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Calabria - Strada del Vino e dei Sapori Lamezia
di Iole Piscolla

Archivio generale Strade del Vino


Strada del Vino e dei Sapori Lamezia
Associazione Strada del Vino e dei Sapori Lamezia
Sede Operativa
C/o Comune
88046 Lamezia Terme (Catanzaro)
Tel: 0968207247 - Fax: 0968462470




La presenza dei Massicci, tra cui quello del Pollino, la più alta montagna del Meridione, frena le correnti del Nord assicurando alla fascia costiera su cui si affaccia Lamezia un clima mite ed incomparabile; dalla primavera all'autunno, infatti, è sempre possibile la balneazione e i giorni di pioggia sono assai rari. La natura ancora selvaggia di questo spicchio di entroterra calabrese si scioglie quindi in un paesaggio marino d'incanto dove le montagne disegnano dune e paesaggi armoniosi prossimi al mare.

Le torri costiere, che stanno ospitando sempre più frequentemente attività agrituristiche con proprietari trasformati in cortesi "custodi", testimoniano ancora oggi un passato di difesa contro pirati e saraceni. Le antiche case contadine sono state restaurate (novità degli ultimi anni) e attrezzate spesso con servizi e affittacamere; in quanto tali costituiscono un ottimo punto di appoggio per ammirare e godere il mare pulito di questa costa, le spiagge poco affollate ed eventualmente effettuare una serie di escursioni naturalistiche nell'entroterra prossimo a Lamezia: presso gli scavi di Terina, le Terme di Caronte (dotate di uno stabilimento assai frequentato per le particolari proprietà delle acque termali), il Bastione di Malta nei pressi del Castello Normanno. Meritano inoltre una visita il Parco Naturale Mitoio, il Lago La Volta e il Museo Archeologico di Lamezia.

Tutt'intorno i terreni vitati del comprensorio lametico da cui nascono il Lamezia Bianco, il Lamezia Rosato, il Lamezia Rosso Riserva e le due Igt Valdamato e Calabria. Questi vini rappresentano la seconda area vitivinicola della Calabria. La Denominazione di Origine Controllata Lamezia caratterizza il versante tirrenico della Calabria e viene coltivata infatti in nove comuni della provincia di Catanzaro per complessivi 160 ettari a Doc. In totale la zona presenta una superficie coltivata a vigneti pari a 1.406 ha.

Lamezia, il cui territorio è caratterizzato da colline esposte prevalentemente verso nord-ovest e costituite da argille silitose e conglomerati sabbiosi del Pilo-Pleistocene, vanta inoltre la più grande cantina sociale della regione, che lavora e imbottiglia la maggior parte dell'uva prodotta nella zona.
Come tutta la Calabria anche Lamezia è coinvolta nella produzione della squisita "spianata" che, nonostante sia commercializzata a livello industriale per la grande richiesta sul mercato nazionale, conserva inalterati i canoni di tipicità e qualità, che sono davvero ineccepibili essendo utilizzati comunque animali allevati esclusivamente nella regione. E' un salume che ormai, a partire dal dopoguerra e in particolare dagli anni Sessanta, è quasi esclusivamente di produzione industriale.
Ma non per questo mancano i piccoli artigiani che, ligi alle tradizioni, continuano a produrne piccole quantità di alto pregio.

Squisitezze gastronomiche di questo spicchio di Calabria sono anche i pipi con patate, la trippa con il baccalà alle olive nere, le frittelle di zucchine, la frittata di cipolla rossa di Tropea, e fra i dolci, i biscotti con la glassa, le cozzupe e le grispelle.


Cuzzupe di Pasqua
Gli ingredienti
450 g di farina bianca, 9 uova, 150 g di zucchero, 15 g di lievito di birra, 1 limone,
1 cucchiaino di liquore di anice, 70 g di strutto, sale.


Preparazione
Sciogliete il lievito in un bicchiere d'acqua e mescolatelo a metà della farina, impastate con le mani e formate una palla, coprite con uno strofinaccio e lasciate riposare al caldo per mezz'ora. Impastate con la farina rimasta 3 uova, lo zucchero, l'anice, lo strutto, la scorza grattugiata del limone e un pizzico di sale. Lavorate energicamente fino a ottenere un impasto consistente. Preparate delle ciambelle e su ognuna incastrate un uovo crudo. Lasciatele riposare sulla piastra da forno unta e infarinata, quindi cuocete a 180° per circa quaranta minuti.


Iole Piscolla