativa, proponendosi da vino di nicchia, a più numeroso
vino di gran pregio, questa è avvenuta attraverso una serie d'iniziative,
in primo luogo lo studio per l'individuazione dei migliori cloni di Garganega
destinati alla produzione, i migliori sistemi d'allevamento, la precisa
analisi delle differenze tra i processi tradizionali d'appassimento e
quelli con impianti di condizionamento degli ambienti, le più idonee tecniche
d'affinamento, il tutto unito ad un'efficace comunicazione, attuata con
una serie di convegni, seminari degustativi comparativi con i più grandi
vini dolci del mondo, e con numerosi eventi promossi dall'attivo Consorzio
di tutela.
La veste di questo bianco dolce veneto è in genere di un bel colore giallo
con belle note dorate più o meno cariche, al naso si presenta d'intense
note fruttate, mielate e di variabile complessità.In bocca esprime un
sapore amabile o dolce, dai toni vellutati, con frutta matura, sentori
lignei, a volte con ricordi di pane tostato e affumicato.
Ho messo a confronto due Recioto di Soave 2004 prodotti da uve Garganega
in purezzza:
Recioto di Soave Docg Classico Le Schiavette 2004
Le Mandolare
Via Fontana Nuova 1 37032 Monteforte d'Alpone (VR) - Tel: 0456175083 Fax:
0456176970
Alcol : 14,0%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno : Garganega 100%
Data degustazione : 04/2008 Prezzo medio in enoteca € 22
L'azienda coltiva circa 25 ettari di vigneto, tutti nella zona del Soave
Classico. Il nome del vino le Schiavette deriva dalla località di Castelcerino
dove viene raccolta l'uva più adatta per la sua produzione. I migliori
grappoli di Garganega, che contengono in natura la maggiore concentrazione
di zuccheri, sono distesi in un solo strato e riposti ad appassire in
locali asciutti e ben ventilati. Verso fine febbraio, le uve ben appassite
vengono spremute e il mosto messo a fermentare e maturare in piccole botti
di rovere fino all'annata successiva. L'affinamento viene completato con
una lunga sosta in bottiglia. Alla vista si presenta cristallino, dal
bel colore dorato con netti riflessi ambrati, nel bicchiere scorre con
nettezza di spessore. Al naso mostra chiare ed evidenti note intense,
di scorcia d'arancia candita, cotognata, ricordi tostati. In bocca è caldo
con ingresso vellutato, note di freschezza e lieve sapidità in chiusura.
Piacevole
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@
Recioto
di Soave Docg Col Foscarin 2004
Gini
Via G. Matteotti 42 37032 Monteforte d'Alpone (VR) - Tel: 0457611908 Fax:
0456101610
Alcol : 13%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Garganega 100%
Data degustazione : 04/2008 Prezzo medio in enoteca € 28
L'azienda è Gini è a Monteforte d'Alpone, i fratelli, Sandro e Claudio,
si occupano in prima persona della conduzione degli oltre 25 ettari di
vigneto situati in vocate posizioni collinari. Il nome del vino deriva
dalla collina in cui è posto il vigneto di circa 2 ha, allevato a pergola
veronese, l'età media delle vigne è di circa 50 anni, il terreno di composizione
è tufo basaltico d'origine vulcanica. L'uva selezionata nel vigneto, dopo
la raccolta e sottoposta ad appassimento per circa sei mesi. Il mosto
ottenuto fermenta in barriques da 228lt molto lentamente, a causa dell'elevata
densità zuccherina, che comporterà un'interruzione del processo fermentativo
intorno ai 13 gradi alcolici. Dopo circa 18 mesi viene assemblato e messo
in bottiglia dove si affinerà per almeno 6 mesi. Versandolo nel bicchiere
si mostra di cristallino colore dorato concentrato, di gran consistenza.
L'impatto olfattivo d'intensità è caratterizzato da albicocca secca, frutta
candita, miele d'acacia., leggiadra vaniglia. In bocca è di struttura,
la bocca è piena di calore e morbidezza, ottimamente supportate dalla
spalla acida, che rende la beva godibile, con un finale di dolce mineralità.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
Luigi Salvo
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