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Emilia Romagna - Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Imola
di Iole Piscolla

Archivio generale Strade del Vino



Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli d'Imola
Associazione Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli d'Imola
c/o STAI
Via Boccaccio, 27 - 40026 Imola (BO)
Tel. 0542/25413 - Fax. 0542/613252
www.stradaviniesapori.it
info@stradaviniesapori.it




In Emilia Romagna la diversità del territorio determina un'orografia particolarmente interessante nella promozione del turismo rurale, dell'agriturismo e dell'equitazione di campagna. Il percorso che si snoda intorno ad Imola, a circa trenta chilometri dall'antica Via Emilia (e che comprende una decina di comuni distanti fra loro meno di mezz'ora d'auto), interessa un comprensorio di valli vicine alla Costa (fra i fiumi Santerno, Silaro e Sellustra) che si aprono alla vista dapprima dolci e rotonde e poi si chiudono sempre più tortuose, in una rete di itinerari che si inerpicano verso la Toscana.

Quello dei Colli di Imola è storicamente il territorio di transizione tra l'Emilia e la Romagna; anche enologicamente segna il confine tra le due estendendosi in quel settore orientale della provincia che dai Colli Bolognesi giunge fino al confine con Ravenna, tagliando trasversalmente la Via Emilia fino a lambire il confine con la Toscana. In questo areale certificato insistono la Denominazione di Origine Controllata e Garantita Albana, la Denominazione di Origine Controllata Colli di Imola che include le denominazioni dei vitigni Chardonnay, Pignoletto, Trebbiano per i vini Bianchi e Barbera, Cabernet Sauvignon e Sangiovese per i vini Rossi, e l'Igt Sillaro o Bianco del Sillaro, che prende il nome dal fiume che segna il confine storico tra l'Emilia e la Romagna. E il Sangiovese sarebbe nato in territorio imolese, come testimoniano i Baccanali di Girolamo Baruffaldi, editi a Venezia nel 1722, dove si legge: "…quell'indomito imolese, spiritato Sangiovese".

L'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna tutela e valorizza questa antica tradizione e non a caso ha sede proprio a Dozza, l'incantevole borgo a metà strada fra Imola e Castel San Pietro Terme, famoso in tutto il mondo per i suoi "muri dipinti".
L'Enoteca è situata nei sotterranei della Rocca Sforzesca, costruita nel Quattrocento e abbellita da saloni arricchiti di stucchi e quadri, oggi adibiti a sale di degustazione e locali di prestigio.
Al suo interno è visitabile una Mostra permanente di vini, con oltre cinquecento etichette esposte, a Denominazione di Origine Controllata e Denominazione di Origine Controllata e Garantita, rigorosamente selezionate da una commissione di esperti, in rappresentanza dei 160 associati. Oltre alla possibilità di acquistare e degustare i vini, l'Enoteca promuove un denso e brioso calendario di appuntamenti.

In questo comprensorio imolese, autentici gioielli della gstronomia locale sono i formaggi squaquerone e l'omonimo Castel San Pietro. Per questo vogliamo proporvi una ricetta articolata ma di grande sapidità.


La Piada con lo Squacquerone
Gli ingredienti
farina di grano tenero, acqua, sale, olio o strutto facoltativi.


Preparazione:
Il fiore di farina e il sale vengono impastati con le mani.
L'elaborato che si ottiene viene lavorato o spianato con il mattarello fino ad ottenere un disco rotondo del diametro del testo di terracotta.
Alcune versioni prevedono l'aggiunta nell'impasto di un goccio d'olio e un po' di strutto. Nel periodo dell'uccisione del maiale la piadina viene fatta anche con i ciccioli.
Dopo un breve riposo viene cotta sul testo di terracotta appoggiato sui carboni ardenti o sulla fiamma del gas. Durante la cottura va punzecchiata con la forchetta per evitare gonfiori. Cuoce per pochi minuti e in modo imperfetto; ma è dal contrasto tra il ben cotto e il poco cotto che nasce il gusto fragrante della piadina.


Iole Piscolla