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Puglia - Strada degli Antichi Vini Rossi
di Iole Piscolla

Archivio generale Strade del Vino



Strada degli Antichi Vini Rossi
Associazione Strada degli Antichi Vini Rossi
C/o Municipio
Piazza Martiri XXIII Maggio, 2
70053 Canosa di Puglia (BA)
Tel. 0883/610206 - Fax. 0883/661005
www.stradantichivinirossi.it




Si narra che Federico II avesse in queste terre una serie di interessi fondiari, e che abbia lasciato traccia della sua presenza nella gran quantità di belle masserie lussuose un tempo ed oggi dedite all'allevamento ed alla coltivazione del grano duro. Il distretto in questione è quello degli Antichi Vini Rossi e rappresenta un'area geografica che partendo da Barletta si sviluppa in direzione Nord-Ovest fino a Foggia, comprendendo i territori di Barletta e Canosa di Puglia, in provincia di Bari, e quelli di Cerignola, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia, Ortanova, Carapelle, Stornara e Stornarella in provincia di Foggia.

I vigneti certificati si sviluppano nell'ambito del territorio delimitato dai disciplinari di produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata Rosso Barletta, Rosso Canosa, Rosso Cerignola e Rosso Ortanova. E incrociano un primo itinerario di carattere archeologico che muove da Barletta e raggiunge Canne della Battaglia, e poi prosegue per il Ponte romano (sull'antiva via Traiana) fino agli ipogei della Daunia di Loreto e a Terra di Corte. Ed un secondo itinerario denominato "percorso delle contrade" che consente di visitare gli insediamenti di Montaltino, Spagnoletti, Montegrosso, Loconia e Santa Chiara.

Luogo ideale per fare equiturismo lungo gli antichi tratturi della transumanza: ciò che caratterizza questi luoghi è infatti anche la presenza delle "vie verdi" dei tratturi, i luoghi della transumanza delle greggi, visto che i pastori dell'Italia centrale arrivavano al Tavoliere nel mese di settembre, per rientrare l'estate successiva. Particolarmente suggestivo da queste località è il viaggio al monte più alto della Puglia, il Monte Cornacchia, per costeggiare poi il Lago Pescara a circa mille metri. Durante il viaggio è un piacere l'attraversamento dei vari torrenti che permettono di apprezzare un paesaggio incontaminato, dove anche la cucina è genuina e rispettosa delle tradizioni di quste terre; con la possibilità, lungo la percorrenza, di gustare il pane cotto a legna nel forno delle tipiche maasserie.

Tutti questi itinerari, enoturistici e non, hanno come viabilità principale di riferimento un tracciato stradale che corrisponde al percorso di collegamento tra Barletta e Foggia; intorno a questo asse di collegamento a scorrimento veloce si articolano i percorsi distinti nei cirtcuiti di cui sopra.


Agnello (o capretto) con i piselli
Ingredienti per sei persone
1,2 Kg di piselli freschi da sgranare, 1,2 Kg di polpa di coscia d'agnello, 100 g di Muscisca, brodo leggero di carne, 3 uova, olio extra vergine di oliva pugliese, pecorino grattugiato, peperoncino, qualche foglia di menta fresca, prezzemolo, 150 g di cipolle, 1 grosso spicchio d'aglio, 1 limone, sale


Preparazione
Sgranate i piselli. Tagliate l'agnello in pezzi grossi quanto una noce. Affettate sottilmente le cipolle e tritate assieme una manciatina di prezzemolo e lo spicchio d'aglio. Fate rosolare in due tre cucchiai di olio d'oliva lo spezzatino d'agnello, poi versatelo in un colapasta e lasciatelo sgocciolare. Fate appassire in un secondo tegame la cipolla assieme al trito di prezzemolo e aglio con tre quattro cucchiai di olio. Aggiungete la carne e, subito dopo, i piselli, mescolate e unite la muscisca e tanto brodo quanto ne occorre per coprire il tutto; a metà cottura assaggiate e salate di conseguenza, quindi aromatizzate con un pizzico di peperoncino e alcune foglioline di menta spezzettate. A fine cottura sbattete le uova con un pizzico di sale, il succo filtrato del limone e due cucchiai di pecorino grattugiato. Versate il composto sulla preparazione mantenendola sul fuoco a fiamma bassa ancora per pochi minuti sempre smuovendo il recipiente sino a quando il composto d'uova assumerà una consistenza cremosa. Versate allora il tutto in un piatto da portata piuttosto profondo e servite.


Iole Piscolla