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Viaggi enogastronomici
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Quel Molise che c'è ancora di Gianni Angelini Viaggio nel breve tratto di costa molisana, a Termoli, e tra le bellezze paesaggistiche straordinarie dell'Alto Molise, con i suoi paesi ricchi di storia e gli abili artigiani che mantengono vive tradizioni centenarie. ![]() I trabucchi, tradizionali costruzioni dell'Adriatico, posti su palafitte che venivano usati per pescare con la rete a bilancia e che furono cantati da D'Annunzio nelle sue celebri poesie, ora hanno la funzione di attrattiva turistica e sono divenuti un simbolo regionale. La costa abruzzese e molisana è punteggiata da questi insoliti capanni da pesca, protesi sul mare quasi a sfidare la forza delle acque. A Termoli la visione del suo borgo antico, su un promontorio roccioso e racchiuso entro le mura che lo proteggevano dai nemici, è di quelle che lasciano spazio alle emozioni. Per entrarvi, oggi come allora, si utilizza l'unica porta di accesso, ad arco, dove si trova la torretta cilindrica detta del Belvedere, con l'annesso Palazzo del Belvedere a loggette, sede dell'Archivio storico, un insieme di grande bellezza. Inoltrandosi nelle viuzze e stradine, si arriva nella piazza principale del borgo, dove si erge la Cattedrale, uno dei monumenti piú importanti del Molise, fondata nel VI secolo sulle rovine di un tempio romano. La facciata è di ispirazione romanico-pugliese con la parte inferiore piú antica, caratterizzata da sette arcatelle, in quella centrale si apre un maestoso portale con i resti di un altorilievo raffigurante la “Purificazione”. I giovani si ritrovano in questa piazza a tirar tardi, a chiacchierare e dal camminamento sugli antichi bastioni di Federico II, belvedere panoramico sul mare e sulla costa, osservano la lunga, bianca spiaggia di Sant'Antonio, col trabucco che si staglia netto sul mare. Lasciando Termoli lungo la statale 647 si sale verso Campobasso, uno dei due capoluoghi molisani (l'altro è Isernia), costeggiando il corso del fiume Biferno e il lago artificiale di Guardialfiera. Si entra presto in un mondo rurale, ancorato alle tradizioni, seppur con qualche segno di modernità che appare quà e là, lontano ben piú dei pochi chilometri che separano la costa dall'entroterra, ruvida e schietta. I paesi che si incontrano sono ad altezze che vanno dagli 800 metri ai 1400 e passa di Capracotta, il “tetto” del Molise, un paese che vive di turismo, estivo e invernale (impianti di sci da fondo), ma soprattutto dell'industria casearia. Non a caso si trovano qui, come a Vastogirardi, i formaggi e derivati piú buoni dell'Alto Molise. Ma andiamo per ordine e, lasciando la statale che ci condurrebbe a Campobasso, ci inoltriamo in un mondo arcaico, dove tra saliscendi continui, ci appaiono borghi fascinosi che nascondono chissà quali tesori o testimonianze sannitiche, perché il Molise è una regione in cui l'insediamento umano si perde nella notte dei tempi: i resti dell'Homo Aeserniensis, uno dei piú antichi antenati d'Europa, risalgono addirittura a un milione di anni fa. Nel paese di Frosolone si forgiano metalli fin dall'antichità; nel Medioevo pugnali e spade acuminate uscivano in gran numero dalle botteghe per soddisfare le liti e le lotte intestine dei bellicosi abitanti. Tra una guerra e l'altra si arrivò così alla metà del Settecento, quando un editto di Carlo di Borbone stravolse l'economia del paese: le armi si dovevano costruire solo nei luoghi decisi dal ministero della Guerra. Gli artigiani, senza farsi prendere dal panico, iniziarono a forgiare coltelli artistici e forbici: nacquero le prime botteghe artistiche. A Frosolone oggi si mantiene ancora viva la tradizione, con numerose botteghe che operano con i vecchi strumenti, ma avendo sostituito la mola a pedale con quella elettrica. A Pietrabbondante ci si va per visitare la bellissima e interessantissima area archeologica, pochi chilometri a sud del paese, con il Santuario Italico di cui sono visibili il basamento di un grande tempio e un teatro, ricavato nel pendio della collina. Il borgo comunque, alle pendici del monte Caraceno, si rivela altrettanto interessante: risalendo le stradine e le scalinate si nota l'impronta medievale, ma quello che piú impressiona è la visione delle “morge”, i macigni che dominano il paese; ai loro piedi vi sono abitazioni e i residenti hanno preso “confidenza” con questi invadenti roccioni. Certo non si può dire che in Molise manchi il verde: le colline circostanti a perdita d'occhio rivelano un paesaggio ancora integro. Nel frattempo si arriva nell'ondulato Piano di Staffoli, a quota 1040, percorso dal fiume Trigno, dove c'è la possibilità di sostare in un ambiente rinomato per gli appassionati dell'equitazione: all'azienda agrituristica “Selvaggi” si può imparare a montare, ma se si è già esperti sono previsti trekking di varia lunghezza e durata, all'interno dei meravigliosi boschi del Molise e lungo gli antichi tratturi. Il paese di Vastogirardi è distante una manciata di chilometri, lo si intravede dopo l'ennesima curva. Feudo di origine longobarda, ancora oggi, nel percorrere le antiche maglie del borgo medievale, si visita il Castello, che ha la peculiarità di essere un borgo fortificato con annessa la chiesa di S.Nicola di Bari. Occorre uscire dal paese per pochi chilometri, nella località di S.Angelo, per trovare una testimonianza ben piú antica, il piccolo Santuario Italico, con i resti di un tempio italico del II secolo a.C. che testimonia la presenza di insediamenti dell'epoca dei Sanniti. Si prosegue in quota e in paesaggi suggestivi prima di arrivare a Capracotta (m.1416), uno dei paesi piú elevati d'Italia, situato sopra una cresta rocciosa tra i monti Capraro e Campo. Assai pittoresco il paese, dove le vie lastricate, fiancheggiate da case, conducono alla parrocchiale dell'Assunta. Anche qui, come a Vastogirardi, ottime possibilità di acquistare i formaggi che hanno reso celebre questa zona dai pascoli incontaminati. I chilometri che dividono Capracotta da Agnone, una ventina, sono di una rara bellezza selvaggia. Agnone, posta sulla cima di un colle di 800 metri, è chiamata l' “Atene del Sannio” (in virtú degli illustri letterati che vi sono nati), e questa la dice lunga sui monumenti che si possono visitare: chiese, statue e affreschi. Tra queste vanno citate la chiesa di S.Emidio, dalla notevole facciata e la parrocchiale di S.Antonio Abate, con massiccio campanile seicentesco. L'attrattiva principale è comunque la Fonderia Pontificia Marinelli, risalente addirittura al Medioevo. Nella fabbrica poco o nulla è cambiato da allora, la luce radente illumina l'interno della fonderia, le sagome delle false campane sono allineate come guerrieri ligi al dovere e pronte a chissà quali battaglie. In realtà andranno a suonare in ogni angolo del mondo. Tra un rintocco e l'altro si riprende la via del mare, non potendo mancare la visita alla solitaria chiesa romanica di Santa Maria del Canneto, costruita dai Benedettini, dall'elegante e possente torre campanaria, aggiunta in un secondo momento. L'interno austero è a tre navate, divise da pilastri, dove spicca per bellezza il pergamo rettangolare. La strada a scorrimento veloce ci conduce, dopo i monti Frentani, a respirare nuovamente l'aria salmastra e a lasciare a malincuore un ricco patrimonio artistico custodito con orgoglio dagli abitanti del Molise. INFORMAZIONI UTILI Ente Provinciale per il Turismo di Campobasso Piazza della Vittoria 14, Tel. 0874.415662 Fax 0874.415370 Ente Provinciale per il Turismo di Isernia Via Farinacci 9, Tel. 0865.3992 - Fax 0865.50771 Ufficio Informazioni Termoli (CB) Piazza Melchiorre Bega, Tel. 0875.706754 Pro Loco Agnone Corso V.Emanuele 78, Tel. e Fax 0865.77249 Municipio di Vastogirardi (IS) Via Trigno 1, Tel. e Fax 0865.836131 1° domenica di agosto a Capracotta (IS) si tiene “La Pezzata”, sagra dell'agnello alla brace e della pecora bollita con erbe aromatiche. All'azienda agrituristica “Selvaggi” a Staffoli, in agosto grande festa country, con balli e musiche degli Indiani d'America. www.termoli.it - www.agnone.it www.capracotta.it - www.vastogirardi.it DOVE MANGIARE Terra di robusti sapori e sane tradizioni, il Molise offre una gastronomia eccellente sia nei piatti di mare quanto in quelli di terra. A Termoli, con l'unico porto nel breve tratto di costa molisana, abbiamo di che soddisfare il palato con piatti di pesce, e non potrebbe essere altrimenti, visto il pescato fresco di ogni giorno. La trattoria “Z'Bass” in via Oberdan 8, tel. 0875.706703, è la piú vecchia tra le trattorie termolesi ed offre una cucina interessante, di ricerca ma ancorata generosamente alle tradizioni marinare del luogo: ecco allora calamari in padella, tubetti in brodo di pesci e crostacei, scaloppa di ricciola con un goccio di olio extravergine di oliva, per non parlare delle code di rana pescatrice in carpaccio o dei saraghi al forno con patate, si chiude con dolci casalinghi; a Guglionesi (CB) il ristorante “Ribo”, Contrada Malecoste, tel. 0875.680655, è uno dei piú qualificati e rappresentativi locali della gastronomia molisana. Il nome deriva da Bobo e Rita (Ribo), i titolari che propongono una cucina assai ricercata e creativa, tra questi: taccozze agli scampi, crespelle di pesce, semola battuta in brodo di pesce, rane pescatrici ai carboni, agnello alla brace e cinghiale in salmì. Ad Agnone (IS) una valida trattoria è “Da Casciano”, viale Marconi 29, tel. 0865.77511, locale ricavato in un vecchio mulino, dove le paste sono fatte in casa: tacconi al pomodoro e basilico, ravioli di ricotta fresca con noci e tartufo, tagliatelle con tartufi o porcini, ma anche agnello “sotto la coppa” (cotto nella cenere), per finire, le deliziose ostie ripiene di noci, cioccolato, miele e mosto cotto; sempre ad Agnone, c'è l'agriturismo “Alto Molise” in contrada Maranconi 15/a, tel. 0865.770361 e l'agriturismo “Selvaggi” in loc. Staffoli, S.P.Montesangrina km 1, tel. 0865.77177. A Vastogirardi (IS) all'azienda agrituristica “Vecchio Granaio”, via Trigno, tel. 0865.836225, tra le specialità citiamo: ravioli di ricotta e funghi al tartufo, gnocchi al sugo di pecora, cosciotto d'agnello con funghi chiodini e, naturalmente, formaggi e latticini. COSA VEDERE A Termoli, l'unico porto molisano, il borgo antico è ben conservato, si affaccia come un balcone sull'Adriatico ed è cinto da mura che lo proteggono dagli eventi atmosferici. Nei suoi vicoli stretti, di impronta medievale, non si manchi di visitare il bellissimo Duomo romanico, dalla facciata con lesene ed archi ciechi abbellita da bifore. Il Castello è un massiccio blocco a tronco di piramide ed è quel che è rimasto delle fortificazioni volute da Federico II a difesa del porto, da dove partono oggi le motonavi che si recano alle isole Tremiti. A Frosolone la maggiore attrattiva sono le botteghe dei maestri coltellinai, un'arte antica tramandata da diverse generazioni, anche se oggi la mola elettrica ha preso il posto della piú “romantica” mola a pedale. A Pietrabbondante, caratterizzata dai giganteschi macigni, chiamati “morge”, si trova una delle aree sannitiche piú importanti, il suo Santuario Italico colpisce per l'imponenza del basamento e del grande tempio, nonché del teatro, ricavato nel pendio della collina, portando la mente ad immaginare chissà quale rappresentazione. Gli scavi archeologici di Pietrabbondante rappresentano un punto fermo della visita in Molise, che richiede alcune ore per apprezzarne appieno la bellezza. Ad Agnone da sempre si forgiano campane, la Fonderia Pontificia Marinelli continua una tradizione secolare dove il tempo e le ore, scandite dai rintocchi delle campane sparse in mezzo mondo, qui sembra essersi fermato: la tecnologia non intacca la produzione artistica delle campane. Interessante è la visita al Museo delle Campane, annesso alla bottega. Nel corso principale spicca per bellezza il portale ogivale con il grande rosone della chiesa di S.Emidio. A Vastogirardi, a poca distanza dal paese, in località Sant'Angelo, è stato rimesso in luce un Santuario Italico, con un piccolo tempio ed un altro edificio che testimoniano la floridezza della civiltà sannita in queste zone. COSA COMPRARE A Termoli naturalmente il pesce, fresco e appena pescato dalla nutrita flotta peschereccia; a Frosolone (IS) “patria” delle coltellerie artigiane, varie occasioni di acquisto anche di pezzi unici, con manici lavorati a mano nelle botteghe “Fraraccio”, via Selva 3; “Paolucci”, via Teste 1; “Russo”, via Filangeri 5. Ad Agnone (IS) piccole campane alla Pontificia Fonderia Marinelli, via Marconi, tel. 0865.578235, e oggetti in rame a La Ramera e la Giara, corso V.Emanuele 251, tel. 0865.77278. A Vastogirardi (IS) “capitale” per eccellenza nell'arte casearia, si acquistano caciocavalli, scamorze e burrini di ottima qualità nei caseifici di Giancarlo Antenucci, via Garibaldi 18 e da Basilio Scocchera, via Re d'Italia 30; a Capracotta (IS) al caseificio “Pallotta”, via S.Maria di Loreto 68, tel. 0865.94262, oltre agli ottimi caciocavalli e ricotte, si possono acquistare la “stracciata” (trecce di fiordilatte) e le squisite scamorze passite; sempre a Capracotta prodotti tipici tartufati da Antonio: “Gli Alti Sapori”, via N.Falconi 38, tel. e fax 0865.945332, tagliatelle, salsiccie, caciotte, tartufi e funghi, freschi e secchi. Gianni Angelini Tratto da La Madia TravelFood |