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Conti di Roero
P.za San Ponzio, 3 - 12066 Località Villa di Monticello d'Alba (CN)
Tel: 017364155 - Fax: 0173466928
Chiuso: Domenica sera e Lunedì
Data recensione: 09/2007


Generalmente odio ripetermi e scrivere più di una volta su un locale
ma già alla partenza da Roma sapevo che avrei fatto un eccezione per
questo ristorante che mi aveva entusiasmato l'anno scorso.
Avevo in mente di scrivere giusto due righe, ma non immaginavo che la
carne al fuoco sarebbe stata così tanta. E il motivo mooolto sospetto,
di cui parlerò alla fine, è, ahimè, lo zampino di qualcuno....
Del locale e dei suoi meravigliosi spazi si è già parlato per cui salto
direttamente alla cronaca del pranzo. Prima sostanziale differenza
rispetto ad un anno fa: è un giorno festivo e il ristorante in cinque minuti
si riempirà in ogni ordine di posti.

Arrivato alla piazzetta un quarto d'ora prima dell'orario della prenotazione
e notato un certo confluire di vetture, decido saggiamente di entrare una
decina di minuti prima : questo mi consentirà un discreto vantaggio
temporale rispetto agli altri tavoli che p.e. riceveranno l'appetizer mentre io
gustavo la terza portata. E' anche vero che parecchi tavoli si sono soffermati una
buona mezz'oretta, tra una chiacchera e l'altra, a decidere cosa ordinare.
Prima di suonare il campanello mi sono preso cinque minuti per consultare
il menù esposto all'esterno: ( non aggiornato ! ) recava i prezzi dei
tre menù degustazione ( che erano da due, quattro e sei portate ) con un aumenti
tra i cinque e otto euro. Il degustazione da sei cui puntavo era passato da 42 a 50 euro.

Ma come detto quel menù non è aggiornato. Una volta consegnatomi il menù
e avvertita delle mie intenzione la giovane ma inappuntabile cameriera
( come direbbe Schigi davvero BBBONA ) che mi seguirà per tutto il
pranzo, mi avverte che sono state apportate delle modifiche rispetto a quanto
esposto fuori consigliandomi di consultare il menù per verificare se la nuova
proposta è di mio gradimento. Modifiche: Aboliti i due menù degustazione da 2 e 4
portate, quello da sei è stato rinominato "Creazioni" e i piatti sono fissi, mentre in
precedenza variavano in base alla scelte del momento dello chef Fulvio Siccardi.
Trattandosi di piatti che non avevo avuto modo di provare nella precedente esperienza,
accetto comunque. Il menù è in carta a 55 euro. Nella stessa pagina del degustazione sono
presenti i prezzi di:
- Aperitivo a base di bollicine 5 €
- Caffè 3 €
- Acqua 1 €
L'anno scorso l'aperitivo era stato offerto a tutti i tavoli. Comincia la mia titubanza...

Scelgo di accompagnare il menù, nonostante la presenza di piatti a base
di pesce, con del Nebbiolo al bicchiere, che verrà generosamente rabboccato durante il pasto.
Arriva il benvenuto dello chef, uno sformatino di zucchine su crema di alici. Sapori equilibrati
e non stucchevoli, un buon inizio. I piatti del menù "Creazioni":

- Bourguignonne 2004: Su un grande piatto rettangolare in senso antiorario
dall'alto verso il basso sono disposti: dentro una ciotolina due fette sottili
di vitello adagiate su salsa tonnata leggerissima. Probabilmente il migliore vitel etunnè mai
mangiato, peccato fosse così poco.

- Sottofiletto scottato su salsa bourguignonne: croccante fuori, morbidissimo e rosso vivo
dentro, ancora una volta ottimo con sapori equilibrati.

- Bocconcino di Salmone alla piastra su salsa al peperoncino: per fortuna quest'ultimo
se c'era non si è sentito, buono.

- Lo scampo nel suo sughetto: Vista anche la temperatura di servizio avrei giurato
che lo scampo fosse crudo, in ogni caso ottimo, materia primo freschissima

- Tonno su salsa alle alici: ancora una volta materia prima eccellente, la salsa
era la stessa dell'appetizer.

- Filetto di Fassona cotta-cruda: un pezzettino di fassona appena scottata all'esterno:
forse un pò eccessivamente sapido, ma eccellente consistenza dalla carne e ottima la
cottura.

- Uovo rovesciato con crema di spugnole e piselli: per quanto io sia tutt'altro che un amante
dei piselli ecco un piatto dove la loro presenza è davvero azzeccata: l'uovo all'occhio di
bue con la crema di spugnole ( funghi presenti anche a fettine ) una volta aperto forma una fantastica zuppa che in bocca dà la sensazione di avere in bocca del tartufo. Piatto a mio
modo di vedere eccellente.

- Risotto di mare con gel al basilico: Unico piatto lievemente fuori sintonia del pranzo.
Un ottimo risotto di mare in bianco con pezzetti di calamari ma il basilico, che io adoro,
era insapore e adagiato in unico foglio verde rettangolare difficile da amalgamare con il
piatto. Certo sicuramente migliore del 90 % dei risotti di mare che si trovano in italia ma
un pò banale.

- Lo Spadetto con finferli: Due piccoli tranci di pesce spada impanati e adagiati
su uno strato di finferli. Anche questo non sarà stato forse il massimo della creatività ma
non avevo mai mangiato del pesce spada cotto così tenero e non stopaccioso o stucchevole.
Inoltre la frittura era splendidamente dorata ma affatto pesante.

- Degustazione di formaggi: qui lascio mano libera alla moglie dello chef, abile maitre e
sommelier. Con tutti i formaggi che ho provato questo weekend spero mi perdoniate
ma dei quattro che sono stati serviti ricordo solo l'eccellente tomina della Val Maira e un Blu di
Mucca da sbavo.

- Dolce a scelta: Opto per il Soffice di nocciole Piemonte zabaione freddo al moscato con
gelato di grappa al moscato:essendo preparato sul momento vengo cortesemente avvertito
che c'è da aspettare circa quindici minuti. Nessun problema non ho problemi di tempo.
Il Soffice era eccezionale o comunque lo era il sapore delle nocciole e la loro crema al suo
interno che si sposa perfettamente con lo zabaione freddo sottostante. A parte in un
bicchierino due palline di gelato di grappa al moscato: sensazionale !

Avendo ancora un discreta porzione di stomaco libero e come detto nessuna fretta,
verificato di non creare problemi alla cucina, ordino un secondo dolce : i Cannoli croccanti
con mascarpone al whisky e mou , spuma di creme brule' al profumo di tabacco. Mi avevano
entusiasmato l'anno scorso e non si smentiscono. La crema al profumo ( e direi anche al
sapore ) di tabacco IMHO vale da sola il viaggio. Abbino questo secondo dolce con un Porto
Vintage 2001. Con il caffè finale viene portata un piccola pasticceria composta da un
cioccolatino, un croccante di nocciole, due pezzettini di melone ( a che pro ? ) e due ottimi
ghiaccioli alle more e al frutto della passione.

Un pò malinconico il conto e come anticipato, sospetto ci sia lo zampino di viaggiatoregourmet
e della sua ridicola card ( su 40 coperti in 11 tavoli non l'ha sfoderata uno che sia uno ) il cui espositore troneggia sulla cassa.
- 1 Menù Creazioni : 55 €
- 1 Vino : 6 €
- 1 Dolce 10 €
- 1 Distillato 4 € e fin qui nulla da eccepire
Ma trovo un pò stonati l'euro per l'acqua e i 3 € per il caffè che portano il conto a 79 euro.
L'anno scorso avevo trovato in conto il solo menù. Quest'anno ogni singola voce, e per
fortuna che non c'è il coperto. Insomma non penso che su un conto di una singola
persona da 80 euro praticamente Fulvio Siccardi & co vadano falliti offrendo un caffè e l'acqua. Intendiamoci la mia non è taccagneria, è un discorso di stile, di saper conquistare il
cliente e fidelizzarlo. Se questa fosse stata la mia prima esperienza, non so se sarei tornato nonostante una mano dello chef che mi intriga parecchio e abbia ancoraqualche curiosità da soddisfare.

Vale proprio la pena far pagare tutto al cliente "normale" per far sentire parte di un elite
quel cliente su cento ( se va bene.... ) che sfodera la tessera passando da un rapporto
qualità prezzo fuori dal comune ad uno nella media, che considerando la locazione logistica
non proprio comoda che, al momento di decidere, far propendere per un ristorante più
comodo ? Un'ultima nota : se capita nei weekend fino alla fine di ottobre prendevi un'oretta per visitare l'adiacente castello: è in uno stato di conservazione stupefacente e non ha nulla
da invidiare a palazzi e castello più rinomati.


Luca