Villa Montoggia
Ovada (AL)
Vendemmia 2002
Il vino si fa in vigna, questa è l'affermazione di buona parte
dei vinificatori, nella realtà la maggioranza dei vitigni Piemontesi
non è espressa per il proprio potenziale, in questo senso Villa
Montoggia da sempre tesa a valorizzare i propri gioielli quali
sono il Dolcetto Barbera e Cortese, non esita a portare avanti
delle scelte viticole esasperate combinando in un giusto mix innovazione
tecnica, passione e tradizione.
Nonostante le magagne estive del tempo i dolcetti di Villa Montoggia
hanno una sanità eccezionale e anche una buona concentrazione
di frutto il che fa sperare ad un ottimo risultato enologico.
La quantità è certamente inferiore all'anno 2001 ma la qualità
è più che soddisfacente, questo a significare che il lavoro in
vigna premia.

Grappoli del nuovo vigneto di dolcetto sfogliati appena prima
della raccolta
Nell'annata in corso, si è partiti con un lavoro di selezione
massale del vitigno dolcetto, fortemente voluto dal titolare Eugenio
Burnengo al fine di riprodurre le piante storiche più promettenti.

Eugenio Burnengo sovrintende al lavoro di selezione massale
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