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Il Doretto
Via Pisana Livornese, 32 - 57023 Cecina (LI)
Tel: 0586 668363
Chiuso: Mercoledì
Data recensione: 10/2008


Ieri nuova visita da Doretto per me e mia moglie. Questo locale non
ci ha mai "traditi" su qualità di pesce freschissimo, cucina non troppo
tradizionale e prezzi onesti. Nella bella stagione si mangia anche
nel cortile antistante sotto gli ombrelloni. Noi avevamo prenotato
dentro, dove le due salette contigue erano già piene. Il cestino del
pane portato appena seduti è bello e invitante: mini panini al nero
di seppia e alle olive nere e schiacciata al rosmarino. Il menu è
recitato a voce e di solito parte con crudità o assaggi di antipasti caldi.

Numerosi i primi piatti elencati e le possibilità sono varie, così come
per le seconde portate con vari pesci da fare al forno, al sale,
all'isolana, ma per due; altrimenti catalana, misto di crostacei e
frutta con insalata, spiedini e molto altro. Quinndi partiamo con un
antipasto di pesce crudo e l'altro di tre portate calde. La crudità era
composta da tartufi di mare, ostriche, cozze pelose (squisite), gamberi
imperiali, scampi, filetto di triglia, carpaccino di spada.

L'antipasto caldo apriva con tre mazzancolle gratinate con granella di
mandorle e nocciole, totanetto ripieno di pappa al pomodoro su cipolla
saltata e minicaponatina, filetto di tonno in salsa aioli. Buona l'idea del
totanetto con la pappa al pomodoro, squisito e ferschissimo come sempre
il crudo. Siamo passati a tagliatelline verdi al prezzemolo con pomodoro
e frutti di mare (vongole, cozze e arselle), perfette nell'equilibrio dei sapori,
e tagliolini neri alla liquirizia con pomodoro e cappesante su filetto
di baccalà. Ecco, i tagliolini di liquirizia erano sbilanciatissimi dalla
sapidità eccessiva del baccalà.

Un piatto sbagliato secondo me anche per un "incidente" in cucina.
Bastava assaggiare il filetto di baccalà e accorgersi che copriva tutto:
liquirizia, cappesante e tutto il resto. A seguire ci siamo divisi una tempura
di gamberi, scampi, carote e zucchine, buon fritto asciutto di crostacei freschi.
A chiudere due dolci: tortino di mele e mandorle con semifreddo alla
vaniglia accompagnato da sauterne (perdonate ma non ho memorizzato la casa).
Prima però uno squisito predessert in tazzina con latte cotto e salsa di
frutto della passione. Infine due caffè.

Nella bella carta dei vini siamo andati sull'estremamente semplice: una
vernaccia di Teruzzi e Puthod 2006 in carta a 10 euro (ricarichi estremamente
onesti per tutta la carta, m'è parso.) La spesa: 120 euro dei quali 5 di coperto,
10 di vino, 2 di acqua e 4 di caffè (sauterne offerto). L'incidente del baccalà
è appunto un incidente. Era la nostra quarta o quinta visita al Doretto e posso
assicurare che il locale vale davvero: bravo Mirko Rossi.


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