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Emilia Romagna - Strada dei Vini e dei Sapori di Parma
di Iole Piscolla

Archivio generale Strade del Vino



Strada dei Vini e dei Sapori di Parma
Associazione Strada dei Vini e dei Sapori di Parma
Sede Operativa
C/o Parma Turismi
Str. Repubblica 45 - 43100 Parma
Tel: 0521228152 - Fax: 0521223161
parma.turismi@tin.it
www.stradadelfungo.it - www.stradadelculatello.it
www.stradadelprosciutto.it




La pianura padana è uno di quei luoghi in cui le condizioni ambientali hanno modificato i primitivi assetti naturali conformandoli allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Resistono però numerose isole di grande naturalità che si coordinano in una rete di promozione in difesa della biodiversità e della salvaguardia del patrimonio genetico e culturale del territorio.

E' il caso dei tre parchi che insistono nella provincia di Parma: il Parco regionale Fluviale dello Stirane, quello dei Boschi di Carrega e quello Fluviale regionale del Taro, l'uno con sede a Salsomaggiore Terme, l'altro a Sala Baganza e l'altro ancora a Collecchio.
Il territorio parmense è stato sempre assai particolare, confine naturale tra civiltà, popoli, regnanti, che hanno abbondantemente fortificato questa area strategica soprattutto con torri di avvistamento, castelli e rocche. Alcuni dei quali assai imponenti: la Rocca cinquecentesca di Sala Baganza, il Castello di Forniovo, la Torre dei Boriani, Villa del Ferlaro, la Pieve di Malignano, splendidi esempi visitabili di architettura locale, in cui i rimaneggiamenti avvenuti in epoche successive e le varie ristrutturazioni li hanno trasformati senza modificarne l'aspetto esterno.

I boschi del Carrega che caratterizzano questa zona facevano parte dell'antica riserva di caccia dei Farnese, successivamente ceduta ai Borboni e poi a Maria Luigia d'Austria. Custodiscono piccoli specchi d'acqua, in cui si riflettono le chiome monumentali di vecchi esemplari arborei. Si tratta di otto laghi artificiali, costruiti dalla famiglia Carrega, ultima proprietaria dei territori, con lo sbarramento di piccoli corsi d'acqua sia per l'irrigazione che per la ricchezza del paesaggio e quell'atmosfera un po' ombrosa.

In questi sentieri poco soleggiati si possono contare all'appello più di settanta specie di uccelli che forniscono una rassegna completa delle specie tipiche degli ambienti che vanno dalla pianura alla media montagna appenninica, con una nutrita rappresentanza delle specie acquatiche.

Da un punto di vista enogastronomico la vera carta d'identità di questa zona esclusiva è il Parma DOP (celebrato dalla Strada che lo accompagna al fungo porcino di Borgotaro e al culatello di Zibello) il prezioso prosciutto severamente controllato in tutte le fasi di produzione, che prevede l'utilizzo esclusivo di suini di razza Large White, Landrace o Duroc, pesanti almeno 150 chili e macellati rigorosamente dopo i 9 mesi di età. Il successo di questo prosciutto è dovuto al microclima del territorio, impossibile da ricreare altrove, oltre ovviamente alle modalità di trasformazione che prevedono una stagionatura variabile dai dieci ai dodici mesi, a seconda del peso del prosciutto.
Nelle valli comprese tra l'Enza e lo Stirane, i rossi Barbera, Bonarda o Croatina si mischiano nei tini del Rosso Colli di Parma e concludono così quella parabola iniziata nelle terre dell'Oltrepò Pavese.


Iole Piscolla