Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti







          
                      


          Archivio articoli de Gli alberi del viaggiatore


           Torna all'archivio

           Segnala questo articolo ad un amico


          Primo numero

          Bottega dei Sestieri per il Natale va al ristorante!

          Già, perché  se una delle rare volte che si decide di portare a casa due etti di 
          Culatello di Zibello è il Natale, allora bisogna decidere di acquistare quello che 
          ci parlerà di un luogo, di certe tradizioni, di certa gente e del loro dialetto, e che 
          dia credito alle nostre aspettative (visto anche il prezzo!).
          Non ce la sentivamo più di approfittare della comodità del rappresentante di 
          prosciutti crudi che ad ottobre esordisce con la solita proposta del Culatello 
          perché a Natale "si vende" e "deve essere nel banco", e che comunque anche 
          con tutte le nostre cure ed attenzioni poi più di tanto non ci avrebbe dato;
          " lasciamolo ai concorrenti" ci siamo detti, ma poi nei vari commenti a tavola 
          il ricordo di un Culatello impressionante, venne fuori: quello assaggiato in un 
          viaggio di lavoro a Parma, in una sosta per noi casuale a Polesine Parmense, 
          al Ristorante "Cavallino Bianco" dei fratelli Spigaroli.
          Detto, fatto! "Ma non si ordinano i salumi ad un Ristorante!". Come no? 
          Basta trovare un  personaggio gentile e disponibile  come Luciano Spigaroli, fare 
          leva sulla sua  passione, risolvere i problemi logistici da solo per non turbare il 
          suo lavoro, mandare un corriere espresso di fiducia al Ristorante, pagare in 
          contrassegno ed il gioco è fatto: tre esemplari di Culatello di Zibello autentico, 
          dalla cantina del Cavallino Bianco sono da noi, pronti per testimoniare come un 
          insaccato possa regalare  grandi emozioni e ricordi.
          Gli Spigaroli sono discendenti di un mezzadro al servizio di Giuseppe Verdi, 
          grande conoscitore della cucina della Bassa Parmense, e nella loro cantina 
          umida per gli umori del fiume che scorre lì accanto, con i muri a mattone che 
          trasudano di salnitro, stagionano anche i salami dedicati al Maestro fatti con 
          ingredienti di notevole equilibrio,poi gli Strolghini di culatello, salami delicati e 
          freschi, quasi novelli, la incredibile e languida gola di maiale, le "mariole" 
          recuperate dall'oblìo dei tempi moderni, dalla tradizione cremonese, alcune 
          coppe da "urlo" ed ovviamente pochi esemplari di Re Culatello.
          Per i più curiosi, tale salume è preparato con cosce di suino adulto, disossate e 
          private della parte meno nobile, il fiocchetto, poi rifilate e levigate, prima di un 
          virile massaggio con sale, pepe, aglio e Lambrusco; in seguito la carne intera è 
          pronta per essere insaccata in vescica di maiale per poi  maturare e stagionare 
          almeno undici mesi in cantine  immerse in umidi inverni nebbiosi e conseguenti 
          estati afose .
          A noi non resta che curarlo come un figlio, fasciarlo due giorni prima del taglio in 
          un torcione imbevuto di vino per ammorbidirlo, al fine di renderlo memorabile e 
          servirlo ai vostri ordini!


          Siamo pazzi per la mucca!

          Scrivere di macellerie di questi tempi è assai rischioso, perché basta poco per 
          finire in polemica per via dei notori fatti scandalosi che si avvicendano da settimane 
          sui vari organi di informazione.
          Ma una cosa sentiamo il bisogno di testimoniarla: certi accadimenti pericolosi per la 
          nostra salute potremmo allontanarli, curando di più le nostre scelte gastronomiche, 
          informandoci su ciò che compriamo, sulle tecniche tradizionali di allevamento, 
          visitando anche macelli e stalle, parlandone con il proprio macellaio di fiducia il quale 
          potrebbe consigliarci un percorso turistico-gastronomico tra i suoi fornitori, e 
          soprattutto smettendola di chiedere dissennatamente alimenti "magri", dalle carni ai 
          formaggi, secondo fobie pericolose dettate dagli interessati "media", perché per 
          rendere tutto magro qualcosetta nell'alimentazione degli animali va modificata e poi 
          va a finire che…..il gatto si morde la coda.
          Ma torniamo alle nostre scelte in  tempi difficili per la carne; perché bussare alla 
          porte di alcuni macellai e proporre i loro prodotti in negozio quando ci sono fior di 
          rappresentanti pronti col copia-commissioni, a inviarci prosciutti da famosi salumifici 
          ben conosciuti grazie ad una perfetta propaganda studiata per convincerci?
          Perché il salumiere non è un distributore di prodotti proposti da Mike Bongiorno  o chi 
          altro, ma è, o meglio dovrebbe essere, un appassionato ed instancabile ricercatore di 
          autentiche tradizioni gastronomiche, acculturato e ricco di conoscenze in tutto il territorio, 
          così da essere felice lui e far felici i propri clienti.
          Ecco dunque nella nostra "modesta" concezione di salumeria il prosciutto cotto da suino 
          di coscia pesante, di origine nazionale, marchiata P.P. (Prosciutto di Parma), di Giovanni 
          Fungo macellaio di paese di Castello di Annone in provincia di Asti, prodotto in numero 
          limitatissimo, con stile sartoriale, siringandolo in vena con una salina composta da aromi 
          dell'orto, ad ottenere un cotto vellutato, profumato, felicemente grasso e suadente, una 
          vera macchina del tempo!
          Se poi la Toscana vi affascina, ecco da Panzano in Chianti, frazione di Greve (Firenze), 
          i grandiosi salumi del più famoso macellaio di paese d'Italia: Dario Cecchini!
          Dario, oltre che essere una star gastronomica (celebri i suoi schietti interventi al Maurizio 
          Costanzo Show, come celebri sono i suoi clienti Hollywoodiani, leggasi Jack Nicholson),
          è un vero sacerdote della tradizione norcina toscana e testimoni sono la sua finocchiona, 
          delicata, stuzzicante, friabile perchè insaporita dal polline di finocchio e non dal finocchietto 
          che a lungo andare stufa, la superba sopprassata medicea, salame di testa con scorze 
          d'arancia e vin santo…….che altro aggiungere, e l'incredibile "tonno del Chianti", filetto 
          suino in una marinata segreta di sua invenzione, profumato e golosissimo da arricchire 
          con  insalatina e buon olio extravergine d'oliva.




                                                                            Guido Porrati
                                                                            Bottega dei Sestieri