> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
La Vendemmia in Italia - Archivio commenti e fotografie dei produttoriTorna all'archivio
CANTINE SOLOPERTO S.S. 7 TER - 74024 MANDURIA (TA) La terra del Primitivo doc è pronta per una nuova scommessa: ripetere ed amplificare i successi ottenuti negli anni dal famoso vitigno autoctono apprezzato oramai a livello planetario. Pronti a scaldare i motori, sono i tecnici delle Cantine Soloperto di Manduria, tra i primi nella zona a tagliare e vinificare uve di Primitivo ed altre varietà. E i presupposti per un altro successo ci sono tutti: nonostante il 2004 abbia prodotto, a livello generale, una quantità inferiore di uve rispetto a quella preventivata, le Cantine Soloperto sono riuscite anche quest'anno a mantenere inalterata la tipicità del prodotto. Grazie ad un'equipe d'esperti, le uve della cantina manduriana sono riuscite a scampare agli attacchi di peronospora e di muffa grigia provocate dalle avversità climatiche. ![]() Per gli estimatori di primitivo di Manduria, quindi, niente paura: qualità e salubrità garantita. La ricetta del miracolo che si ripete ogni anno, la spiega l'enologo dei Soloperto, dottor Pantaleo Provenzano. "Bisogna attrezzarsi per fare vini di qualità - dice - e usare la tecnologia nei momenti in cui ce né bisogno". L'annata del Primitivo di Manduria doc, dunque, almeno per i Soloperto sarà ottima. "Per ottenere certi risultati - ha spiegato Provenzano -, curiamo le uve e seguiamo una metodologia di trattamenti fitosanitari specifici, quasi settimanali, senza l'utilizzo di antiparassitari chimici. Quest'anno, addirittura - ha proseguito l'enologo -, sono stati abbreviati i periodi di trattamento avendo agricoltori molto attenti che non si sono lasciati prendere dai setto-otto giorni indicati dalla ricetta del prodotto specifico per combattere le malattie, ma sono stati all'erta per anticipare di qualche giorno queste terapie". L'enologo spiega, inoltre, che per mantenere inalterate le proprietà organolettiche è necessario rispettare tutta la filiera. "Se non si vendemmia bene - sottolinea Provenzano - e il mosto non fermenta a bassa temperatura; se non si seguono determinati accorgimenti e non si conserva il vino in cantina a temperature ideali; se un solo anello di questa catena viene meno, i prodotti vengono danneggiati. Se si riesce a far arrivare l'uva in cantina fredda, intera, e segue per bene tutto il processo fermentativo - conclude l'enologo -, si avranno risultati ottimali". |