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Il vino del mese - Luglio 2005
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Bardolino Superiore Docg Monte Salionze 2003 Tenuta San Leone (Gruppo Seiterre) Via Monte Salionze – 37067 Valeggio sul Mincio (VR) Tel. 045.7100674 Fax 045.7103438 Web : www.seiterre.com E-mail: info@seiterre.com C’era una volta il Bardolino, vino “vacanziero” per eccellenza, cui si associa l’idea di lago (di Garda), sole, turismo, bei paesaggi, buona cucina, olio d’oliva, eccetera. Era un vino ammiccante, disimpegnato, godibile, fruttato; fin troppo, per alcuni. Perciò, da qualche anno a questa parte, di “questo” tipo di Bardolino non se ne trova quasi più. Il fatto è che, disgraziatamente, il successo dell’Amarone e del baby Amarone – piaccia o no, è così che nelle carte di molti ristoranti stranieri, soprattutto americani, chiamano il Valpolicella di ripasso - non ha fatto perdere la bussola a tanta parte dei produttori della Valpolicella, ma anche a molti loro colleghi dell’entroterra gardesano, i quali, dal momento che l’uvaggio del Bardolino è lo stesso del Valpolicella, hanno pensato bene di approfittare della situazione re-inventandosi un vino più “internazionale” e trendy (secondo loro): più colorato, strutturato, passato in barrique, alcolico, “importante”, eccetera eccetera. Risultato? Non credo che questo “nuovo” Bardolino sia riuscito a guadagnarsi molti nuovi consumatori, malgrado l’ottenimento della Docg per la categoria Superiore: di sicuro ne ha persi tanti di vecchi e affezionati al “primo” Bardolino. Il quale dev’essere bevibile, non centellinabile. In attesa che i produttori si chiariscano le idee, ecco un raro esempio di Bardolino-Bardolino: colore rubino brillante e scuro non troppo denso, con sfumature violacee, intenso naso fruttato dominato da una nota golosa di fragola appena colta, caramella di lampone, ciliegia, viola. Gusto fresco, molto equilibrato, morbido, con una struttura snella ma non esile, di bella persistenza, sfumato di piccoli frutti rossi - ancora la fragola, questa volta anche in marmellata – con un retrolfatto perfettamente in linea con le promesse del bouquet: in una parola, un vino piacevolissimo. Merito dell’uvaggio classico – corvina, rondinella, molinara – dei terreni morenici di Tenuta San Leone, dell’affinamento di almeno un anno in (solo) grandi botti di legno e acciaio. L’azienda produttrice è una delle sei, dislocate in altrettanti territori, cui fa riferimento il nome: Seiterre è infatti una costellazione di aziende agricole sparse tra Piemonte, Veneto, Toscana, Trentino e Romania facenti capo ad un gruppo di professionisti con anni di esperienza nella vitivinicoltura. Dei 300 ettari di proprietà complessivi, oltre 60 si trovano in area Doc Bardolino e Bianco di Custoza; il vino di questo mese vuol essere espressione della tradizione più autentica (e più buona) di questi luoghi. Rapporto q/p decisamente interessante. Prezzo in enoteca: 7 Euro Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@ Elisabetta Tosi |