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Villa Crespi Via Fava, 8 - 28016 Orta San Giulio (NO) Tel: 0322911902/ Fax: 0322911919 Data recensione: 09/2007 Solo qualche impressione: era quasi un anno che Marcella ed io non uscivamo a cena, neanche per una pizza, non avevo proprio voglia di prendere appunti o fare l'analisi termonucleare (cit.) del ristorante... :) Poiche' era il nostro primo contatto con Cannavacciuolo, abbiamo scelto il menu' di 10 assaggi (il "fuori pista"), di cui uno di carne e due dolci. Il resto, mare. Quello che rimarra' per sempre in un angolino della mia memoria sono due antipasti: una mousse di seppia in una gelatina fatta con il suo nero; e un tortino di scarola con burrata e alici marinate. Due cose molto diverse: la prima una monografia della seppia, sapore molto deciso e "unidirezionale", ma dalla presentazione sorprendente; la seconda un trio di sapori diversi dalla fusione perfetta: una magia. Quanto alla seppia, la presentazione e' stata eccezionale in tutti i dettagli. Mi viene in mente il compositore esperto che spiega al giovane allievo "inizia sempre con molto rumore e il pubblico sara' conquistato". Bene, Cannavacciuolo con questa overture, ha avuto tutta la nostra attenzione per il resto della serata... :) Una nota a parte, e un po' stonata, merita il servizio. Era sabato sera e le sale, con un numero notevole di coperti, erano piene. Detto questo, si puo' capire un po' di freddezza e distacco dovuti alla fretta. Si puo' anche capire che il ritmo molto (troppo) serrato, visto il menu' scelto. Capisco meno l'affettazione nel chiamarmi "monsieur" per tutta la sera e la pompa magna sulla presentazione dei piatti. Quello che non posso giustificare sono le asincronie tra sommelier e cucina. La cena era organizzata con tutte portate di pesce tranne le ultime tre, una di carne e due dolci. Dopo aver scelto una bottiglia di Arbis Blanc per il pesce, eravamo d'accordo di scegliere a tempo debito dei vini a bicchiere. Ma le pietanze sono arrivate prima del sommelier e siamo passati all'acqua. Il quale sommelier, a fine pasto e' venuto a chiederci "se avevamo bevuto il vino rosso"; di fronte al nostro diniego si e' eclissato letteralmente senza una parola... Imho una sbavatura grave. Gliela perdono? Forse si': lo champagne offerto in apertura era *veramente* offerto (non capita quasi mai); e sabato sera al lago e' molto consigliabile avere i limiti alcolimetrici nella norma. ;-) Ci tornero'? Ecco, questa e' una bella domanda... Speck |