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Dal Vero
Piazza Indipendenza, 24 - 31050 Badoere di Morgano (TV) Tel: 0422.739614 Chiuso: Lunedi Data recensione: 03/2008 Che dire, mi sembra inutile ripetere le lodi sparse sul web da penne più illustri della mia, lodi tutte meritevoli, tra l'altro. Ogni tanto mi piace fare il bastian contrario, più per amore della discussione che per ragion avveduta. Questa la premessa. Dopo tanto tempo che lo aspettavo, ho trovato l'occasione per "salire" in quel di Badoere, piccola cittadina, se non paese, della pianura che c'è tra Treviso e Castelfranco Veneto. Partiti da Bologna con 28 gradi, sembrava estate, siamo arrivati con un velo di nebbia a Padova che ha riportato la temperaura ai più giusti 15 gradi dei primi di Marzo. Abbiamo poi proseguito sulla nuova strada che porta a Castelfranco e che ci ha fatto risparmiare un buon quarto d'ora di macchina, fino a giungere a Badoere con di nuovo il sole, ma senza alzare troppo la temperatura. Trovato dopo una qualche ricerca il ristorante, la piazza era invasa da centinaia di bancarelle di un interessante mercatino dell'antiquariato, ci siamo seduti a fianco della cucina a vista. Locale, rivestito di legno, ma con un taglio moderno che ci è piaciuto molto. Siamo venut i fino quà per trovare la decantata "frattaglialonga", un menù specifico s tudiato sul tema delle fratttaglie. Come dicevo in premessa, le lodi sono tutte meritate, sopratutto per la voglia di riproporre materie prime ormai cadute nel dimenticatoio. La maestria delle preparazioni è esemplare, segno di una scuola seguita con attenzione e passione. Per cercare il famoso "Pelo nell'Uovo", potrei dire che le aspettative erano superiori. Essendo aspettative appunto, non erano suffragate da niente, rimane però una piccola delusione. Delusione data sopratutto da una mancanza di coraggio. Coraggio che è mancato, IMHO, ad Ivano nel conservare i sapori forti della materia prima usata. Abbiamo rilevato in queste preparazioni, così ben eseguite a livello professionale, una ricerca volta a rendere quasi "sterilizzati" i sapori delle frattaglitudini, come le chiamerebbe un caro amico. Questa sterilizzazione, se porta i piatti presentati ad essere più accetttati dalla stragrande maggioranza della clientela, porta allo stesso tempo ad un calo dell'identità delle materie prime, tutto questo IMHO. I piatti più aprezzati, sono stati: - l'hamburger di animelle con l'uovo a bassa temperatura, mi ricordava tanto la frittata di animelle che faceva la mia nonna. - I nervetti con salsa verde, semplicemente squisito, appiamo aprezzato l'equilibrio della salsa verde a cubettini con il grasso dei nervetti - Il rognone di vitello con purè di sedano rapa. Questo è stato il piatto che più di tutti, a mio giudizio, porta alla mente le frattaglie intese come le intendevo io. Mangiato singolarmente, si aprezza il sapore del rognone con la sua amaritudine imperante. In matrimonio con il purè di sedano rapa, questa amaritudine, viene smorzata fino a raggiungere un equilibrio stupendo. Spero che chi ha abbastanza confidenza con Ivano Mestriner, nel riportargli questo mio commento (che con lui non ho fatto per mancanza di confidenza) si ricordi che abbiamo apprezzato tantissimo la sua cucina, questa mia è una opinione personale che valte un tanto al kilo. :-) Stefano |