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Toscana - Strada del Vino Montecucco
di Iole Piscolla

Archivio generale Strade del Vino



Strada del Vino Montecucco
Associazione Strada del Vino Montecucco
Sede legale
Piazzale Bruchi 3
58044 Cinigiano Grosseto
Tel: 0564994630 - Fax: 0564994898
info@stradadelvinomontecucco.com
www.stradadelvinomontecucco.com




Ai piedi dell'Amiata la natura e la storia fatta di foreste, acque, torrenti e villaggi sono intessute tra loro e l'opera dell'uomo ha inciso poco o nulla. Questo è uno scorcio della Maremma interna sconosciuta ai più. In uno dei piccoli borghi dell'Amiata, Montelaterone, a due passi da Arcidosso, il tuffo nel passato è ancora più evidente per la magia e le leggende che parlano di paioli colmi di monete d'oro, di tesori introvabili, di fate che si ritrovano alla Crocina nella Buca delle Fate.

"Se il sasso scrocca, addio la Rocca". E' questo il detto più ripetuto degli abitanti di Roccalbegna, un grazioso borgo nel cuore di questo territorio, chiamato così perché sovrastato dal masso gigantesco del Monte Labbro. E' il luogo ideale per trascorrere un fine settimana in mezzo al verde più lussureggiante, in un habitat che ricorda le grandi distese dei parchi americani, ma con un pregio tipico delle nostre campagne: le distanze, minime, tra i borghi e le frazioni, più che allontanare, uniscono gli abitanti. In questo territorio, dove si registra una delle densità abitative più basse d'Italia, si avverte un'atmosfera tutta particolare, quasi misteriosa.

Le terre dell'Amiata sono attraversate dal fiume Albegna e dai suoi affluenti che scorrono tra fitti boschi, dove si alternano al verde della vegetazione e al grigio dei sassi. Un vero paradiso anche per i pescatori, che si ritrovano numerosi lungo le rive del fiume, punteggiate di salici e pioppi; e nelle acque limpide vivono barbi, trote, lasche e vaironi. Da giugno a settembre si organizzano feste all'aperto: non mancano il folklore e le sagre ricche di antiche usanze, tra cui il gioco della morra. In ogni stagione dell'anno questi luoghi sono legati alle tradizioni: da quando, in inverno, viene ucciso il maiale per ricarvarne gli insaccati, al periodo delle marmellate preparate con i frutti del sottobosco. In autunno, invece, si può andare alla ricerca del raro porcino nero. La cucina è particolarmente curata: primi a base di tortelli o zuppe di ricotta, cacciagione e cinghiale. Il tutto accompagnato da un profumato Morellino doc di Scansano e, per finire degnamente, dai tradizionali biscotti di Roccalbegna.


Montecucco e Morellino doc
Il territorio della Strada del Vino è interessato dalla Doc Montecucco, dall'Igt Maremma Toscana e dalla Doc Morellino di Scansano per il comune di Campagnatico.
La strada vino di Montecucco percorre un'area vasta alle pendici del monte Amiata che ha il suo centro in Cinigiano, comune cerniera fra la Maremma e l'Amiata. I comuni interessati dalla D.O.C. Montecucco si trovano tutti in Provincia di Grosseto, nella toscana meridionale e sono, oltre a Cinigiano, Civitella Paganico, Campagnatico, Castel del Piano, Arcidosso, Seggiano e Roccalbegna. Oltre al vino, Montecucco D.O.C. e Maremma Toscana I.G.T., si ricorda l'olio (I.G.P. Toscano con menzione particolare Seggiano), le castagne, che avranno a breve il riconoscimento I.G.P. (Castagna del monte Amiata), ma anche funghi, soprattutto porcini ed ovuli e miele di elevatissima qualità. La strada è organizzata in un percorso principale e in cinque micropercorsi che si snodano sul territorio nelle zone più belle ed interessanti dal punto di vista vitivinicolo, storico, culturale ed ambientale. Il tracciato principale collega i seguenti borghi: Paganico, Sasso d'Ombrone, Poggi del Sasso, Montecucco, Cinigiano, Porrona, Montenero, Montegiovi, Montelaterone, Castel del Piano e Seggiano.


Minestra di pane e poi di ribollita

Gli ingredienti per 4 persone
Una palla non troppo grande di cavolo verzotto con foglie verdi all'esterno, tagliata a pezzetti e le costole più dure tritate.
Un mazzetto piccolo di bietola da taglio fresca, una parte tagliata e una tritata. Due o tre zucchini freschi lunghi (fiorentini) quando ci sono.
Sette o otto patate a pasta gialla di cui alcune tagliate ed alcune a pezzetti.
Due o tre carote di tipo grosso a pezzetti. Due hg. di fagioli bastardoni o della regina, cotti o passati al setaccio, e aggiunte a fine cottura delle verdure.
Soffritto: una cipolla rossa da inverno, tre fettine di rigatino salato, due porri grossi da minestra (se ci sono), due spicchi di aglio fresco, un ciuffo di prezzemolo fresco, due o tre costole di sedano bianco. Tutte queste verdure vanno passate, e quando sono quasi rosolate completamente, vanno aggiunti alcuni pomodori pelati S.Marzano. Sale fine marino, pepe nero macinato, noce moscata grattata.


Preparazione:
In una pentola di media grandezza mettere dell'acqua fino a tre quarti; quando bolle mettere le verdure e farle bollire piano per circa due ore e aggiungere il soffritto quando le verdure sono quasi a fine cottura.
Prendere un filone di pane toscano tagliato fine e abbrustolito. Sopra al pane si aggiungono le verdure e si fa bollire ancora. Il giorno stesso o il giorno dopo, si fa bollire il tutto: è ribollita.
Si consiglia di adoperare olio extra vergine di oliva con fragranza di carciofo, caratteriale, dal giusto grado di maturazione.


Iole Piscolla