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Osteria di Fontegiusta
Via Camollia 102 - 53100 Siena
Tel: 0577/40506
Data recensione: 01/2008

Se gradite degustare una proposta enogastronomia dai sapori toscani, tradizionali, contraddistinta da portate di qualità genuina,  inserita in un ambiente davvero originale e che presenta un ottimo livello d’intervento restaurativi : non mancate di visitare come, avventori(piuttosto affamati, nonchè assetati ) “L’osteria di Fontegiusta “ vi potrete trovare, inserita in una cornice in stile medievale sapientemente inserito in chiave moderna e ristrutturato in funzione della moderna ristorazione di livello, una cucina toscana particolarmente sobria ed essenziale proposta con stile ed affabilità a prezzi abbordabili. Storicamente il toponimo Fontegiusta trae la propria etimologia  dal latino “Iuxta Fontem”: ovvero nei pressi della fonte. Purtroppo della fonte in questione si sono perse le tracce visibili, relativamente alla sua struttura, fin dalla metà del XIV secolo, in funzione di restauri posticci . Tuttavia nei pressi della detta fonte, sorge tuttora l’imponente impianto della chiesa di S. Maria in Portico di Fontegiusta un vero scrigno di arte e storia senese fin dal XV secolo.  

Logisticamente il ns. ristorante è posto è posto lungo la centrale VIA DI CAMOLLIA(altro toponimo di origine antichissima documentato fin dal 1028) e che ha mutuato il suo nome a favore di uno degli antichi terzieri , in cui risulta ancora oggi risulta divisa la SIENA medievale. Infatti durante l’età di mezzo la via di Camollia era parte integrante della via Francigena ,l’antica arteria stradale che metteva in comunicazione il Nord Europa con Roma e che è stata percorsa per secoli dalla più varia umanità., pervasa dal misticismo medievale. Così per soddisfare le esigenze funzionale e fisiologiche della moltitudine dei pellegrini sorsero lungo il suo percorso , numerose Mansiones, Hospitalies,etc etc ; finalizzati ad offrire ospitalità e conforto ai numerosi viandanti strematati. Contestualmente sorsero anche ricche case e palazzi , edificati dagli operosi abitanti, costantemente arricchitesi, di questo percorso alimentato da un flusso di umanità fervente , di portata quasi inesauribile. Infatti “l’OSTERIA DI FONTEGIUSTA” occupa ancora, l’area al piano terra predisposta per alcuni fondaci dell’antico palazzo “PERINI BRANCADORI”: una famiglia senese d’antico lignaggio , che trae origine  dal capostipite “Brancadoro” .

L’edificio, costruito i piena epoca medievale secondo il paradigma architettonico dell’epoca, venne
ampliato nei secoli successivi e completamente ristrutturato con decisivi interventi al portale d’accesso e con completo rinnovamento degli interni,  nei locali retrostanti “L’osteria di Fntegiusta” ed accessibili dal retro del ristorante, si possono ancora ammirare nella loro integrale originalità ,sia una suggestiva corte cinquecentesca con soluzioni architettoniche tipicamente medievali, che un pozzo centrale di raccolta delle acque. Oggi questo ambiente dall’atmosfera autentica in stile medievale, viene rivitalizzato in funzione di una ristorazione tradizionale e genuina, dalle invitanti portate estremamente curate dallo chef PINO, che sovrintende allo staff di cucina , nonché da sua moglie ANGELA, del tutto impeccabile nel gestire il servizio di sala.

Infatti, recentemente ho avuto il piacere di degustare come antipasto un mix variegato di bruschette : (al lardo di Colonnata ai funghi porcini, alla crema di carciofi o peperoni dolci etc etct ) in pratica una fantasia gastronomica stuzzicante, proposta dallo chef Pino, per introdurre nel prosieguo , appetitosi piatti più sostanziosi , evitando  al cliente di appesantirsi eccessivamente con gli usuali formaggi ed affettati toscani. A seguire, un abbondante porzione di tagliatelle  fatte in casa  ed insaporite generosamente al sugo di cinghiale, leggermente strascicate in padella : una vera delizia del palato per gli autentici buongustai, appassionati di cacciagione  e della tipica cucina toscana, dai sapori originali.

Come secondo piatto la scelta ricade sulle seducenti bistecchine di agnello, arrostite sulla brace ed in precedenza marinate al punto giusto, con immersione nell’aceto balsamico. In abbinamento con stringhette di peperoni dolci e melanzane, insaporite con salsa di capperi , olio vergine di oliva e vino bianco: una sorta di essenziale ma gustoso ragù al vegetale. Un azzeccatissimo connubio di sapori, delicato ed elegante nella semplicità dei  suoi ingredienti mediterranei e genuini, capaci di sapori ben definiti, comunque decisamente stuzzicanti. Come opzione sul dessert, un ineguagliabile semifreddo al vinsanto originale toscano: una vera e propria prelibatezza  irrinunciabile non solo per i palati più ghiotti …Una pregiata delicatezza dal sapore non eccessivamente dolce, ma piuttosto originale , che viene elaborata e proposta con affabile cura da PINO. (ottimo anche in versione “pasticcere!”) di solito viene servita in abbinamento ad un artistico bicchierino  di rosolio alla rosa, dal profumo diffuso ed allettante , una vera deliziosa rarità, giustamente alcolica da fine pasto.

Tutto il percorso gastronomico della serata viene abbondantemente annaffiato da un potente “INFERNACCIO 2003”, un “ I.G.T  Toscana Rosso” di ben13,5° prodotto dall’az. Il Ciliegio, proveniente da un vigneto dall’esposizione solare privilegiata, ubicato nelle sue più selezionate vigne, collocate “sparse a macchia di leopardo” nei dintorni di Siena.( ossia nell’area del Chianti Colli Senesi D.O.C.G e del Chianti Riserva D.O.C.G.) Si tratta di una raffinata “bomba enologica” dal sapore concentrato e deciso, ma dotato di un curato equilibrio pregevolmente capace di evocare calde sensazioni gustative alla frutta rossa, tuttavia risulta nell’insieme piuttosto robusto , ma pulito e seducente per il palato.

Tutte qualità di certo proprie di un pregevole vino, magistralmente curato anche in cantina, (sia nella fase d’invecchiamento in legno che in vetro) Tanto da evidenziarsi, degustandolo qui a l ’Osteria di Fonte Giusta servito alla giusta temperatura di servizio ed utilizzando il bicchiere consono, come un raffinato “I.G.T. Rosso Toscano” di notevole qualità dal retrogusto estremamente pulito e dalla “beva” piacevolmente scorrevole. Comunque, ritornando al menù in questione (in versione completa ed abbondante) consumato senza fretta ed in aggiunta  all’offerta  da parte di Pino di una splendida grappa calabrese alla liquirizia (di solito anticipata anche da un sorbetto al limoncello: tanto per pulirsi la bocca.) viene proposto per la spesa veramente modica, di  Euro 36 . E per chi lo desiderasse, può essere accuratamente accompagnato da una fumante tazzina di caffe’ espresso dall’aroma  intenso, tipico delle più qualificate torrefazioni italiane.


Ellebi