Rifugio Balma
Via Galassia, 2 - 12083 Frabosa Sottana (CN)
Tel: 0174 334288
Data recensione: 09/2008

(A dire il vero Prato Nevoso sarebbe frazione di Frabosa Sottana, ma
ormai vive di popolarità propria da poter essere considerato comune a
se' stante...) Al termine di una discreta camminata di 4 ore sui sentieri
della zona (fino a dei laghetti, così freddi che ad immergerci i piedi si rischia
l'infarto, ma questo è un altro argomento...), ci siamo fermati a mangiare
in questo Albergo Rifugio La Balma, 1800mt e passa, che gode di
buona fama all'interno di questo comprensorio. Dico subito che la
struttura in se' non è male, offre l'impressione di essere stata
recentemente ben ristrutturata, però ha secondo me una caratteristica
che a seconda dei punti di vista può essere un aspetto positivo o
negativo: è raggiungibile (almeno in estate) in macchina con una strada
sterrata (ghiaia), ma con fondo abbastanza regolare, e dista solo 6km
dal centro di Prato Nevoso.

Aspetto positivo in quanto chiunque senza sforzo può raggiungerlo.
Aspetto negativo in quanto, appunto, chiunque senza sforzo può
raggiungerlo. Ed ovviamente per l'atteggiamento più "romantico"
che ho io al riguardo della montagna, per me è un punto negativo.
Se tu vuoi andare in un "rifugio", te lo devi guadagnare camminando:
muovendo quindi il culo dal comodo sedile dell'auto... Ma sono solo
mie personalissime opinioni ;-) Comunque, il locale è composto da
due ambienti diversi. Uno all'ingresso della struttura, con una grande
stufa a legna al centro dei tavoli e del bar, l'altro si raggiunge invece
attraverso una breve scala fino ad una sorta di piano rialzato con gli
altri tavoli. Ambiente più "rustico" quello al piano terra, più "sobrio"
al piano rialzato, con attrezzi della storia contadina alpina appesi
alle pareti.

Non c'è menù (o almeno noi non lo chiediamo, e non vi ho fatto
neppure caso se fosse esposto fuori, mea culpa, ma eravamo un po'
stanchi e poco lucidi, essendo stati in giro senza sosta dalle 08.30
alle 13.30), e la signora, suppongo una dei titolari, ci chiede se
volevamo iniziare dagli antipasti. Noi ovviamente rispondiamo
di si, prospettando poi la scelta della polenta come primo. Da bere
prendiamo un nebbiolo delle Langhe ed una bottiglia d'acqua.
Questi gli antipasti: http://it.tinypic.com/view.php?pic=11hvrpf&s=4
Si riconoscono il salame locale con burro di montagna fatto dai malgari
del posto, pane fatto in casa all'olio, acciughe al verde (queste non
propriamente locali...), pezzi di tacchino in agrodolce con carote e
cipolle, melanzane grigliate sott'olio.

Tra tutti, spiccano sopra la media il tacchino ed il salame con il burro.
Burro che anche se non è come quello che ho assaggiato in un
agriturismo di Mendatica (IM) il mese scorso (fatto a mano dalla
nonna del proprietario con latte fresco di mucca alla sera prima e
servitoci poi a colazione), merita comunque una citazione. Questo
l'aspetto: http://it.tinypic.com/view.php?pic=1fy92h&s=4 . La polenta
che ci hanno poi portato, nonostante sia stata "normalissima"
polenta gialla e non le nostre preferite bianca o saracena, era
notevolmente appetibile. Non era certo quella banale da supermercato
Valsugana.

Questo quello presentatoci in tavola: http://it.tinypic.com/view.php?pic=11jp0k8&s=4.
I due piatti principali contenevano uno polenta semplice e l'altro polenta
concia. Le ciotoline l fianco contenevano quattro diversi condimenti da
abbinare a seconda del proprio gusto: sugo di porri, salsiccia al
pomodoro, muscolo in umido, e maiale al cibet. Inutile dire che entrembi
pendevamo indiscutibilmente dal sugo di porri, ma anche  il maiale aveva
il suo bel perché, molto tenero, al contrario del muscolo che aveva i
qualche pezzo troppo grasso o nervo attaccato, rendendone impegnativa la
masticazione.

Saltiamo i secondi e ci "limitiamo" al dolce. Io prendo un tortino al
cioccolato con farina di mais, mentre lei prende un budino alla panna:
http://it.tinypic.com/view.php?pic=1z2husn&s=4 . Porzioni assolutamente
non minimaliste, e nota di merito per il mio tortino, sorprendentemente
gustoso. Caffé e poi ritorno a casa. Il conto lo facciamo alla cassa: due
antipasti, due polente, due dolci, due caffé, una acqua, un nebbiolo
per un totale di € 70 (!!). Niente male per essere un rifugio alpino. Va
bene, le quantità erano notevoli, sembrava di essere ad un "all you can eat",
ed il trattamento era da ristorante, ma IMHO in un rifugio uno si aspetta
un trattamento da rifugio con conseguente conto. Va bene, eravamo
invece in un ristorante, diciamo che abbiamo mangiato bene ed anche
tanto, e siamo stati trattati bene come servizio, quindi il giudizio complessivo
non può essere assolutamente negativo. Eravamo noi che non pensavamo
di arrivare a spendere una cifra simile in un "simil-rifugio". Comunque lo
consiglio a chi passa da quelle parti.


Pagliotz.