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Viaggi enogastronomici
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Route du vin d'Alsace
di Teresa Cremona

Nel freddo ancora pungente dei primi giorni di febbraio, il centro storico di Selestat, la Vieille Ville, si visita nella perfezione dell'assoluta solitudine: piccolo e raccolto, ha facciate antiche che fanno continua ala al passeggio. Fu città carolingia e poi imperiale, fece parte della Decapole, la lega delle città libere, fu un importante cenacolo intellettuale ed umanista. La sua Bibliothèque humaniste è la piú antica d'Alsazia. Per la letteratura medioevale, è la piú importante di Francia, conserva 450 manoscritti e 530 incunaboli.

E' da vedere la Chiesa di Saint Foy, d'epoca romanica ed il castello medioevale (in restauro) che ha elementi di eleganza rinascimentale sulla facciata principale. Il Museo del Pane d'Alsazia spiega il lavoro dei panificatori e l'evoluzione del pane attraverso il tempo: è ospitato in un'antica casa a colombage inserita in una struttura tutta vetri e acciaio, un riuscito mix di moderno ed antico. All'ingresso del centro storico, laddove un tempo erano i bastioni della città, l'Hostellerie Abbaye de la Pommeraie è un buon posto dove fermarsi. In origine dèpendance dell'Abbazia Cistercense di Baumgarten, poi Résidence dei Luogotenenti del Re, ed in epoca napoleonica dimora del Barone Baudinot, l'Auberge ha un ristorante gourmet, la Prieuré, con menu a 90 euro e l'Apfelstuebel con prezzi piú contenuti: Pressé de cuisses de canard confi et petite salade, Omble chevalier et tatin d'endives, Feuilleté aux pommes façon tatin, in tutto 39 euro. Vino, Reisling Wantz medaille d'Or 2001, 22 euro.

Terra di confine a lungo contesa, l'Alsazia, ha difeso attraverso i secoli la propria identità culturale ed ha conservato abitudini, idioma, gastronomia così definiti, da farne un mondo speciale. Oggi si può dire che il suo cuore è francese e che la sua anima rimane unicamente alsaziana. Il nome Alsazia compare alla fine del IX secolo, come territorio annesso al Sacro Romano Impero. La sua architettura, così caratteristica, si sviluppò nell'epoca florida di Federico II. Unita alla Francia nel XVII secolo, fu occupata dalla Germania dal 1870 al 1918 e fu restituita alla Francia alla fine della prima guerra mondiale, per poi essere nuovamente invasa dalle truppe di Hitler, dal 1940 al 1944. I suoi confini geografici sono definiti dal fiume Reno e dalle montagne della catena dei Vosgi, ma è lo sgranarsi dei piccoli centri urbani raggruppati intorno ai campanili con i nidi di cicogna in bilico sui tetti, che ne tramandano l'identità storica e culturale.

La Route du vin d'Alsace, si snoda fra colline coltivate a vigneti e borghi che conservano l'urbanistica medioevale in un paesaggio che racconta di vini e di cantine. A Kinzheim, c'è il centro dedicato alle cicogne, Saint Hippolyte è famosa per i suoi vini rossi (rari in Alsazia) e per l'Haut Koenisburg (a 8 km), fatto costruire da Guglielmo I sulle fondamenta di un castello di Federico Barbarossa. In questa romantica fortezza fu girato il film “La Grande Illusione” di Renoir.

Poco piú avanti è Ribeauvillé, centro molto turistico, pieno di botteghe, ristoranti e cantine di piccoli produttori. Qui, a giugno, si celebra la festa del Kugelhopf, pasta lievitata e burro per questo dolce tipico con la forma dei cappelli dei mercanti medioevali. Appena fuori dal paese, si segue l'indicazione per Sainte Marie aux Mines, e dopo circa 2 km sul fiume, è il Domaine de Dosenbach di Bernard Schwach, in una bella casa che era un antico mulino. In cantina, Riesling Vieille Vignes, Tokay Altenbourg, Gewurztraminer Kaefferkopf, Crèmant d'Alsace e un Rosso d'Alsazia affinato in barrique.

Hunawir è un minuscolo villaggio raggruppato intorno ad una singolare chiesa fortificata, circondata da una cinta di mura esagonali dove si rifugiavano gli abitanti del villaggio in caso di pericolo ed il campanile faceva funzione di mastio. Al Domaine Sipp Mack, Jacques e Vincent Sipp, aiutati dalle mogli, continuano un?attività di famiglia che risale al 1698 e che ha acquisito l?attuale configurazione nel 1959 con il matrimonio dei loro genitori, François Sipp, vigneron di Ribeauvillé, e Marie Louise Mack di Hunawihr. Riquewihr, è considerato uno dei migliori cru d'Alsazia. All'interno delle sue mura medioevali, le case dei proprietari delle vigne risalgono al XVI secolo: un susseguirsi di corti, gallerie e balconi in legno che si è sviluppato intorno al castello che fu dei duchi Wurtemberg. A Sigolsheim, all'entrata del paese è la cantina di Pierre Sparr e poco lontano, sulla minuscola piazza davanti alla chiesa, Le Bon Coin, piccolo ristorante frequentato dagli abitanti del luogo.

A Kaysersberg, la casa natale di Albert Schweitzer è diventata un museo. Le case del paese affacciano sul fiume e dai ponti si godono scorci da cartolina. Lungo la via principale, in Clos des Capucins, il Domaine Weinbach, costruito dai monaci nel 1612, è un'azienda vinicola che si declina al femminile, condotta da Colette Faller con le figlie Catherine et Laurence.

Qualche chilometro avanti, Le Cave de Turckheim, cooperativa sociale dal 1955, lavora il conferito di oltre 200 piccoli produttori. Secondo la tradizione, fu il generale Lazare de Schwendi a darle il nome. Dopo aver vinto i Turchi ottomani nel 1565, nella battaglia di Tokay, tornò in patria con i vitigni di quella pianura ungherese e… così fu vino Tokay in Alsazia. Tre porte nelle antiche mura danno accesso al centro storico; in bilico sul campanile un nido di cicogne.

Infine, magnifica, Colmar. La Riforma, le Guerra dei Trent'anni, l'unione imposta e non voluta con la Francia sotto Louis XIV, la Rivoluzione, l'annessione alla Prussia del 1871, l'invasione della Germania nazista nel 1940 gli eventi non sembrano aver lasciato visibili ferite. La città conserva un'architettura così tipica che sembra un set cinematografico: tetti a punta con tegole di ardesia, case con finestre a piccoli riquadri, facciate disegnate dal legno scuro sulla calce bianca, strade acciottolate. Il gotico, il Rinascimento ed il classicismo francese vi sono rappresentati. Nel convento delle suore Domenicane, costruito nel 1232, è il Museo Underlinden, con il Retable d'Issenheim. Il polittico di Matthias Grunewald, dipinto dal 1510 al 1515, è ancora pervaso di medioevo ed è considerato un capolavoro nella storia mondiale dell'arte. Nel quartiere de la Petite Venise, cuore della città, scenografico ed elegante e con terrazza estiva, il ristorante JY'S di Jean-Yves Schillinger propone un menu a 28 euro per il pasto di mezzogiorno o altrimenti menu a 47 euro e 63 euro.

Dopo pochi chilometri è Rouffach, la città del re franco Dagoberto, con la Piazza de la République circondata da case medioevali e la bella chiesa del XII secolo. Nel centro storico è PHB, il ristorante di Philippe Bohrer, che è stato chef di Valéry Giscard d'Estaing e di François Mitterand, che ha avuto una stella Michelin e 15/20 su la guida Gault-Millau.

Questo breve itinerario può finire oltre confine, solo 30 km per arrivare a Basilea e visitare la Fondazione Beyeler con la collezione di Ildy e Ernst Beyeler, circa 200 opere di Cézanne, Picasso, Rousseau, Mondrian, Klee, Ernst, Matisse, Newman, Bacon, Dubuffet. Dal 1997 la collezione è ospitata in un edificio disegnato da Renzo Piano, circondato d'acqua e da giardini. Il luogo si trova alla periferia della città ed è facilmente raggiungibile dall'autostrada.


Ricetta del Kugelhopf
Ingredienti per 4 persone: g. 400 di farina, g. 50 di zucchero a velo, g. 200 di burro, ml. 250 di panna, g. 50 di uva sultanina (o uva passa ), g. 25 di lievito di birra, g. 50 di scaglie di mandorle, 4 uova, la buccia grattugiata di un limone, un pizzico di sale.
Preparazione: imburrare una teglia della capacità di 3 litri. Far aderire le scaglie di mandorle sulle pareti. Setacciare la farina con lo zucchero a velo e il sale. Fare la fontana con la farina. Mettere al centro la panna scaldata, il lievito, il burro sciolto e le uova sbattute.
Lavorare la pasta e per ultimo aggiungere l'uva sultanina infarinata e la buccia di limone. Mettere l'impasto in una ciotola, coprirla e lasciarlo crescere finché non raddoppia il suo volume. Versare l'impasto nella teglia precedentemente imburrata e lasciar riposare finché non arriva all'orlo. Infornare a 180°C per 30 minuti. Sfornare e spolverizzare con zucchero a velo.


...sui vini d'ALSAZIA
Una legge del 1975, (in vigore dal 1983) conferisce ad alcuni luoghi la denominazione Alsace Grand Cru, seguita dal nome del cru. 20 di questi cru sono situati nell'Alto Reno. Fanno eccezione quelli situati nei comuni di Andlau, Barr, Bergbieten, et Eichhoffen.
Qui di seguito l'elenco dei Grands Crus, ovvero l'élite dei Terroir d'Alsazia, 670 ha che rappresentano il 3,5% della produzione alsaziana, non piú di 36.000 ettolitri di vino.

Altenberg di Bergbieten,
Altenberg di Bergheim,
Brand a Türckheim
Eichberg a Eguisheim,
Geisberg a Ribeauvillé
Gloeckelberg a Rodern et Saint-Hippolyte
Goldert a Gueberschwihr
Hatschbourg a Hattstatt et Voegtslinshoffen
Hengst a Wintzenheim
Kanzlerberg a Bergheim
Kastelberg a Andlau
Kessler a Guebwiller
Kirchberg di Barr,
Kirchberg di Ribeauvillé,
Kitterlé a Guebwiller
Moenchberg a Andlau et Eichhoffen
Ollwiller a Wuenheim
Rangen a Thann
Rosacker a Hunawihr
Saering a Guebwiller
Schlossberg a Kaysersberg e Kientzheim
Sommerberg a Niedermorschwihr e a Katzenthal
Sonnenglanz a Beblenheim
Spiegel a Guebwiller e Bergholtz
Wiebelsberg a Andlau

Nel 1992, alla lista dei Grands Crus ne sono stati aggiunti altri 25

Altenberg di Wolxheim,
Bruderthal a Molsheim
Engelberg a Dahlenheim
Florimont a Ingersheim
Frankstein a Dambach-la-Ville
Froehn a Zellenberg
Furstentum a Kientzheim
Mambourg a Sigolsheim
Mandelberg a Mittelwihr
Marckrain a Bennwihr
Muenchberg a Nothalten
Osterberg a Ribeauvillé
Pfersigberg a Eguisheim
Pfingstberg a Orschwihr
Praelatenberg a Orschwiller
Schoenenbourg a Riquewihr
Sporen a Riquewihr
Steinert a Pfaffenheim
Steingrubler a Wettolsheim
Steinklotz a Marlenheim
Vorbourg a Rouffach e Westhalten
Wineck-Schlossberg a Katzenthal
Winzenberg a Blienschwiller
Zinnkoepflé a Soultzmatt et Westhalten
Zotzenberg a Mittelbergheim

Solo i vini dei vitigni Riesling, Gewurztraminer, Pinot gris, et Muscat possono fregiarsi della menzione Grand Cru. I Riesling ed i Muscat devono raggiungere, minimo, 10%vol. I Pinot gris ed i Gewurztraminer, 11%vol.


Caratteristiche generali
I terreni leggeri e sabbiosi sono favorevoli ai Riesling e ai Muscat e producono vini da bere dopo 2/3 anni.
I suoli pesanti, argillosi, calcarei sono adatti ai Pinot Gris ed ai Gewurztraminr ed anche ai grandi Riesling, vini piú ricchi in acidità, di maggiore carattere, che non si rivelano prima di 5 anni.
I terreni a base di arenaria producono vini intermedi, robusti ma eleganti, spesso speziati.
I terreni vulcanici e scistosi come Rangen e Kastelberg, producono vini di grande carattere.

Le caratteristiche dei singoli cru
Altenberg di Bergbieten. 27,26 ha. Suolo argilloso e calcareo che produce Riesling di qualità, con aromi floreali persistenti.
Altenberg de Bergheim. 34 ha. Suolo argilloso, calcareo e sassoso, ricco in ferro, che dà buoni Riesling e Gewurztraminer.
Brand. 19,6 ha. Terreni acidi e sabbiosi su un substrato granitico. Si confanno ai Riesling, ai Pinot gris, ed ai Gewurztraminer. Vini fini, anche se con poca acidità, ricchi in alcol, il cui gusto evoca la pietra focaia.
Eichberg. 45,6 ha. Terreni, argillosi e calcarei, che si confanno ai Gewurztraminer ed ai Pinot gris. Vini freschi in bocca e ricchi in alcol.
Furstentum. Uno dei migliori Grand Cru. Beneficia di una certa precocità. Il Riesling assume note floreali con sfumature balsamiche.
Geisberg. 8,32 ha. Terreno argilloso e sassoso, fa parte dei Cru che producono vini di carattere. Riesling di razza e di lunga durata.
Gloeckelberg. 22,5 ha. Terreni acidi originati dalla decomposizione del substrato granitico. Piacciono al Pinot nero, al Pinot grigio e al Gewurztraminer.
Goldert. 45,35 ha. Terreno argilloso, misto a ghiaia su un substrato calcareo ben drenato. Gode di un microclima favorevole ai Gewurztraminer et au Muscat.
Hatschbourg. 47,36 ha. Classificato vignoble modale nel 1929. Terreno pesante con un substrato marno-calcareo. Produce Muscat e Gewurztraminer.
Hengst. 75,74 ha. Terreno sassoso, con conglomerati del periodo oligocene, e con marne calcaree, su colline esposte a sud, sud-est. Preferito dai Gewurztraminer e dai Pinot gris. I grandi millesimati di Gewurztraminer possono essere conservati 20 anni. Produttori, Zind-Humbrecht, Domaine Josmeyer, e Paul Buecher.
Kanzlerberg. 2,66 ha. Terreni pesanti, argillosi, calcarei e gessosi con marne grigie e nere. Produzione di Riesling, Pinot gris, e Gewurztraminer.
Kastelberg. 5,82 ha. Uno dei 2 Terroir alsaziani su terreno scistoso (il secondo è Wiebelsberg). Riesling austeri, di penetrante acidità, richiedono un tempo di attesa per esprimersi al meglio.
Kessler. 28,5 ha e Kitterlé 25,79 ha. Terreni di arenaria favorevoli al Riesling e al Gewurztraminer. Kitterleé inoltre produce un Clevner rinomato.
Kirchberg de Barr. 40 ha. Suoli calcarei, argillosi e sassosi, forniscono buoni Riesling e Gewurztraminer di lunga durata.
Kirchberg de Ribeauvillé. 10,32 ha. Terreni sassosi e pesanti. Fa parte dei Cru che producono vini di carattere. Sono terreni favorevoli al Riesling che qui presenta un caratteristico aroma fossile.
Mandelberg. Produce un rinomato Riesling.
Marckrain. Produce dei rinomati Gewurztraminer
Moenchberg. 10,32 ha. Produce Riesling strutturati e di carattere
Ollwiller. 35,86 ha. Terreno sabbioso argilloso di colore rossastro. Il luogo beneficia di un microclima quasi mediterraneo, conosciuto per la produzione di Riesling e Gewurztraminer nobili e delicati.
Osterberg. Rientra nei Cru che producono vini di grande carattere.
Pfersigberg. Rinomato per il Gewurztraminer.
Rangen. 18,81 ha. 20 km à ovest di Mulhouse. Rangen de Thann segna l'estremità meridionale del territorio del vignoble d'Alsazia. Non è questa la sua sola particolarità: è l'unico terroir d'Alsazia di origine vulcanica, con terreno misto a poveri sedimenti di arenaria. I pendii coltivati raggiungono pendenze del 45%, fino anche al 65%. L'accesso è difficoltoso, tutto il lavoro nelle vigne è fatto a mano ed il rendimento per ettaro è molto basso (circa 30 ettolitri per ha).
Queste vigne hanno rischiato di scomparire negli anni 70. Sono solo 3 famiglie (Schoffit, Bruno Hertz e Léonard Humbrecht) che cercano di riportare il Rangen alla sua reputazione di un tempo. Il Gewurztraminer di Rangen è ad un tempo floreale e minerale ed è un vino di carattere, atipico nel panorama dei Gewurztraminer d'Alsazia. In questo territorio, le vendemmie tardive, (vendanges tardive) si ottengono facilmente e le muffe nobili della botrite si sviluppano rapidamente, probabilmente grazie al piccolo fiume Thur, che scorre ai piedi del Rangen e che ha un ruolo simile a quello del Ciron a Sauternes.
Rosacker. 27,24 ha. Terreno calcare, ricco di magnesio, produce Gewurztraminer e Riesling dagli aromi speziati.
Saering. 26,75 ha. Terreno sabbioso e argilloso, favorevole al Pinot Gris, al Gewurztraminer, e soprattutto al Riesling. Un sentore di agrumi è la caratteristica di questo terroir.
Schlossberg. 80 ha. Il primo Terroir ad essere stato riconosciuto, è Grand Cru dal 1975. Beneficia di una certa precocità, ed è ricco di minerali, fluoro, magnesio, fosforo. E' terreno di grandi vitigni. Produce vini di riguardo, soprattutto Riesling, con aromi minerali e fossili.
Schoenenburg. Rinomato per Riesling e Muscat. Fa parte dei Cru che producono vini di carattere.
Sommerberg. 27 ha Terreno granitico che produce Riesling che devono raggiungere almeno i 3 anni di invecchiamento per esprimersi al meglio.
Sonnenglanz. 32,80 ha. Terreno argilloso e calcareo, pesante, adatto a Gewurztraminer e Pinot gris austeri nella loro giovinezza ma fini e di lunga durata. Il Cru produce anche un eccellente Silvaner.
Spiegel. 18,26 ha. Terreno argilloso, sabbioso, pesante. Favorevole al Pinot gris ed al Gewurztraminer.
Sporen. Rinomato per i suoi Pinot gris e Gewurztraminer.
Vorbourg. Terreno calcare che beneficia di un microclima fra i piú secchi d'Alsazia. Il Clos Saint-Landelin (dal nome di un principe irlandese) vi possiede 16 ha fra le piú belle di Alsazia dove sono rappresentati tutti i vitigni. Le muffe nobili ci stanno a meraviglia.
Wiebelsberg. 10,32 ha Terreno sabbioso, in superficie arenaria, schisto in profondità. Si ottengono Riesling di buon invecchiamento.
Zinnkoepflé. Il piú alto d'Alsazia. Produce buoni Pinot Gris e Gewurztraminer ed un ottimo Sylvaner.


Teresa Cremona