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Yauatcha 15 Broadwick Street, W1F 0DL - Londra Tel: 0870 780 8265 Data recensione: 12/2007 Sito a Soho, a due passi da Piccadilly, lo Yauatcha occupa un ex ufficio postale d'angolo. Nel piano terreno c'è la sala da té, nel seminterrato il ristorante. In realtà si può cenare anche sopra visto il grande successo del locale, ma la sala sotto è migliore. L'arredamento è molto moderno, freddo anche se non brutto. Soffitto nero con led a fare da "stelline", tavoli bassi, pareti in mattoni con nicchie illuminate, luci soffuse. Dal 2005 ha una stella del gommista, caso (credo) più unico che raro nel panorama dei ristoranti cinesi. Stella peraltro più che meritata, IMHO. Aperitivi: personalmente ho preso un eccellente long drink a base di kumquat, lime e cachaça. La carta dei drink è comunque variata, e la qualità sembra sempre elevata a giudicare dai commenti dei commensali. In tavola vengono portati dei cuori di pickles tenerissimi con un paio di salsine dolcepiccanti, da sgranocchiare con le bevande. Il menù propone ben 24 diversi dim sum, tra fritti, al vapore e altro; noi abbiamo optato per farci portare un mix in modo da assaggiarne diversi senza impazzire nelle ordinazioni. Qualità ottima di tutti gli assaggi, i fritti erano leggerissimi, impossibile elencarli perchè ne ho presi almeno 12 diversi e ho ancora un vertiginoso ricordo dei sapori e accostamenti (in particolare dei fagottini di gamberi in agropiccante eccellenti). Ricordo tuttavia bene la sensazione di divertimento e l'acquolina in bocca alla visione di ogni piatto. Nell'intermezzo ho gustato una zuppetta "hot & sour" di pollo sfilacciato, densissima e goduriosa. I main courses sono altrettanto interessanti e spaziano nella tradizione cinese con una certa dose di "rivisitazione" moderna. Io ho scelto il mongolian rib eye beef che si scioglieva in bocca, molto buono. Ottimi anche il silver cod e il crispy duck. Non sono riuscito a provare altro per lasciare spazio ai dessert, tra i quali segnalo un singolare (e buono) tiramisù al mango e il cremino al cioccolato. Anche in questo si differenzia in modo netto dalla media dei ristoranti orientali in cui, francamente, il capitolo dolci lascia quasi sempre a desiderare (eufemismo). Abbiamo bevuto un riesling tedesco senza infamia e senza lode, di cui non ricordo l'etichetta. Costo: 55 pounds/persona (eravamo in 6), circa 80 euro/persona compreso il servizio (puntuale, anche troppo). Il rapporto qualità-prezzo, per Londra, è senza dubbio eccellente. M. |