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Il vino del mese - Luglio 2006
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Callabriga Alentejo Doc 2003 Sogrape Vinhos S.A. Apartado 3032 - 4431-852 Avintes Alcol : 14 - Bottiglia : 0,75 l Web : www.sogrape.pt E-mail: info@sogrape.pt A coloro che non hanno ancora deciso la meta delle proprie vacanze, che amano l'avventura e non temono le temperature estive più estreme, suggerisco un viaggio in Portogallo. Paesaggi meravigliosi, ottima cucina, gente cordiale, vini splendidi. Tra le aziende che hanno fatto la storia di questo paese, Sogrape è una delle più importanti; nata nel 1942, oggi possiede 800 ettari nelle zone più interessanti (Alentejo, Douro, Dao) e qualcosa anche in Argentina. Negli anni '60-70 si è fatta un nome col Mateus, un rosato divenuto rapidamente di gran moda in tutto il mondo, oggi può vantare tra i suoi brand anche marchi "storici" del Porto come Ferreira, Offley, Sandeman. Imponente la produzione attuale: dai suoi 10 centri di vinificazione sparsi per il Portogallo escono non meno di 30 milioni di litri di vino ogni anno. Il vino di questo mese è un degno esponente del "nuovo corso" intrapreso da questa grande compagnia, una sorta di "ritorno alle origini" per ritrovare nel passato quella originalità e freschezza di idee e di gusti che ai nostri giorni cominciano a scarseggiare. Il "Callabriga" è un "vino nuovo dal Vecchio Mondo", come lo definiscono loro stessi: nasce da uve aragonesi (le spagnole tinta roriz), alfrocheiro e alicante bouschet allevate in quella regione torrida e secca che l'Alentejo, luogo d'elezione di molti esperimenti vitivinicoli portoghesi. Come per gran parte d'Europa, anche per il Portogallo il 2003 fu un'annata che definire "calda" è un eufemismo; infatti dopo un inverno gelido e secco, con frequenti gelate, qui la calura estiva cominciò ad affacciarsi già in marzo. Dopo un'attenta vendemmia, le uve vennero vinificate separatamente e affinate per circa un anno in barrique , prima del blend e dell'imbottigliamento finali, cui seguirono altri sei mesi di affinamento prima dell'uscita sul mercato. Il vino si presenta perciò di un rosso cupo, non molto denso, brillante, sfumato di rosso e viola, e splendidi profumi intensi di piccoli frutti rossi. Al gusto è setoso, lungo, di grande bevibilità: i (ciliegia, more, ribes rossi e neri) si affacciano ben fusi con il rovere, unitamente allo speziato del pepe. Nel retrolfatto avverte una golosa liquirizia, l'aggiunta un bouquet erbe aromatiche, dominate dal rosmarino. Bel vino, ad un prezzo più che onesto. Intorno ai 7 euro al consumatore. Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@ Elisabetta Tosi |