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Vecchi Vigneti
C.da Santa Barbara, 24 - 83031 Ariano Irpino (AV)
Tel: 0825891441
Cell: 3385448347
Chiuso: Lunedì
Data recensione: 03/2008

Ariano Irpino, cittadina di circa 24.000 abitanti immersa nel verde delle colline irpineè un importante nodo strategico a confine con la Puglia. Oltre ad essere un centro ricco di storia - merita senza ombra di dubbio un’ approfondita visita per i tanti siti da visionare: cattedrale romanica, castello normanno, palazzi ducali e musei - negli ultimi anni si è contraddistinto come meta di turismo culinario per l’ottima ed ampia scelta di ristoranti ed agriturismo presenti (circa una cinquantina di locali) che riescono a soddisfare anche i palati più esigenti. Tra i tanti locali presenti, meritevole di una o più soste è l’agriturismo “VECCHI VIGNETI” ubicato in C.da Santa Barbara, zona residenziale periferica ricca di verde (dista circa 5 Km direzione Avellino dal centro città) sottostante la tipica chiesetta di campagna dedicata alla santa che dà il nome alla zona (se aperta merita una rapida visita).

Appena giunti vi colpirà la cordialità con cui Marcello, giovane gestore del locale, e il suo staff (composto dai membri della sua famiglia) vi accoglieranno accompagnandovi ai tavoli (ottimamente apparecchiati). Il ristorante, piccolo ma accogliente, è composto da una luminosa sala cui si accede direttamente dall’ingresso - capienza circa 50 coperti - e da un’altra ampia sala interna (cantine a vista) che viene prevalentemente usata per degustazioni di vini e feste private. Nella sala principale uno scoppiettante camino fornirà la giusta e calda atmosfera per accompagnarvi tra le varie portate. Il servizio in sala è garantito, oltre che dallo stesso gestore, da personale giovane e competente. Il locale, per la sua vocazione agrituristica, è prettamente specializzato nella preparazione di piatti tipici locali; l’utilizzo di materie prime di qualità unite ad una cucina semplice ma allo stesso tempo raffinata garantisce alle pietanze un sapore ed un gusto che rimane ben impresso nel palato dell’avventore.

Il menù è molto vario, si può spaziare tra un’ampia scelta ma è consigliabile affidarsi a quanto proposto dal buon Marcello. Tra gli antipasti, Insieme ai rinomati ed ottimi affettati locali, vengono serviti una miriade di assaggi – molto curata la presentazione - rustici, frittatine, sformati e soufflé rigorosamente preparati con verdure provenienti dal proprio orto. Spesso e volentieri a queste pietanze si accompagnano piatti tipici della cucina arianese quali: “minestra maritata” un misto di verdure di vari tipi sbollentate, fino a sfibrarle, in brodo di gallina o cappone ed accompagnate da pezzetti di prosciutto, cotenna di maiale e gallina cucinate e servite in piccole scodelle (tielle) di terracotta; “spezzatino arianese” pezzi di carne di vitello cotti in un soffritto misto di cipolla, sedano, carota in un sughetto di pomodorini (meglio se freschi) aromatizzato con vari odori.

Una particolare citazione meritano le ottime zuppe di legumi e cereali (fagioli misti, farro, grano saraceno – in autunno anche con castagne irpine) sempre serviti in “tiella” accompagnati da crostini di pane casereccio ed irrorati di olio di ravece DOP dal retrogusto amarognolo. La scelta proposta dallo chef per i primi piatti è molto ampia, si va dai tipici piatti del luogo (es. broccoli e cicatielli una sorta di gnocchi preparati con impasto di farina ed acqua tagliati in tondini e schiacciati con le dita saltati in padella con abbondante olio e peperoncino o “cavaiuoli” al ragù - una specie di ravioli rotondi imbottiti di ricotta condita e serviti con il tipico ragù di carne) a piatti più raffinati tipo pappardelle al ragù di cinghiale o fetuccine ai funghi porcini e tartufo. La scelta dei secondi si basa soprattutto su pietanze di carne – arrosti di vari tipi – (possiamo tranquillamente dire che il ristorante merita una particolare citazione soprattutto per la “tagliata di vitello” servita al sangue per permettere ad ogni avventore di completarne la cottura a proprio piacimento direttamente al proprio tavolo utilizzando una piastra lavica incandescente.

Oltre ai già citati arrosti, vanno segnalati il coniglio alla cacciatora (ricetta classica) e il baccalà (di ottima qualità norvegese) servito in svariate tipologie (quello preparato “in umido” è il mio preferito: porri e pomodorino fresco garantiscono un sapore davvero unico). Anche per la scelta dei dessert ci si può sbizzarrire essendo abbastanza varia: Nella lista sono sempre presenti tiramisù, panna cotta servita con salsa di cioccolato o frutti di bosco, crostate ai vari gusti di confettura, torta di ricotta e pere, torta al cioccolato. L’ottimo semifreddo al torroncino, purtroppo, ahimè, non sempre è disponibile. Buona la lista dei vinila cantina dispone, oltre che dei tipici vini irpini (TaurasiGreco di TufoFiano) e campani, anche di una buona scelta di vini nazionali di ottima annata. Ovviamente la scelta può anche ricadere su un buon rosso locale prodotto dalle vigne padronali.

A fine pasto niente di meglio che sorseggiare una eccellente (meglio se proveniente da vitigni di Amarone) accompagnandola con scagliette di cioccolato fondente dal giusto grado di amaro o, in alternativa, rhum (provenienza caraibica ) o cognac (francese). Il prezzo per un pranzo completo, accompagnato da vino locale, difficilmente sfora il tetto dei 25.00/30.00 euro pertanto è da ritenersi,anche per quanto detto sulla bontà dei prodotti usati, assolutamente concorrenziale. La professionalità con la quale viene gestito il tutto ha permesso in breve tempo di innalzare la qualità del ristorante tanto fa fregiarsi dell’ambito riconoscimento della citazione nella guida ai migliori ristoranti d’Italia “La gola in tasca 2008” edita dall’emittente satellitare a tema ALICE TV .

Dimenticavo, soprattutto il sabato ed i giorni festivi, è consigliabile la prenotazione anche perché difficilmente vengono accolti più di 40 coperti. A richiesta – con preavviso di qualche giorno – Marcello è in grado di approntarvi anche un menù a base di pesce freschissimo proveniente direttamente dal golfo di Taranto (dove si reca personalmente per l’approvvigionamento fornendosi di prodotti disponibili al momento dello sbarco dei pescherecci). Naturalmente, come avrete certamente capito, per poterne apprezzare appieno tutte le qualità citate, sono stato più volte ospite di questo locale.


Sergio