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Il vino del mese - Gennaio 2006
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Terlaner Doc Nova Domus 2001 Cantina di Terlano Via Silberleiten, 7 - I-39018 Terlano (BZ) - Tel. 0471.257135 Fax 0471.256224 Web : www.kellerei-terlan.com E-mail : office@cantina-terlano.com Alcol : 13,5 - Bottiglia : 0,75 l - Vitigni : pinot bianco 60%, chardonnay 30%, sauvignon 10% Cominciamo bene l'anno, cari amici cyber-enoappassionati; con un bellissimo vino bianco per brindare ad altri 12 mesi di assaggi (più o meno) fantastici e (almeno) un buon proposito, quello di non accettare più passivamente i tanti (troppi) luoghi comuni che ancora affollano la nostra cultura enoica. Uno dei quali vuole che a "durare" di più nel tempo sono (solo?) i vini rossi e non i bianchi. A chi ancora sostenesse questa vetusta opinione, basta consigliare di farsi un giretto dalle parti di Bolzano, in quello che viene anche chiamato "il giardino del Sud tirolo", un piccolo angolo incantevole per clima e paesaggio, tra meli e vigneti: Terlano. Sovrastato dai ruderi di Castel Nuovo, sorge tra i frutteti nel tratto della Val d'Adige che congiunge Merano a Bolzano, alle pendici del monte Tschöggel. La Cantina in questione si trova proprio al centro di questa zona e fu una delle prime cantine cooperative dell'Alto Adige, fondata nel 1893 da soli 24 coltivatori. Oggi i soci sono molti di più, appena un centinaio, e 150 gli ettari coltivati, da cui nascono poco meno di un milione di bottiglie l'anno, curate, si può dire, una per una. La qualità dei vini della Cantina di Terlano l'ha resa infatti una delle realtà cooperative italiane più note e rinomate nel mondo; merito della particolare natura del terreno, molto minerale, dell'equilibrio vegeto-produttivo ormai raggiunto da viti di età ragguardevole, di una gestione agronomica ammirevolmente "tedesca" quanto a rigore - all'insegna di "un tralcio, un grappolo" - e di una tecnica enologica molto raffinata, portata avanti dal winemaker e consulente agronomo Rudi Kofler. Il vino del mese deriva da pinot bianco (60%), chardonnay (30%) e sauvignon blanc (10%); uve che crescono tra i 300 e i 500 m, su un terreno sabbioso di origine porfido e con una resa di 70 q.li/ha. Dopo la fermentazione in barrique, il vino resta a maturare sui lieviti per 12 mesi prima della messa in bottiglia. Nel bicchiere si presenta perciò ancora "giovane", di un bel paglierino brillante e lucido con sfumature verdine. Il profumo è ampio e complesso, goloso e cremoso insieme: sa di pesca bianca, fiori, salvia fresca, mela golden, mentuccia di prato, cioccolata bianca, pasta di mandorle e pasticceria. In bocca ha un ingresso gentile, rivelando più salinità e nerbo che al naso, con una bella freschezza che lo rende molto bevibile: anche qui si sente la salvia. Nel retrolfatto, di bella persistenza, torna una leggera nota di mela golden stramatura. In enoteca intorno ai 18 euro. Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@ Elisabetta Tosi |