Sicilia - Strada del Vino dei Castelli Nisseni
di Iole Piscolla
Archivio
generale Strade del Vino
Strada del vino dei Castelli Nisseni
c/o Cantina Sociale "La Vite"
Contrada Le Schette 93016 Riesi (CL)
Tel. 0934929308 Fax. 0934922281
E-mail: castellinisseni@gmail.com
Azienda Autonoma Provincia di Incremento Turistico di Caltanisetta
C.so Vittorio Emanuele 109 93100 Caltanisetta
Tel. 0934530411 Fax. 093421239
Viale C. Testasecca 20 93100 Caltanisetta
Tel. 093421089/24001
Il titolo di Principe di Butera fu concesso per la prima volta dal Re
Filippo II alla famiglia Branciforte, succeduta nel 1540 nella signoria
feudale di Butera e del territorio relativo.
La famiglia Branciforte continuò per lungo tempo ad avere i vasti possedimenti
e la rilevante giurisdizione sino al 1805, quando l'unica erede, Stefania
Branciforte Principessa di Bufera, sposò Giuseppe Lanza Branciforte, figlio
di Pietro Lanza, Principe di Trabia.
Intorno a questi eventi, che hanno visto quello di Principe di Butera
rappresentare per la Sicilia un titolo fra i più importanti del Regno,
e ad altre vicissitudini feudatarie, ruota tanta storia politica, agricola
e viticola del territorio che andiamo presentando e che oggi è valorizzato
dall'itinerario enologico che prende il nome dai Castelli Nisseni, questi
gioielli architettonici incastonati in rocche inaccessibili o adagiati
tra le colline come muti guardiani della storia e dell'opera dell'uomo,
delle pianure e del mare.
Ad unire il percorso dei Castelli Nisseni risulta esserci proprio la vigna,
che dall'interno della provincia fino alla costa caratterizza questa terra
aspra e antica. Fa da sfondo alla maestosità dei Castelli, quindi, la
coltivazione della vite - unita a quella dell'olivo, del grano e dell'orzo
- che non solo ha origini remote ma che già nel periodo arabonormanno
viene accompagnata da una prima importante razionalizzazione. Dopo tanta
storia, oggi, le numerose Aziende presenti sul territorio della Strada
del Vino si dedicano per lo più al Nero d'Avola, dando vita a prodotti
d'eccellenza.
Il territorio di produzione valorizza quindi la recente Doc Riesi, che
comprende i tre Comuni di Riesi, Butera e Mazzarino.
Ad accompagnare la viticoltura è l'olivicoltura: la discreta altitudine,
la posizione collinare degli uliveti e i venti costanti tengono lontana
la mosca olearia, cosa che ha implementato, in questo territorio da millenni
vocato all'ulivo, lo svilupparsi di aziende a conduzione biologica; con
un olivaggio prevalente di Nocellara Etnea, Giarraffa e Moresca. La coltivazione
delle olive, tradizionale di queste campagne, ha iniziato ad assumere
anche una dimensione più moderna e ad essere recentemente accompagnata
da strategie di marketing mirate.
Da un punto di vista architettonico è consigliabile la visita del Castello
di Falconara, particolarmente suggestivo, oltre che pittoreso (spiccano
infatti i trofei di caccia conquistati dal padrone di casa e dal figlio
nei loro numerosi safari in Kenia) in quanto sorge su un promontorio roccioso
a picco sul mare. Edificato in epoche diverse, della primitiva struttura
il Castello conserva una grande torre quadrata, che i signori dell'epoca
adibivano all'allevamento dei falconi, da cui deriva appunto il nome dell'edificio,
il cui cuore è sicuramente la torre.
Dai cenni storici si apprende che Ugone di Santapau, discendente della
famiglia Adamara, ricevette la torre in dono da Re Martino d'Aragona,
quale ricompensa per avere appoggiato il re contro fazioni avverse. Seguì,
nel 1540, Ambrogio di Santapau Branciforte, che fu investito del titolo
di principe di Butera. Nel 1800, dopo varie vicissitudini e successioni,
il Castello pervenne al Conte Wilding, in qualità di dote della moglie
Caterina Branciforte. Alla sua morte fu ereditato dal fratello Ernesto,
che durante i moti del 1848 intese vendere il Castello al Barone Antonio
Chiaramonte Bordonaro. Quindi, per linea diretta è pervenuto al pronipote
Gabriele, attuale proprietario, che ha aperto il Castello ad attività
di accoglienza.
Oltre a questo e alle altre emergenze storico architettoniche, si consiglia
la visita delle necropoli, tra cui quella di Contrada da Disueri, dove
sono state rinvenute oltre 2000 sepolture scavate nella roccia. E una
passeggiata verso Marina di Butera, che si affaccia su una vasta spiaggia
di sabbia finissima; i litorali di Tenutella, Desusino e Falconara. Proprio
lungo questo percorso si possono ammirare gli spendidi boschi di pini
e il Parco Comunelli.
Il territorio della Strada del Vino Castelli Nisseni si affaccia anche
sulla zona di produzione della Docg Cerasuolo di Vittoria, che ha fortemente
rilanciato la coltivazione della vite in questo areale rimasto per molto
tempo ai margini della viticoltura siciliana acquisendo quindi un ruolo
strategico.
Fra gli associati alla Strada è attiva anche l'Azienda Autonoma Provinciale
Incremento Turistico di Caltanisetta che si trova in Corso Vittorio Emanuale
proprio nel cuore della città.
Iole Piscolla
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