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Calabria - Strada del Vino e dei Sapori della Locride
di Iole Piscolla

Archivio generale Strade del Vino


Strada dei Vini e dei Sapori della Locride
Associazione Strada dei Vini e dei Sapori della Locride
Sede Operativa
Via Sottoprefettura Gerace
89040 Reggio Calabria
Tel. 0964/20146 - Fax. 0964/232953
lastradadelvino@libero.it




La Strada del Vino e dei Sapori della Locride congiunge un lungo tratto della costa ionica della Locride ai paesi interni che si arrampicano verso l'Aspromonte (il rilievo meridionale della Calabria) il cui versante orientale digrada dolcemente verso il Mar Ionio con una serie di colline.

L'area "Locride - Aspromonte" è caratterizzata dalla presenza di un vino unico, il Greco di Bianco e, per contrasto, dalla predominanza dell'elemento "acqua"; prima fra tutte l'acqua del Mediterraneo con le sue attività connesse alla pesca, alla lavorazione e conservazione dello 'stocco' (antica e tipica tradizione di questi luoghi) quindi tutte le acque: quelle termali, delle due località di Galatro e Antonimina che si trovano alle porte del parco dell'Aspromonte, quelle delle fiumare ove in passato si svolgeva la prima pesante fase di lavorazione delle fibre di ginestra. Infine l'acqua come mezzo di unione tra popoli e sponde diverse di un mare, il Mediterraneo appunto, che qui ha portato gli antichi coloni Greci della colonia di Epizephiri, dalla cui civiltà questi luoghi hanno ricevuto la loro più autentica caratterizzazione.

Peculiarità di questo territorio sono le fiumare, ovvero corsi d'acqua a carattere essenzialmente torrentizio che in breve spazio scendono a mare da notevoli altitudini. Quando sboccano da ripide valli per immettersi sulle pianure costiere le fiumare allargano sempre più i loro alvei che appaiono pietrosi e aridi.

La vegetazione della Locride è quanto di più tipicamente mediterraneo si possa immaginare: lungo la fascia costiera si trova una gariga degradata e riarsa, mentre sui pianori e sulle colline troviamo uliveti e agrumeti. Nella fascia collinare possiamo ammirare spettacolari foreste a macchia mediterranea, mentre sui costoni scoscesi delle valli troviamo il leccio e spesso si rinvengono dei rimboschimenti ad eucalipti e pini domestici. Fino alle quote di 200-250 metri, si osserva una macchia mediterranea costituita prevalentemente da elementi resistenti all'aridità e al vento, per lo più cespugli a foglie dure quali erica, cisto, rosmarino.

Il territorio della Strada del Vino è caratterizzato dalla presenza della Doc Greco di Bianco. Prodotto esclusivamente nell'intero territorio comunale di Bianco e in parte di quello di Casignana, in provincia di Reggio Calabria, con le uve del vitigno Greco Bianco, questo vino ha un colore giallo tendente al dorato con eventuali riflessi ambrati: odore etereo, caratteristico. Le origini dei vini "Greco di Bianco" e "Mantonico di Bianco" sono remotissime: pare che i primi tralci di vite vennero portati da un colono greco, quando i Locresi sbarcarono presso il promontorio Zefiro, oggi Capo Bruzzano nel VII sec. a.C.

Bianco ha origine, tra la fine dell'XI e l'inizio del X sec., dall'antica città grecoromana di Butroto (nel cui territorio pare ci fosse il porto di Locri Epizefiri), situata a circa quattro chilometri dal mare, ma fu quasi completamente distrutta dal terribile terremoto del 1783, dopo il quale si sviluppò rapidamente, in prossimità della spiaggia, il nuovo centro abitato. Fino ad allora Bianco era stato, dopo Gerace, il "dipartimento" più importante del territorio "per antichità, per tenore di vita, per commerci, per cultura e per presenza di Istituzioni ecclesiastiche".

Col terremoto del 1908 il trasferimento nel Bianco Novo fu totale e definitivo, mentre nel vecchio sito e dintorni sono rimasti interessanti ruderi (il Convento dei Riformati e la seicentesca chiesetta della "Madonna del Soccorso", oggi in fase di definitivo restauro, a Pardesca Vecchia, frazione di Bianco). La nuova collocazione sul mare ha mescolato lentamente la vecchia cultura contadina con la nuova marinara, costituita da immigrati calabro-siculi. Nel 1947 da Bianco partì il moto insurrezionale antiborbonico, che culminò nella fucilazione dei "Cinque Martiri di Gerace".

Oggi Bianco è una cittadina con forti potenzialità turistiche, per l'estesa spiaggia e l'azzurro mare (è Bandiera Blu) di cui è dotata, per la vicinanza del Parco Nazionale dell'Aspromonte, per l'enorme patrimonio di beni culturali della zona, per l'intensa e ricca "Estate bianchese", culminante il 15 agosto con un eccezionale spettacolo che costituisce, uno dei grandi eventi della Locride.
Bianco, paese di antica vocazione vitivinicola, si impone all'attenzione degli "amatori del vino" per i suoi passiti, ottenuti da vitigni introdotti con la colonizzazione ellenica della Calabria intorno al VII secolo a.c. e così ben adattati all'ambiente di coltivazione da potersi considerare "autoctoni".

Tra i numerosi vitigni coltivati in Italia sotto la generica denominazione di "Greco" o "Grecanico" rientra quello di Bianco, con ben definiti caratteri ampelografici e, comunque, riconducibile alla grande famiglia dei vitigni "Greci", e il "Mantonico", che si differenzia nettamente dal vitigno descritto dal Bruni nel 1962, trattandosi di una classe di Mantonico con caratteristiche qualitative dell'uva ben distinte sia dal "Mantonicu vera" che dal "Mantonicu Pizzutella", considerati dai viticultori locali sinonimi, ma anch'essi ben definiti. Dalle uve bianche, previo appassimento al sole su "graticci", si ottengono vini superiori, passiti liquorosi.


Melanzane imbottite
Gli ingredienti
12 melanzane medio-piccole, 100 g di mollica di pane, 100 g di formaggio pecorino,
3 uova, 3 spicchi d'aglio, basilico, sale, olio extravergine d'oliva


Preparazione:
Mettete a mollo nell'acqua la mollica di pane.
Tagliate a metà le melanzane nel senso della lunghezza, sbollentatele in acqua salata, svuotatele, tritate la polpa, il basilico e l'aglio.
Uniteli alla mollica strizzata e al formaggio pecorino grattugiato.
Con questo composto riempite le melanzane che passerete in forno in una teglia con abbondante olio.


Iole Piscolla