Trattoria di Montemagno
Piazza Vittorio Veneto, 3 - 56011 Montemagno di Calci (PI)
Tel: 050 936245
Aperto: da Martedì a Sabato la sera, la Domenica anche a pranzo.
Chiuso: Llunedì.
Data recensione: 05/2008
Domenica pisana di maggio che viene voglia di salire sui colli.
Telefono alla trattoria di Montemagno che io e mia moglie non visitiamo
da tempo e prenotiamo un tavolo per due per le 13,30. Chiediamo un
tavolo all'aperto, sulla piazzetta, ma gli ombrelloni e i tavoli li metteranno
tra un mese, quindi si mangerà dentro. Saliamo dunque verso Montemagno,
passando per Calci e di fronte alla splendida Certosa, che già varrebbe il
viaggio anche da luoghi più ameni: http://it.wikipedia.org/wiki/Certosa_di_Pisa
Sopra la Certosa la strada per Montemagno è ripida e stretta tra i
muretti a secco e gli ulivi, ma dopo poco si arriva al paesino dove la
strada termina e si ammira la vallata. La trattoria di Montemagno è una di
quelle trattorie molto alla buona ma che non delude mai.
Una saletta d'ingresso con una quindicina di coperti e poi sotto,
scendendo dei gradini, altre due salette simili per un totale di una
conquantina di coperti.
Arredi semplicissimi, una vecchissima TV degli anni 50, quadri orribili
alle pareti. Sui tavoli tovagliette di carta e bicchieri da osteria e ciotolina di
olivine locali di benvenuto. Alla lavagna il menu del giorno che cambia spesso.
Si notano alcuni piatti tradizionali e i prezzi davvero bassi:
- antipasto della trattoria a 3 euro
- primi a 5 euro
- secondi a 7,5 euro
contorni a 3 euro
- dolci a 3 euro
- vino sfuso bianco e rosso a 5 euro la bottiglia da 75 cl
- acqua a 1 euro oppure gratuita di rubinetto filtrata
- pane, servizio e coperto non si pagano.
Tra i primi:
lasagne ai carciofi
bucatini all'amatriciana
crema di verdure con crostini di pane
trenette con acciughe fresche
i secondi:
sformatini di melanzane e zucchine
filetto di maiale stufato con cavolo nero
pollo disossato ripieno
bracioline fritte in salsa
stoccafisso all'acquepepe
poi fagioli all'uccelletto, patate al forno e insalata mista.
tra i dolci:
strudel di mele
cantuccini con aleatico
gelato di crema
tiramisù all'ananas
L'antipasto ha del prosciutto locale tagliato a mano, frittatina di
porri ed erbe, una sorta di quiche lorraine e un crostino di burro e tonno.
Non una porzione esagerata, ma stona il crostino burro e tonno accanto
all'ottimo prosciutto: se ci fosse stato un crostino toscano di fegato
sarebbe stato perfetto. Dai primi scegliamo una lasagna di carciofi e le
trenette alle acciughe. La lasagna eccedeva nella besciamella e il
carciofo era coperto nel sapore. Le trenette avevano un'ottima salsa
di acciughe e pomodoro e pan grattato tostato spolverato sopra; unico
appunto sulla cottura perché non proprio al dente.
Tra i secondi scegliamo un pollo disossato ripieno e il filetto di
maiale stufato con cavolo nero. Buoni entrambi, ma soprattutto il filetto
perfetto col cavolo nero ed il fondo di cottura dello stufato. Poi ci dividiamo
gli sformatini: buoni anche questi serviti con una salsa alla menta ma con
la melanzana preponderante sulla zucchina. Terminiamo con un solo
dolce, il tiramisù all'ananas, molto fresco nella sua semplicità.
In chiusura due caffè e una grappa trentina. Con una boccia d'acqua e
una di rosso sfuso il conto totale per due è stato di 51,50. D'accordo
che si tratta di una trattoria alla buona, ma prezzi onesti sono sempre
rari da trovare e alcuni piatti non deludono. Peccato per il vino sfuso:
sarebbe meglio offrire la possibilità di una qualche bottiglia passabile.
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