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La Vendemmia in Italia - Archivio commenti e fotografie dei produttoriTorna all'archivio
Vendemmia 2006 Cantina Agareno Via Favignana Menfi (AG) L’andamento stagionale ha favorito la produzione d’ottimi vini ed in alcuni casi eccellenti. Le piogge primaverili e il caldo secco della stagione estiva, le escursioni termiche giorno notte hanno favorito la produzione d’uve sane e di particolare qualità. In cantina la materia prima è arrivata nelle migliori condizioni, grazie ad una primavera che ha favorito una buona fioritura. . A ciò si aggiunge che l’estate vede la giusta alternanza fra il caldo delle ore diurne e il fresco delle notti, contributo fondamentale al mantenimento dell’equilibrio delle componenti acide e zuccherine dell’uva. La preoccupazione che si aveva per i picchi di caldo che potevano influenzare sull'acidità in particolare delle uve bianche, e che potevano pregiudicare la qualità, è stata solo una preoccupazione in quanto assaggiando in cantina i prodotti che si stanno ottenendo si puo’ affermare con certezza che si hanno vini che sono particolarmente ottimi. In alcune aziende solo con alcuni trattamenti di zolfo si è arrivati alla raccolta ottenendo un prodotto eccellente, consentendo in cantina di estrarre il meglio da queste uve. La vendemmia dello chardonnay è arrivata dopo il 20 d’Agosto con uve raccolte che presentano un grado zuccherino che va da 19, 60 a 22 gradi. I prodotti ottenuti sono piu’ che eccellenti già dai primi assaggi si puo constatare un’annata irrepetibile per lo Chardonnay. Lo stesso si dica per il Fiano che si è raccolto dopo lo chardonnay ed in contemporanea con il Merlot, il Fiano esprime il meglio dei suoi sentori ottimi i risultati. Molte aziende iniziano la raccolta alle prime ore del mattino alle 5.30 per finire prima che il caldo inizi ad far aumentare le temperature delle uve cio’ consente di arrivare in cantina con uve appena raccolte e con temperature relativamente basse, tecnica utilizzata nell’azienda Agareno dove i profumi dei fiori primaverili degli agrumi ed i fruttati si sentono nei mosti appena fermentati. Per i rossi credo che sia stata un’annata eccelente ed irrepetibile per il Sirah, e per il Nero D’avola, oltre ad avere il corpo dei vini siciliani quest’anno la nota di grande pregio è l’acidita’ e non solo per i rossi, che si ha in tutti i vini,ecco perchè a mio avviso per questa zona e la Sicilia è un’annata irrepetibile.Tra i prodotti migliori ottenuti si possono menzionare l’Ansonica,ed il Grecanico, il Catarratto cosa che i consumatori potranno verificare sin dalla prossima primavera. La terra il mare il sole ci hanno donato la possibilità di produrre ottimi vini, toccherà alla nostre strutture commerciale far arrivare questo prodotto sulle tavole dei consumatori in Italia , in Europa e nel mondo l’annata 2006 ci ha dato una mano il resto spetterà a noi. Per la Sicilia quest’anno sarà da ricordare come un annata da scrivere negli annali. Le produzioni di eccellenza ottenute quest’anno,è senz’altro una spinta propulsiva per la commercializzazione, e potrà attenuare i disagi di un mercato del vino proiettata sempre piu’ verso l’estero, e verso i consumatori sempre piu’ esperti nel consumo di questo prodotto che è il vino. Domenico Bavetta |