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          Il vino del mese - Giugno 2001


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          Dolce di Cremé  e Barricaia Noir 
          Villa Rinaldi, via S.Lorenzo 74 Soave (VR) tel.045-7613228
          Web :  www.villarinaldi.it

          (Offerta speciale, questo mese: due recensioni al posto di una. 
          I vini in questione sono figli della stessa aziende,  meritano uguale spazio essendo 
          di grande livello entrambi.)
          Quella per le bollicine è una passione familiare d'antica data, in casa Rinaldi. 
          Coltivata a fine Ottocento da nonno Marcello, proseguita dal figlio Ferdinando, 
          ai nostri giorni continua nel nipote e attuale proprietario dell'azienda Rinaldo Rinaldi, 
          in quel di Soave, dove si realizzano alcuni dei più straordinari spumanti veronesi. 
          Merito del pallino da sperimentatore dello stesso Rinaldo, che  fin dagli anni '60 
          - dunque in tempi decisamente non sospetti - s'interessava di legni francesi, carati 
          e caratelli e dopo lunghe ricerche riusciva a individuare alcuni legni che potevano 
          fare al caso suo. Con un occhio al mercato ma guidato soprattutto dalla sua 
          curiosità e passione, Rinaldi giungeva così a mettere insieme una barricaia di 
          eccellente livello e valore, dove i legni conferiscono ai suoi vini profumi e 
          caratteristiche decisamente personali quando non insolite. 
          Il metodo seguito è quello classico: maturazione e affinamento in piccole botti di 
          rovere, presa di spuma in bottiglia. Il risultato sono una serie di spumanti, le Grandi 
          Riserve, che possono…riservare più di una sorpresa.
          Due di questi ci sono apparsi degni di nota, per ragioni molto diverse. 
          Il primo è Dolce di Cremè, (Gran Medaglia d'Oro al Vinitaly 1999), realizzato con un 
          uvaggio di chardonnay atesino (40%), pinot nero delle stesse parti (30%) e garganega 
          veronese (10%; siamo nel suo territorio), affinato per 24 mesi in barrique. 
          Elegante, morbido, dolce ma non stucchevole, si annuncia con un perlage fine 
          imponendosi fin da subito al naso e in bocca con un miele imperioso senza essere 
          sovrastante, frutta candita screziata di vaniglia. 
          Morbido, rotondo, affascina e non stanca.
          Ancora più sorprendente il Barricaia Noir, riuscito "esperimento" costato oltre dieci 
          anni di tentativi e prove. Vino rosso, non frizzante, non dolce, è tuttavia anch'esso 
          uno spumante a metodo classico, da versare almeno un'ora prima in un particolare 
          decanter all'uopo progettato per fargli perdere con la spuma certi sentori disarmonici 
          di botte e altro. L'uvaggio è dato da un mix di pinot nero atesino (almeno 50%), 
          merlot atesino (30%) e l'autoctona corvina veronese (10%) in appassimento. 
          Sosta 30 mesi in barrique, e altrettanti sui propri lieviti. Quando è pronto per essere 
          degustato, si presenta con un bel colore granato scuro, profumi di piccoli frutti 
          rossi e una sfumatura di legno e, al pari di un grande rosso, va accompagnato a 
          carni rosse e selvaggina, e persino a pesce di scoglio, dentice, rombo, branzino, 
          anguilla.

    
                                                                     Elisabetta Tosi