Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti

 






                    
                      


          Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori


           Torna all'archivio
           Invia una recensione
Yauatcha
15 Broadwick Street, W1F 0DL - Londra
Tel: 0870 780 8265
Data recensione: 12/2007


Sito a Soho, a due passi da Piccadilly, lo Yauatcha occupa un ex ufficio
postale d'angolo. Nel piano terreno c'è la sala da té, nel seminterrato il ristorante.
In realtà si può cenare anche sopra visto il grande successo del locale, ma la
sala sotto è migliore. L'arredamento è molto moderno, freddo anche se non brutto.
Soffitto nero con led a fare da "stelline", tavoli bassi, pareti in mattoni con nicchie
illuminate, luci soffuse. Dal 2005 ha una stella del gommista, caso (credo) più
unico che raro nel panorama dei ristoranti cinesi. Stella peraltro più che meritata, IMHO.

Aperitivi: personalmente ho preso un eccellente long drink a base di
kumquat, lime e cachaça. La carta dei drink è comunque variata, e la qualità
sembra sempre elevata a giudicare dai commenti dei commensali.
In tavola vengono portati dei cuori di pickles tenerissimi con un paio di
salsine dolcepiccanti, da sgranocchiare con le bevande.

Il menù propone ben 24 diversi dim sum, tra fritti, al vapore e altro; noi
abbiamo optato per farci portare un mix in modo da assaggiarne diversi senza
impazzire nelle ordinazioni. Qualità ottima di tutti gli assaggi, i fritti erano leggerissimi,
impossibile elencarli perchè ne ho presi almeno 12 diversi e ho ancora un
vertiginoso ricordo dei sapori e accostamenti (in particolare dei fagottini
di gamberi in agropiccante eccellenti). Ricordo tuttavia bene la sensazione
di divertimento e l'acquolina in bocca alla visione di ogni piatto.

Nell'intermezzo ho gustato una zuppetta "hot & sour" di pollo sfilacciato,
densissima e goduriosa. I main courses sono altrettanto interessanti e spaziano
nella tradizione cinese con una certa dose di "rivisitazione" moderna. Io ho scelto il
mongolian rib eye beef che si scioglieva in bocca, molto buono. Ottimi anche il silver
cod e il crispy duck. Non sono riuscito a provare altro per lasciare spazio ai dessert, tra i
quali segnalo un singolare (e buono) tiramisù al mango e il cremino al cioccolato.
Anche in questo si differenzia in modo netto dalla media dei ristoranti orientali in cui,
francamente, il capitolo dolci lascia quasi sempre a desiderare (eufemismo).

Abbiamo bevuto un riesling tedesco senza infamia e senza lode, di cui non
ricordo l'etichetta. Costo: 55 pounds/persona (eravamo in 6), circa 80 euro/persona
compreso il servizio (puntuale, anche troppo). Il rapporto qualità-prezzo, per Londra, è
senza dubbio eccellente.


M.