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Ittioturismo San Domenico
09098 Marceddì - Terralba (OR)
Tel: 0783 867014
Data recensione: 07/2008

Arrivare a Marceddì ha qualcosa di magico. Un lungo tratto su un ponte artificiale "gettato" sullo stagno circostante consente di raggiungerla in pochi minuti da Torre dei Corsari oppure da Sant'Antonio di Santadi, località limitrofe. Il paese è abbastanza fatiscente, costituito da blocchi di case basse attaccate l'una all'altra inframezzate da strade sterrate. Bellissimi però i colori dell'attracco dei pescatori unici abitanti del luogo. Ricorda molto più qualche piccolo paesino sperduto di Sicilia piuttosto che un paesino costiero sardo ma qui siamo in Costa Verde, una delle zone ancora incontaminate e poco battute dal turismo. Arrivati a Marceddì, percorso un breve tratto di strada sterrata parallela al "lungomare", si svolta a destra imboccando un piccolo ponticello e ci si trova immediatamente in un altro mondo, alberi verdi, giardino prato, giochi per bambini e un ristorante accogliente a bordo stagno ti accolgono in un clima quasi surreale.

Non che sia elegante, intendiamoci, è semplice ma curato, il fatto è che a confronto con la restante parte del paesello questa sembra un'oasi di lusso. Eravamo passati il giorno prima per capire bene dove si trovasse il locale ed abbiamo avuto il piacere di incontrare Antonio Loi, la mente e il braccio di questa cooperativa di pescatori che ha dato vita a questa attività imprenditoriale nel paese. Ittioturismo, hai presente il giro in barca col pescatore durante la battuta di pesca ? Qualcosa del genere, solo che qui poi puoi fermarti al ristorante a mangiare quello che hai pescato :-) Antonio Loi, pescatore-chef, è una persona di una gentilezza squisita - un po' come tutti i sardi del resto - e per 8 euro (che non vorrà prima della sera seguente), ci propone 6 muggini e una buona dose di arselle e cozze per la nostra cena casalinga.

Ci presentiamo puntuali la sera seguente alle 21.00. Antonio è in cucina e ad accoglierci è Fernando, bravo, attento, competente, gentilissimo. Ci accomodiamo e sul tavolo troviamo già pronti ad accoglierci sarde sotto sale, bottarga di muggine a fettine e olive. Arrivano immediatamente vino sfuso (vermentino locale di ottima qualità) due vassoi di molluschi appena pescati (cozze e arselle), uno completamente crudo con ghiaccio e limone, l'altro caldo con sughetto piccante, entrambe eccezionali. Sulle cozze crude va detto che il ristorante è sottoposto a costanti controlli e può proporre al cliente il crudo per via della particolare freschezza e concentrazione salina dei luoghi di pesca. A seguire, la fregola sarda, una sorta di zuppa con pasta molto piccola, brodo di pesce, sugo e frutti di mare. Un piatto che difficilmente potrebbe trovare particolare consenso nelle piazzette esclusive di mare come per es. quella di Portofino ma che garantisco riporta tutto il sapore del mare insieme all'emozione di assaggiare un piatto veramente caratteristico.

Ci si sente quasi pescatori in una sera di pioggia in mare aperto. Bella sensazione. Dopo la fregola ci viene servita una grigliata di pesce freschissimo composta da muggini, orate, spigole messi sulla brace così come escono dal mare (quindi non precedentemente puliti) davvero molto buoni. Prima di chiudere una fruttra di gamberetti e pescetti seguita da un sorbetto al limone. Chiudono i classici caffè e ammazzacaffè che in questo caso propone come diversivo un mirto che finalmente mi colpisce per qualità e finezza dopo tante cose "finte" bevute nel corso di queste due settimane di vacanza. Un luogo per gli amanti del mare, della pesca, del pesce fresco e dei pochi fronzoli. Circa 30 euro a persona, tutto compreso.


Filippo