Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti

 






                    
                      


          Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori


           Torna all'archivio
           Invia una recensione

Il Calandrino Bar Ristorante
Via Liguria, 1 - 35030 Sarmeola di Rubano (PD)
Tel: +39 049 630303
Fax: +39 049 633026
Data recensione: 09/2008


Ok! Ci sono andato. Era tanto che volevo assaggiare la cucina di
quello che è, al momento, considerato il miglior cuoco d'Italia.
Certo, non è Le Calandre, ma l'impronta dovrebbe essere la stessa,
almeno, è questo che io mi aspetto. Per essere corretti, un piccolo
assaggio lo avevo avuto alla Montecchia in occasione di una serata,
per me mitica (grazie Sararlo), in cui Massimiliano Alajmo aveva
preparato piatti basati sulla materia prima di un certo Cazzamali
che quel giorno compiva gli anni. Quell'assaggio ha acceso in me
la curiosità di provarlo "in sede".

Purtroppo non avevo il tempo per un pranzo tout court al Le Calandre e
perciò mi sono accontentato de Il Calandrino. Il posto a me piace,
arredamento moderno, quasi casual e per questo non necessità di
un abbigliamento particolarmente accurato, d'altra parte ero in viaggio
di lavoro ed il mio lavoro non lo contempla. (l'abbigliamento curato,
intendo). Ottimo servizio, ed ottima cucina. Abbiamo scelto il menù
deI Classici perchè volevamo provare i piatti che lo hanno fatto diventare
famoso, d'altra parte i menù degustazione sono, purtroppo, obbligatori
per l'intero tavolo.

Per antipasto ci hanno portato una piovra scottata sulla piastra con
aceto balsamico, con mozzarella croccante il tutto su una insalatina
che comprendeva anche filetti di finocchio (nonostante io non ami
proprio il finocchio, in questa preparazione non arrecava danno),
capperi, sedano brasato e qualcosa d'altro che non sono riuscito ad
identificare. Materia prima strepitosa, ma il piatto in sè era piuttosto
semplice. Per il primo il menù prevedeva Spaghetti alla Carbonara all'olio.
Piatto eseguito perfettamente, anche se l'aggiunta di un erba, che a me
è sembrato aneto, non è stata da me condivisa in pieno.

Qui è cominciato a sorgermi qualche perplessità, nel senso che mi
aspettavo quella creatività che avevo appena assaggiato alla
Montecchia, invece i piatti proposti erano di una semplicità quasi
banale, pur se eseguiti in maniera impeccabile. Per secondo ci è stata
proposta una coscia di anatra cotta a bassa temperatura su passatina
di patate con tartufo nero. Anche questo piatto si è rivelato di una
materia prima stratosferica. La cottura era perfetta, e la finitura, quasi
laccata, era impeccabile, la passatina forse un pochino lenta, ma forse
era voluto.

Il piatto forse era un pochino insipido e questo è l'unico difetto che
sono riuscito a trovare. Per finire un assaggio di formaggi, ottimi anche
se serviti troppo freddi, con una confettura artigianale di accompagnamento
veramente indovinata. Abbiamo bevuto due bicchieri di Tocai Mis Mas di
Sirch (uno dei miei produttori preferiti) ed un bicchiere di Grevey Chambertin
del 2005, un poco giovane, ma visto la grande annata, lo abbiamo apprezzato
notevolmente. Conto totale Euro 160,00 in due.

Che dire. qualche perplessità è rimasta. Come dicevo prima, ci è
mancata quella creatività che ci aveva stuzzicato al primo assaggio.
Può essere che al Calandrino si voglia non esagerare,per accontentare
di più i clienti di passaggio, ma un pò più di Alajmo's imprinting sarebbe
stato gradito. Vorrà dire che bisognerà trovare il tempo per una visita alla
"Casa Madre" per vedere se poi tutta questa fama ( e queti prezzi) è
meritata.


Stefano