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Veneto - Strada del Vino Arcole Doc
di Iole Piscolla

Archivio generale Strade del Vino



Strada del Vino Arcole Doc
c/o Casa del Vino
Vicolo Mattielli 11 37038 Soave (Verona)
Tel. 0457681578 Fax. 0456190306
Web : www.arcoledoc.com
E-mail: consorzio@arcoledoc.com




A cavallo fra la provincia di Verona e quella di Vicenza si scioglie il percorso della Strada del Vino Arcole Doc in uno spicchio di terra veneta realmente legato alle tradizioni e ad un ambiente avulso da realtà inquinanti ed eccessivamente antropizzate; un luogo dove la viticoltura ha ampio spazio e dove altri prodotti tipici come l'asparago, la polenta, le patate, la mela, il radicchio, il mandorlato, i salumi e le carni di qualità si fondono con la gamma dei vini in un connubio di indiscusso valore.

Ed ecco per questo sfilare sulle tavole i migliori risultati dei ricettari locali, fra pietanze dai sapori d'altri tempi e genuine soluzioni svecchiate con sapienza. Ricette da accompagnare con l'Arcole, un vino di gran carattere a Denominazione di Origine Controllata - Pinot Grigio, Chardonnay, Chardonnay Frizzante, Pinot Bianco, Garganega, Bianco, Spumante, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet, Rosso, Rosso Riserva e Novello - idoneo per le zuppe e i piatti tradizionali a base di risotti, pasta fresca o carni di qualità come quelli sapientemente approntati sulle tavole locali.
La Strada che lo promuove interessa un areale composito, dove la viticoltura è cresciuta e si è sviluppata anche in relazione - da non dimenticare - al riordino dell'assetto idraulico del territorio avvenuto in epoca contemporanea, nonché allo sciogliersi della Via Porcilana, importante arteria di comunicazione che affiancava l'antico principale percorso dell'Adige: passaggio di individui, transito di merci e areale agricolo di grande importanza.

L'attuale zona di produzione dell'Arcole interessa, in provincia di Verona, l'intero territorio dei Comuni di Arcole, Cologna Veneta, Albaredo d'Adige, Zimella, Veronella, Zevio, Belfiore d'Adige, e parti di quelli di Caldiero, San Bonifacio, Soave, Colognola ai Colli, Monteforte d'Alpone, Lavagno, Pressana, Roveredo di Guà e San Martino Buon Albergo; mentre in provincia di Vicenza riguarda i Comuni di Lonigo, Sarego, Alonte, Orgiano e Sossano per l'intera superficie comunale.
Meritano una visita, in questi luoghi, l'Abbazia Benedettina di S. Pietro a Villanova, del 1131, a San Bonifacio, ricca di opere d'arte di rilievo, tra cui gli affreschi di scuola giottesca riproducenti la vita di San Benedetto.

Il centro storico di Soave, la cittadina medievale circondata dallo scenografico Castello e dalle mura merlate alla ghibellina, ripartite tra 24 torri. Un maniero che merita davvero una visita, insieme al Palazzo dei Conti Sanbonifacio del XIII secolo, il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo Scaligero, il Palazzo Pullici e il Palazzo dei Conti Moscardo.
Il centro storico di Soave è meravigliosamente dominato da questo maniero che si presenta come un tipico manufatto medievale dominante la valle.
Appartenne, secondo un diploma rilasciato da Federico Barbarossa nel 1100, ai Sambonifacio, Conti di Verona.

Nel 1237 fu posseduto dalla famiglia feudale dei Greppi, che nel 1270 lo cedette al comune di Verona. Spentasi la dinastia scaligera, passò in mano ai Visconti di Milano e quindi ai Carrara di Padova. Nel 1405 si instaurò il dominio della Repubblica di Venezia, alla quale rimase fedele tanto da meritarsi nel 1517 lo Stendardo di San Marco.
A Monteforte d'Alpone merita inoltre, per non prendere la macchina, un percorso - detto dei dieci capitelli - da fare a piedi o in mountain bike; passeggiata lunga una decina di chilometri ma particolarmente suggestiva.


Iole Piscolla