Mulino di Sopra
Strada dei Mulini, 3 - 43029 Mamiano di Traversetolo (PR)
Tel. 0521/848185
Chiuso: Lunedì (la Domenica in estate)
Data recensione: 03/2008
Difficile non essere tentati dal castrum del vicino Castello
di Torrechiara. Ma, se odiate la confusione e lo sciame di
turisti che sale verso la rocca, allora potete trascorrere
un'oretta e mezzo in questo ristorante davvero piacevole.
Siamo nella patria dei salumi, a cavallo tra Felino e Langhirano.
Qui i prodotti si trasformano in oro colato, al solo guardarli!
Ma "Il Mulino di Sopra" non ti impone il territorio in tutte le sue
espressioni.
Lo scenario è fiabesco, soprattutto di sera. Un vecchio mulino con
mura sabbiate ma, soprattutto, una cascata d'acqua che sembra
entrare nella sala principale, grazie ad una vetrata suggestiva, e
che - invece - scappa sotto le pale della struttura. In tutti una
cinquantina di coperti, salvo il porticato estivo, gestiti da tre giovani
ragazza di lodevole volontà e freschezza. Tra musiche dolci e mobilia
curata ci si addentra nel menù, ampio il giusto e mai banale. E' ovvio,
qui la sapidità non può mancare ma ad esaltarla è la meditata carta dei vini.
Partiamo. Cestino di verdure su crema di pecorino: verdure saltate molto
equilibrate, cestino a cui manca un pizzico di croccantezza e crema di
pecorino giustamente gustosa. Divertente. Crostone di scamorza e lardo
di Langhirano: il lardo avvolge il crostone con nobile delicatezza. Che
divertimento! Non gustati: delizie di parma (salumi dop), culatello di
Zibello e salmone marinato con burro all'aneto. Ecco i primi.
- Strozzapreti al ragù dell'aia e ricotta affumicata: pasta con cottura
perfetta, ragù delicato ma intenso (andrebbe, però, tirato di più...) e
un'eccellente ricotta a movimentare i sapori.
- Tortelli d'erbetta: classici ma fatti come Dio comanda, con ricotta
ammorbidita.
- Tra gli altri: risotto al radicchio rosso e culatello, fagottino di crespell
con ricotta e carciofi su crema di sedano e gnocchi di patate con
calamri e broccoli.
I secondi.
- Cosciotto d'agnello al forno con erbe fini e patate: ottima la cottura,
guarnizione troppo ricca per il palato ma pietanza valida.
- Tagliata di manzo con cipolle rosse di Tropea brasate: che bellezza!
Carne squisita e proprietà di cottura.
- Altro? Medaglioni di vitello e tortino di melanzana e pomodori,
costoletta d'agnello allo scottadito con carciofi alla Giudea e trancio
di Ombrina con caponata di verdure.
Non ti vendono le illusioni, qui. Ma una cucina vera che, però, è rivisitata
al punto giusto. Tra i dolci, cito mousse al cioccolato con croccante e salsa
alla vaniglia e mousse di yogurt con fragole fresche. I distillati sono tanti e
tali da farti perdere la trebisonda. Ma io scelgo una grappa di Berta (Elisi).
Conto? Tra i 35 e i 40 euro per un pasto completo. Anche la piccola
Matilde ha gradito! Credo che torneremo presto, anche perchè...
educazione, professionalità e gusto non diventano troppo ordinarie come
accade in alcune zone del parmense.
Gourmettaro