> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
La Trattoria di Filippo La Mantia Via del Pozzo delle Cornacchie, 25 - 00100 Roma Tel: 06.6830.1427 Data recensione: 10/2007 Dopo aver letto la bella recensione di max___string non potevo esimermi dal provare questo locale, che come sapete mi incuriosiva da parecchio. Esattamente 5 minuti dalla lettura della recensione ho prenotato e sabato sera, puntuali, io e mio marito ci siamo presentati all'appuntamento. Entrata del locale poco visibile, non vuole di sicuro dare nell'occhio, veniamo accolti nell'ingresso e ci viene chiesto se vogliamo lasciare qualcosa al guardaroba, dopodiché saliamo al primo piano nella sala ristorante. Dalla recensione di max non avevo capito quante fossero le sale del ristorante, ma volevo seguire il suo consiglio di farci dare un tavolo vicino alla vetrata; ma non vedo la vetrat, la persona che si occupa della disposizione degli ospiti dà istruzioni ala cameriera riguardanti il ns. tavolo, proprio infelice, mio marito ha guardato il muro tutta la sera ed eravamo molto vicini ad altri 2 avventori (10 cm. piu' o meno, forse meno). Vabbè, cerco di non farci caso e passiamo oltre. Dalla carta scegliamo: - Antipasto degustazione (arancino, caponata, panelle, ricotta cunzata e zuppetta di fave): tutti da assaggiare, menzione speciale per la caponata, leggerissima, la migliore mai assaggiata; - Pasta con ragu' di spigola, carciofi e menta (il piatto che mio marito ha preferito); - Pasta con mazzancolle al pesto di agrumi (profumatissima, piatto che valeva la pena anche per il solo pesto di agrumi); - Lacerto ammuttunatu (il roastbeef già accennato con la salsina di ragusano, guanciale e rosmarino). Non riusciamo ad arrivare al dolce (anche se con dispiacere), prendo quindi dalla carta un bicchiere di passito di Pantelleria di Donnafugata e mio marito il caffè, che gli portano accompagnato da piccola pasticceria. Il conto: - 1 antipasto ? 16 - 2 primi ? 30 - 1 secondo di carne ? 21 - 2 acque ? 7 - 1 calice di vino ? 7 - 1 calice passito ? 6 - 1 caffè ? 4 A mio parere la cucina di questo locale a Roma è sottovalutata, visto che non avevo trovato riferimenti sul web o recensioni, ma ci sono alcuni ma. Il servizio lo definirei normale, non è di sicuro al livello della cucina. Giusto per darvi un'idea, mi è stato tolto il piatto degli antipasti mentre stavo ancora masticando e avevo le posate in mano, e non ho avuto modo di appoggiare la borsa, che essendo molto piccola e senza tracolla non si poteva appendere alla sedia, ma nemmeno lasciare per terra. Me la sono tenuta in grembo sotto al tovagliolo per tutta la cena, molte altre signore con borse piu' grandi le lasciavano per terra. A mio parere in un posto di quel livello una cosa del genere è una stonatura. Siccome la curiosità sul locale e sulla vetrata della cucina mi è rimasta, con la scusa di andare in bagno mi sono fatta il tour del locale: la sala dove eravamo noi è a dir poco triste, se paragonata all'altra. Abbiamo notato una cosa, loro prima riempiono la sala in entrata (a parità di numero di coperti), poi vanno a riempire l'altra: a saperlo, la prossima volta prenoto piu' tardi! ;-). Insomma, mi sembrava di essermi persa una parte della serata. Infine mi sembrano adeguati i prezzi della cucina, mentre ? 24 fra acqua, 2 calici di vino "normalissimi" e 1 caffè mi sembrano un po' sbilanciati. In genere preferisco pagare di piu' le portate, ma non vedere una voce per 1 caffè a 4 euro, cosa che non mi era ancora capitata. Nel complesso un'esperienza da ripetere, anche se alcune cose sono migliorabili. Fulvia |