Il Toscano
Via Selvapiana, 94 - Fraz. Acquapartita - 47021 Bagno di Romagna (FC)
Tel: 0543.903403 / Fax: 0543.903111
Data recensione: 11/2007
Un bel giro domenicale fra i monti, le vallate e i corsi d'acqua
dell'Appennino Tosco-Romagnolo, percorrendo una sempre malridotta
E-45, fra paesaggi ormai saldamente decorati con i colori
dell'autunno. Arriviamo dunque all'albergo-ristorante La Lucciola
(gli amici della zona però, ce lo segnalano come "Il Toscano") alle 13.55,
affamati al punto giusto e pronti a gustare i piatti dello chef Alvaro,
cordiale
proprietario del locale, che riconosciamo dalla foto del sito anche se
stavolta sfoggia una piratesca bandana verde.
La sala in cui entriamo è gremita di gente ai tavoli, con un baccano
indescrivibile e parecchie persone in movimento (essì...ci sono proprio
le solite comitive caciarone...). Temiamo, malgrado le precedenti
rassicurazioni telefoniche della titolare, di dover sottostare ai
classici tempi lenti di un servizio frenato da tutta quella cagnara,
ma lo staff del Toscano ci sorprenderà assai favorevolmente
dimostrandosi davvero ineccepibile!
In men che non si dica arriva una cameriera sorridente (indice di
professionalità...) che trascrive velocemente sul suo taccuino le
nostre scelte, da noi assimilate in quattro e quattr'otto da un
piccolo menu a disposizione sul tavolo. Le nostre scelte (citerò le
scelte mie e di mia moglie, dato che la coppia di amici che è con noi
prenderà solo il secondo).
- Antipasti: semplici bruschettine ai funghi trifolati, al paté di
fegato, al pesto, al pomodoro. Buonissime quelle ai funghi che,
d'altra parte, sono uno dei vanti del Nostro.
- Primi: Optiamo per un bel tris di primi. Zuppa di porcini, servita in
coccio, bella calda, profumata e gradevole al palato. Tagliatelle ai
porcini: buonissime...solo ne avremmo voluto una porzione più
corposa... . Agnolotti al tartufo: dei triangoloni di 7/8 cm di lato
ripieni di ricotta e, mi pare, parmigiano immersi in una salsina
eccezionale al tartufo nero che fa bella mostra anche in alcune
fettine crude disposte a guarnizione: un piatto così buono che devo
per forza chiederne ancora! Altri primi presenti in menu: zuppa di
farro, tagliatelle al cinghiale e capriolo, pappardelle all'oca.
- Secondi: La nostra cameriera ci porta, dopo un breve lasso
di tempo, delle porzioni enormi di maialino da latte e capretto cotti
al girarrosto, che scegliamo di accompagnare con porcini fritti e
trifolati di contorno. Io, confesso, non sono un gran patito della
carne, ma - signori - il maialino è fantastico, malgrado un certa
sapidità, e il capretto, che letteralmente si scioglie in bocca è uno
dei migliori arrosti di "cabrito" da me gustati! Bravo Alvaro!
Il dolce lo vediamo, io e mia moglie, solo sulle tavole altrui: dopo
tutta quella carne non riusciamo a far entrare più niente nello
stomaco se non l'immancabile caffé. Idem la coppia dei nostri amici
che conoscevano le porzioni del toscano! Con acqua e una non
disprezzabile bottiglia di Sangiovese della zona (non ricordo purtroppo
altro) del 2006 spendiamo in quattro 155 euro.
Ken |