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Dal Vero Piazza Indipendenza, 24 - 31050 Badoere di Morgano (TV) Tel: 0422.739614 Data recensione: 11/2007 Cosa ci fa un posto così in un posto così? Cioè, per carità, niente contro Badoere, gaio villaggio dove si accavallano le province di Venezia, Padova e Treviso, c'ha pure una piazza stupefacente che mi dicono si anima di mercanti di antichità e carabattole e relativi avventori la prima domenica del mese. Però non smetterò di stupirmi come i posti migliori sono sempre dove io non me li aspetto. Millanta prima di me hanno decantato le lodi del vero Mestriner nei suoi tre anni di vita. I stellestrisce direbbero che gli "early adopters" han già dato ed è l'ora dei followers, quorum ego. Ragion per cui abbasso il profilo e la faccio corta chè non scopro niente bensì confermo. Ma ragazzi, che conferma! Confesso, mi aspettavo molto da questa esperienza. Eppure ogni attesa è stata sbaragliata, oserei dire travolta da quello che mi è successo in una limpida serata nel giorno di Omnium Sanctorum. Entrati nello scrigno circolare e vetrato, veniamo accomodati dalla Gabriella sobria regina della sala in zona entrata vista s pifferi: maxima sfiga? No! Magno culo invece, chè stavamo in primissima fila davanti alla vetrata vista cucina che da sola varrebbe un biglietto da prima visione. Roba che vedevamo l'Ivano schef al lavoro, pensatore e creatore durante il giorno, ma poi la sera indaffarato come gli altri nella più socialiste delle cucine. E il resto della brigata, oggi diventata numerosa. Da quel punto strategico non solo ci si diverte e si capiscono molte cose, ma ci si fa anche un idea della logistica cucina-sala. Risultato: tempismo impressionante degno del più maturo dei tre stelle (o gamberi, o cappelli o patacche a scelta) Ci son tre bei menu a prezzi ragionevolissimi, tra cui spicca il mitico todo-frattaglias. Andiamo però di carta e dopo un paio di assaggi (Sardine fritte impanate in farina di mais farcite di zenzero e il Cotechino croccante con purè soffice di patate al curry, quest'ultimo strepitoso) si va di Uovo cotto a bassa temperatura con hamburger di animelle e tartufo bianco d'Alba Piedino di vitello farcito di castagne con salsa verde e gelato al cren Orecchiette fatte a mano con ostriche di Barena, funghi porcini e alghe fresche Risotto ai marroni di Combai con noci di midollo e tartufo bianco d'Alba Piccione in due cotture con scaloppa di foie gràs e salsa ai frutti di bosco Poi le famose trippe, per l'esattezza , Tretrippe., proprio così coi puntini di sospensione (coniglio, vitello, maiale). Predessert: Irish coffe solido. E per concludere dessert d'autunno: marroni cachi e melograno in forma di simil-gelatina e di granita Da una carta dei vini contenuta e molto poco blasonata, ma invero poco ricaricata e sufficiente a creare abbinamenti adeguati, abbiamo scelto un ben noto Gemola 2003 di Vignalta con gran soddisfazione. Prima e dopo ci siamo fatti vezzeggiare dai prosecchi di Agostinetto (il dopo, ovviamente, era il Mondeserto Prosecco passito). Senza termonuclearizzarsi sui singoli tocchi, tutti outstanding, menzione speciale per il l'uso della castagna o del marrone posto oculatamente insieme a cose toste e sapide (midollo, piedino, ecc.), consentendo quell'attimo di sollievo alle papille gustative che, passato l'attimo, potevano tornare rinfrancate al lavoro. Da inquadrare anche il predessert (è raro che mi ricordi dessert, figurarci un predessert): una spuma di latte, un cubo di panna cotta, uno di gelato al caffè e la gelatina al uischi, il tutto a formare l'Irish coffe solido. Slurp. Che dire? Validissimi sono i motivi per tornare al più presto, foss'anche solo per finire quei pezzi di frattaglia lasciati nel menù (diaframmi, esofagi, ecc.) o per le poche ma ormai miliari pietre (l' altorilievo di capesante, opera d'arte, anche se forse trattasi di bassorilievo), o le varie preparazioni polentiformi con la farina di Storo, a ricordarci che se di triveneto vogliam parlare oltre alla Venezia Euganea e a quella Giulia c'è anche quella Tridentina, che infondo tra due giorni è il 4 Novembre e risveglia lo spirito irredentista che è in noi. Pecunia: 232euri in due, 178 senza bevande, 89 a crapa per chi no sa fare i conti. Tranquillamente riducibili di una 20 di euri a testa se si rinuncia al tartufo I degustazione viaggiano a 55,60,80. Strabenspesi! A riprova della serata epifanica nel senso letterale del termine, appena fuori seguiamo delle stelle comete artificiali che illuminano il cielo, fino al paesin di Sant'Ambrogio. E li per 5 minti una pioggia di stelline o botti sullo zenhit , tutti compreso nel prezzo. Glue Nic |