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          Dal Veneto al Trentino
          La storia del territorio
          di Gianni Angelini

          Andiamo a visitare un paese noto per le bellezze architettoniche, ma reso 
          famoso anche dai personaggi che sono rimasti soggiogati dalla sua bellezza: è Asolo. 
          Proseguiamo poi verso una valle dai mille volti, la Valsugana, tutta da vivere.

          
          Il Castello di Pergine con le sue mura e torre rotonda dalla cuspide a pan di zucchero. 

          Vi hanno soggiornato artisti, poeti, musicisti, pittori e addirittura una regina, Caterina 
          Cornaro, tutti ammaliati dalla bellezza del paese e dei dintorni. Ma forse quello che più 
          “rapisce”, ad Asolo, è l’aria aristocratica che si respira attraverso i suoi vicoli, nelle 
          piazze e nei caffè. 
          Definita “la città dai cento orizzonti”, Asolo è uno dei piccoli centri storici più 
          suggestivi d’Italia. Una breve passeggiata conduce subito nel centro storico: 
          Porta Loreggia consente l’ingresso, da sud, all’asse portante, costituita da via Browning 
          con palazzi dalle eleganti trifore; in uno di questi il poeta inglese Robert Browning scrisse 
          “Asolando”, raccolta di liriche, e coniò per l’occasione il verbo “asolare”, che significa 
          andarsene a spasso liberamente abbandonandosi alla bellezza della natura. 
 
          Ognuna di queste dimore avrebbe verosimilmente parecchio da raccontare dati i 
          personaggi illustri che le hanno frequentate. Sotto i portici, negozi di ogni genere, ma 
          anche enoteche-osterie dove ci si può fermare ad asolare con un classico aperitivo o con 
          uno spuntino a base di crostini, salumi e buon vino, come all’enoteca “Alle Ore”...
          Come ben si sa, i piaceri della vita passano anche e soprattutto attraverso la tavola. 
          La piazza Maggiore (ora Garibaldi), con l’antica Fontana sovrastata dal Leone di S. Marco, 
          è il punto nevralgico del paese, da dove si dipartono gli itinerari più caratteristici. 
          La fronteggia la Cattedrale, con all’interno l’Assunta di Lorenzo Lotto e altri pregevolissimi 
          dipinti. L’attigua Loggia della Ragione costituiva il centro della vita amministrativa: nella 
          Sala della Ragione si vedono ancora gli stemmi dei Podestà asolani. 
          Da non perdere la visita al Castello della regina Cornaro, figura storica che ha caratterizzato 
          il Cinquecento veneziano e che fece di Asolo un centro di prima grandezza culturale 
          stabilendo qui la sua corte regale. 
          Dalla graziosa piazzetta dedicata a D’Annunzio, dove si trova il Municipio, si passa alla via 
          Canova: l’insegna “Forno a Legna”, incuriosisce non poco e basta dare un’occhiata per 
          sentirsi indotti a comprare il pane dai sapori autentici di una volta. Basti sapere infatti che 
          questo è uno degli ultimi forni a legna che esistono in zona e per questo merita attenzione 
          al pari di un monumento storico. 
          Nella casa di via Canova si veniva a riposare la Duse, da sola o con D’Annunzio: 
          “Quando ho bisogno di vero riposo, mi rifugio qui, ed è la pace…”, scriveva la Duse. 
          Amò talmente tanto Asolo che volle essere sepolta nel piccolo cimitero di Sant’Anna.

          COSA VEDERE

          Ad Asolo tutto il centro storico merita attenzione, dalla Cattedrale (all’interno dipinti di 
          Lorenzo Lotto, Jacopo Bassano e Lazzaro Bastiani), scendiamo lungo la Loggia del 
          Capitano, antica sede della Comunità asolana dove si trova il Museo civico; più avanti 
          il Castello della Regina, dove dimorò Caterina Cornaro, con la medievale Torre 
          dell’Orologio; dalla raccolta piazza D’Annunzio ci dirigiamo nella porticata  via Canova, 
          per vedere la casa della Duse, oltre la Porta si trova uno degli alberghi più famosi al 
          mondo, l’Hotel Villa Cipriani, dove vale la pena fermarsi anche solo per un aperitivo o 
          un caffè, per cogliere, anche di sfuggita, la vista del suo prestigioso giardino. 
          La Valsugana, assieme alla Valle dell’Adige, fu tra le vie più battute di transito verso il 
          nord fin dall’epoca romana con la Via Claudia Augusta Altinate, ecco che allora la valle 
          si presenta costellata di torri e castelli, alcuni ridotti a ruderi, altri in perfetto stato di 
          conservazione. 
          A Ivano Fracena si trova Castel Ivano, dominio dei Signori di Ivano, già nominati in 
          documenti del XII secolo che in seguito passò ai potenti Signori di Caldonazzo; il castello 
          è visitabile in occasione di avvenimenti culturali e prestigiose mostre d’arte contemporanea 
          organizzati dal Centro Culturale “Castel Ivano Incontri”. A Pèrgine Valsugana il Castello 
          sorge in posizione strategica, dominando tutta la valle: era, ed è, un ottimo punto di 
          osservazione. Trasformato in ristorante e albergo, è in parte visitabile e ospita mostre 
          d’arte. 
          Nella Valle dei Mòcheni, abitata da gente di origine tedesca, interessante è l’edilizia, con 
          masi in legno su basamento in pietra, che troviamo praticamente intatta nei paesi di 
          Palù del Fèrsina, dove si può visitare anche un tratto di vecchia miniera. 
          A Levico Terme molto bello il lussureggiante Parco delle Terme.

          INFORMAZIONI UTILI

          APT Asolo, via S.Caterina 258, tel. 0423.524192
          Pro Loco Asolo, via regina Cornaro 209, tel. 0423.55045-6
          APT Terme di Levico, Vetriolo, Roncegno, Panarotta 2002,
          Lago di Caldonazzo, viale V. Emanuele 3, Levico Terme, tel. 0461.706101
          Pro Loco Val dei Mocheni, località Tadesia 6, S. Orsola T. tel. 0461.551440
          Su Internet: www.asolo.itwww.provincia.trento.it/apthttp://www.valsugana.com/

          Una buona occasione di visita può essere, nel secondo fine settimana di ogni 
          mese, il mercatino dell’antiquariato. Da Asolo ci si dirige brevemente a Bassano 
          del Grappa e, in rapida successione, nella Valsugana lungo la statale 47 che 
          conduce a Trento. 
          Fin dall’antichità questa valle è stata zona di transito, importante via di 
          collegamento tra la Pianura Padana e i paesi del nord Europa, contesa da tutti gli 
          eserciti in virtù della sua posizione geografica e strategica, per la possibilità di 
          controllare tutto l’altipiano dall’alto dai suoi numerosi castelli che sorgevano a mò 
          di sentinella per salvaguardare il territorio o più semplicemente come residenze 
          nobiliari. Sta di fatto che ancor oggi si notano molti manieri del passato, alcuni in 
          perfetto stato di conservazione e altri ridotti a ruderi. 
          Non meno importanza hanno avuto le sue acque curative e i suoi laghi cristallini 
          incastonati in luoghi dalla vegetazione lussureggiante. 
          Il Trentino, con i suoi 300 specchi d’acqua, è un importante territorio per assaporare 
          atmosfere rilassanti e anche fonte di studio per risalire ad antiche testimonianze etniche. 
          Nel lago di Caldonazzo poi ci sono i “dragon boat”, lunghe imbarcazioni cinesi a remi 
          su cui trovano posto venti rematori, un tamburino e un timoniere. Nel mese di agosto 
          varie squadre di rematori si contendono il Palio dei Draghi, uno degli appuntamenti 
          sportivi e folcloristici più importanti della Valsugana. 
          Nella valle si celebrano tre Feste del Raccolto, dedicate ai frutti locali: ciliegie e 
          piccoli frutti, mele e castagne. 
          Levico Terme è un luogo importante di villeggiatura turistica e termale: nel piacevole 
          centro storico non si può tralasciare il vasto Parco delle Terme, con il Grand Hotel e gli 
          stabilimenti termali. 
          Da Levico si può proseguire per Vetriolo Terme e per il Rifugio Panarotta, da cui si 
          gode un ottimo panorama. 
          La statale 47 corre parallela alla sponda orientale del lago di Caldonazzo e dopo il 
          paese di S.Cristoforo al Lago si scorge la sagoma del castello di Pergine Valsugana. 
          Uno dei più imponenti ed importanti della zona è un esempio significativo di architettura 
          gotica, con due cinte di fortificazioni murarie e una corte di grande impatto 
          scenografico; il Castello, da qualche decennio, ospita un ristorante-albergo di ottimo 
          livello ed è sede di mostre e rappresentazioni teatrali. 
          In paese da non perdere l’antica via Maier, su cui si affacciano palazzi rinascimentali, 
          e piazza Municipio, così come a Caldonazzo la magnifica Corte Trapp. 
          Per completare questo itinerario non può mancare la visita alla Valle dei Mòcheni, 
          una trentina di chilometri tra andata e ritorno fino a Palù del Férsina. 
          Il percorso è di una bellezza suggestiva e selvaggia: il torrente Férsino lo si vede 
          incuneato nel verde della valle, giù nello strapiombo. La Valle è abitata da gente di 
          origine tedesca, che vi si stabilì all’epoca delle miniere, dal XV al XVII secolo 
          (un tratto di miniera è ancora visitabile) la gente parla ancora la lingua antica e ha 
          conservato tradizioni e costumi antichissimi, così come nell’edilizia con gli antichi 
          masi in legno su basamento in pietra. 

          COSA COMPRARE

          Pane cotto nel forno a legna non capita tutti i giorni di acquistarlo, quindi, visto che 
          ad Asolo c'è questa possibilità, è meglio non farsela sfuggire: al panificio “Bianchin”, 
          via Canova 344, tel. 0423.529857, tutte le mattine si sfornano varietà fumanti di 
          pani cotti nel forno a legna; in via Browning 151 la Gastronomia “Sgarbossa”, 
          (tel. 0423.529109) propone una ricca selezione di formaggi, oli, salumi, aceti e 
          vini: imperdibile la sosta. 

          

          Ad Asolo, ogni secondo fine settimana del mese, Mercatino dell’Antiquariato: 
          da più di vent’anni è un appuntamento rituale per tutti gli appassionati di cose 
          antiche.
          Oltre cento espositori da tutta Italia presentano alcuni tra i più interessanti articoli di 
          antiquariato: mobili, monili, argenteria, stampe e libri, modernariato e oggestistica in 
          genere. 
          A Pergine Valsugana nella Cooperativa Frutt. C4, via Lagorai 127, frazione Zivignago, 
          lungo la strada per la Val dei Mocheni, si possono acquistare i prodotti col marchio 
          “La Trentina”: le ottime varietà di mele - una decina - e susine, ciliegie, fragole, 
          lamponi, more, ribes, uva spina, fragoline di bosco e kiwi prodotti rigorosamente con 
          tale marchio di origine, che tutela e contraddistingue la frutta di qualità prodotta e 
          confezionata nel Trentino.
 
          DOVE MANGIARE

          Ad Asolo si hanno svariate possibilità per mangiare (e bere) bene, dalla semplice 
          osteria al ristorante di gran classe. 
          All’Enoteca “Le Ore”, via Browning 185, tel. 0423.952070 (orari apertura: 10-14 e 
          17-02, chiuso lunedì) in un’ambiente rustico con soffitto di travi a vista, pavimenti 
          originali in cotto e tavoloni con vecchie panche, accuditi da un personale simpatico
          e gioviale si gustano salumi di “casada” e formaggi tipici. 
          La cantina è il “fiore all’occhiello” con centinaia di etichette tra le più prestigiose 
          che vengono proposte anche a “bicchiere”; sempre ad Asolo, alla trattoria 
          “Ca’ Derton”, piazza D’Annunzio 11 (tel. 0423.529648, chiuso lunedì) in un 
          palazzo d’epoca in una delle piazzette più belle del paese, si potranno assaggiare
          i sapori tradizionali di una cucina stagionale e innovativa: insalata di gallina in 
          agrodolce, ravioli con le “rosoline” (un’erba spontanea), pasta e fagioli, tagliolini 
          con gli asparagi, faraona con erbette aromatiche, e una bella varietà di dolci tra 
          cui la sfogliatina di frutta alla crema; se si vuole pranzare (o cenare) in un posto 
          esclusivo, ecco l’indirizzo preferito dai tanti gourmet che salgono in questo borgo d
          alle atmosfere uniche: “Villa Cipriani” (via Canova 298, tel. 0423.523411) non ha 
          certo bisogno di presentazioni, la sua Cucina Mediterranea è qualcosa che non si 
          dimentica in fretta: pasta fatta in casa, verdure appena colte e filetto dai pascoli 
          del Montello sono solo alcune delle leccornìe che possiamo mettere in preventivo 
          per le nostre papille gustative, in questo frangente sollecitate al massimo. 
          Un esempio?: taglierini verdi gratinati, tortelli con germogli di bosco, ravioli della 
          casa con riccioli di manzo e pomodoro fresco, risotto con scampi e piselli, moleche 
          fritte con fiori di zucca, filetti di sogliole con carciofi. 
          Uscendo dal paese, a Pagnano d’Asolo, si trova un’osteria con più di due secoli di 
          storia, per la precisione 260 anni: “La Trave” (via Bernardi 15, tel. 0423.952292). 
          All’ingresso una trave centenaria sostiene ancora la saletta dove vengono serviti i 
          vini al bicchiere ai numerosi clienti abituali, la cucina risente piacevolmente delle 
          tradizioni locali con piatti del territorio come la sopa coada, faraona in salsa 
          peverada, colombini, lepre e fagiani. 
          A Levico Terme (TN) all’osteria “Boivin” (via Garibaldi 9, tel. 0461.701670-707122) 
          piatti della tradizione e stuzzichini vari, possibilità di vino a bicchiere e serate a 
          tema in sfide enologiche; a Pergine Valsugana l’indirizzo più suggestivo è a “Castel 
          Pergine”, all’interno delle sale del Castello del X secolo (tel. 0461.531158).