La Pineta
Via dei Cavalleggeri Nord, 27 - 57020 Marina di Bibbona (LI)
Tel: 0586/600016/ Fax : 0586/600016
Chiuso: da Ottobre al 10 Novembre, Lunedì, Martedì a mezzogiorno
Data recensione: 01/2008
Finalmente, dopo tanti programmi della serie "una volta bisogna
andarci" (e poi non ci si va mai), ieri sera abbiamo fatto la nostra
prima esperienza nel locale stellato Michelin di Luciano Zazzeri.
Ci presentiamo verso le 20,40; il locale è caratteristico, proprio in
riva al mare (lo si raggiunge con una strada di 3-400 metri in parte
sterrata e che avrebbe bisogno di un po' di rattoppi per le troppe
buche) e veniamo sistemati in un bellissimo tavolone ovale alla finestra
con vista sulla battigia. Il locale è arredato con gusto e sufficientemente raffinato (quanto può esserlo un ristorante che
in pratica è quasi uno stabilimento balneare), forse un po' rumoroso,
ma non si può avere tutto.
Siamo in 10, che magari non è il numero giusto per gustare appieno un
certo tipo di cucina, ma evidentemente Zazzeri questo non lo sapeva e ci
regala comunque una memorabile serata di altissima ristorazione.
Il servizio in sala è preso in carico quasi interamente da due camerieri
molto simpatici, gemelli perfettamente identici (ed anche vestiti uguale, tanto che qualcuno al tavolo si accorge che sono due solo
a serata inoltrata! :-) ) La partenza è perfetta: sul tavolo una
cartamusica eccellente, una flute di Franciacorta Seten Contadi-Castaldi (da
magnum) ed un'entrata composta da una sottile fetta di pomodoro con sopra
due acciughe fresche marinate e cipollina di Tropea. Mettiamo quindi un
immediato "fermino" all'eppetito e possiamo passare alle ordinazioni.
Pressochè tutti optiamo per la classica degustazione di mare. Nel piatto principale arrivano: due gamberi rosa al vapore su
fogliolina di insalata e pesto leggero alle olive, due bocconcini di tonno
fresco scottato alla griglia ed un meraviglioso millefoglie di
baccalà mantecato. Finito il piatto principale arriva a tavola un altro
piattino con dentro un panino (proprio una piccola michetta) con dentro
una "trippa di pesce", un delizioso e delicatissimo sugo di mare
che verrebbe quasi voglia di dire al cameriere "mi porti altri 25 di
questi e non mangio altro" :-).
Passiamo ai primi; optiamo per l'intero tavolo per due assaggi: una
linguina al nero di seppia con moscardini (piccoli, freschissimi e
tenerissimi), buonissima, ed un tagliolino di pasta fresca all'uovo con
riccio di mare (piatto che da solo vale il viaggio). Sui secondi il tavolo
si divide in due; qualcuno opta per la seppia nera servita con triglia fresca
sfilettata (quando arriva in tavola ha un aspetto bellissimo e, a detta di
chi l'ha scelta, il gusto conferma l'aspetto); personalmente invece vado
sul gran bollito di pesce, un meraviglioso piatto con pesci di lisca sfilettati e
crostacei (freschissimi e buonissimi, con particolare nota di merito per
il trancio di pescatrice); in tavola viene portata qualche sottile
fettina di mostarda di frutta (era la prima volta che la provavo sul pesce e
non sarà l'ultima) ed una splendida maionese fatta da loro con olio
d'oliva di recente frangitura che ha la rende praticamente verde e con un
sapore spettacolare.
Visto che avevamo mangiato "pochino" :-) il patron ci manda in tavola 3
bellissimi piatti di fritto misto con bianchetti, gamberi, moscardini,
totani e paranza, talmente buono, croccante ed asciutto che quasi quasi
verrebbe voglia di ordinarne ancora. L'ideale per finire una cena così.
Oddio...finire... mancano ancora i dolci! personalmente scelgo
una pera cotta nel vino speziato accompagnata da una pallina di gelato
alla vaniglia, piatto che sempre di più si comincia a trovare nei
ristoranti e che prendo spesso, ma devo dire che buono così non lo avevo
ancora trovato. Ottime reazioni anche per gli altri commensali che hanno
preso la millefoglie, che non viene servita come classica fetta o trancio,
ma bensì "destrutturata", con crema e pezzi di sfoglia da mangiarsi
al cucchiaio. L'ha presa mia moglie, l'ho assaggiata e devo dire che
è davvero particolare (anche se per quanto mi riguarda, non
essendo proprio un amante dei dolci-dolci, ho gustato di più la mia
pera).
Vini: in 10 abbiamo "seccato" 3 sauvignon Russiz Superiore,
uno chardonnay (del quale non ricordo il nome perchè abbiamo detto
al proprietario "faccia lei; ci porti un buono chardonnay") e due rossi
di Bolgheri "Serre Nuove" di Ornellaia (strepitosi anche sul pesce).
Sui dolci viene servito a ciascuno un vino da dessert al bicchiere
adatto al dessert scelto (a me viene dato un ottimo aleatico
passito r
osso).
Caffè, classica piccola pasticceria e rum per chi lo voleva. In chiusura
di serata ci trasferiamo per una fumatina sul mare nel salottino all'uopo allestito all'esterno del locale, dove la brezza marina
della mezzanotte rendeva ancor più gradevole il ricordo della bellissima
cena.
Una cena dopo la quale si è sazi, soddisfatti, ma ben lungi
dall'essere appesantiti, data la leggerezza della cucina e la raffinatezza e
qualità della materia prima. Il conto, 87 euro a testa, ma quando si
cena così bene questi sono meri dettagli. Non vedo l'ora di tornarci,
e lo farò presto!
Ale
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