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La Fermata
Strada Bolla, 2 - 15047 Spinetta Marengo (AL)
T el: +39.0131.617508
Data recensione: 04/2008


Mia moglie mi ha organizzato una bella giornata per il mio compleanno.
Guidavo io. Rotta impostata sul Tom tom. Da Torino si arriva ad Alessandria.
Parcheggiamo ed a piedi ci dirigiamo alla pasticceria Bonadeo.
Ottimo aperitivo con qualche quichè da loro prodotta ed alcuni salatini
davvero ottimi. Caldi devono essere strepitosi. Mi limito immaginando che
sia bene lasciare spazio alla cena. Risaliamo in macchina ed il navigatore
ci porta a Spinetta Marengo. Locale che la mia ignoranza ignora (scusate
il gioco di parole).

Parcheggiamo nel cortile adornato da pietre bianche. Veniamo accolti dalla
Sig. Tiziana che ci accompagna al nostro tavolo. L'ambiente è moderno,
abbastanza minimal. Un po' freddino, ma è questione di gusti. Siamo i primi
avventori. Purtroppo (e capirete perchè) non saremo i soli. Appena seduti ci
viene offerta una fetta di pasta fritta con una buona fetta di salame crudo locale.
Studiamo il menù. Sono presenti tre degustazioni, una tradizionale a 55?,
una di pesce a 75? raccontata a voce ed una estese di 9 portate a non
ricordo quanto. Alla carta si va dai 15? ai 25? circa per portata.
Ovviamente rifiutiamo l'aperitivo proposto e non offerto come anche
correttamente specificato in carta (5? per lo spumante, 9? per lo champgne).

Scegliamo il menù di pesce cui abbiniamo da una carta con diversi "esauriti"
e con ricarichi che mi paiono un po' sostenuti uno Chardonnay Franciacorta
Prima Cuveè Brut. Risulterà gradevole per tutto il pasto. Avrei scelto
diversamente ma mi faceva piacere condividere il vino con mia moglie scarsa
bevitrice e quindi abbiamo scelto delle bollicine. L'acqua è San Bernardo.
Arrivano fuori menù dei cicciarelli (o lussotti) fritti, serviti su un foglio di carta
assorbente. Buoni ma tiepidi. Il primo antipasto è un eccellente crudo di
ombrina e gambero bianco con caviale a parte. L'ombrina è ottima e delicata.
Porzione sin troppo generosa.

Poi arriva un calamaro ligure ripieno di verdure su una crema di patate. Il
ripieno è intenso e la crema di patate ha lo scopo di ingentilirlo un po'. A
mio gusto lascio la crema di patate per assaporare meglio il ripieno, mia
moglie che ama i gusti più delicati invece la abbina. In generale un piatto
ben riuscito. Baccalà mantecato con un battuto di olive taggiasche servito
in una patata lessa su passata di peperone rosso. Molto piacevole il contrasto tra
l'amarognolo delle olive e la dolcezza del peperone. Buono.
Il primo sono delle linguine Latini allo scoglio. Sarà un segnale....

Mentre cominciamo il primo la sala si è quasi riempita. Alla mia sinistra
arrivano due persone che cominciano ad occupare un tavolo approntato per 7-8
persone. Mentre consumiamo delle linguine prive di alcun perchè, il tavolo
si riempie di trogloditi cui mancava solo l'anello al naso. Il baccano e le
risate sguaiate quasi mi impediscono di interloquire con mia moglie. Lo
faccio presente al giovane cameriere addetto ai vini. Ne ricevo un sospiro
di risposta. Terminiamo il deludente primo e la situazione sepossibile
peggiora ancora.

A questo punto chiamo la cameriera più esperta e le chiedo il conto. Mi
guarda stupefatta e le faccio presente che mi sembra di essere in una
trattoria o pizzeria di basso livello tanto è il baccano. La signorina va
dalla titolare e mi propongono di spostarci nella saletta a fianco. Ci
preparano il tavolo e ci spostiamo. La signorina si scusa. La titolare, pur
cortese, non lo fa e la trovo una mancanza. Anche perchè avendo una saletta
piccola separata avrebbero dovuto pensare loro di confinarci una tavolata.
Il secondo è un eccellente tonno alla milanese. Ben rosso all'interno con
una panatura spessa e croccantissima (credo che abbiano fatto una sorta di
pastella con il pan grattato e non la classica panatura) è stato servito con
degli inutili fagioli bianchi ed una melanzana di Ragusa.

Siamo quasi allo stremo ed inizia la strage dei dolci. Il pasticcere
giapponese è davvero in gamba. Mia moglie sceglie lo sformato caldo al caffè
e cioccolato con sorbetto al cioccolato Giraudi al 72%, io il semifreddo al
pan di spezie con gelato di meringa e salsa al caramello. Si riveleranno
entrambi all'altezza. Nell'attesa di gustarli ci viene portata una torta al
cioccolato decorata con fregole e caramello, dotata di candelina. Propongo a
mia moglie di tornare nella sala precedente ed intonare a due voci un
fragoroso "tanti auguri a me". Invito declinato. Poi arriva due uova
tagliate tipo coque contenenti una crema bruciata con spuma alla vaniglia.
Ottimo.

L'ultmo avant dessert è una mousse di formaggio con un'ombra di
caramello servita all'interno di una garza. Eccellente. Viene servita aperta
a mia moglie dell'acqua non richiesta (ne aveva ancora un goccio ed avevamo
finito): non la troveremo in conto. Chiediamo il conto. Niente caffè. Ci arriva
comunque della sfiziosa piccola pasticceria che però non riusciamo ad
assaporare perchè siamo davvero satolli. Conto di 174,50? arrotondati a 170,
per due menù pesce, il vino (22?) ed una bottiglia d'acqua (2,50?).


F_R