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Osteria Antichi Sapori Da Leo
Via Aurelia, 366 - 00165 Roma
Tel: 066627014
Data recensione: 09/2007


Mi aspetterei di trovare un ristorante ovunque a Roma e in particolar
modo nel mio quartiere tranne che qui, uno dei punti più trafficati
stretti e inquinati dell'Aurelia, marciapiede largo mezzo metro circa e
pedoni sporadici. Eppure andando alla fermata dell'autobus, in questa
costruzione monopiano dalla metratura scarsissima ( trenta coperti
stipati in circa sessanta metri quadri cucina compresa ) ho scovato
un'osteria che sembra uscita dal matrimonio tra il Bar Peso di Stefano
Benni e la trattoria de "I Nuovi Mostri". Intendiamoci non è un'offesa eh, anzi !

Il menù completo è appeso ai lati della porta di ingresso ed è valido
solo a cena. A pranzo invece ce n'è uno ridotto che troverete, stampato
su carta plastificata, già al vostro tavolo insieme a carta e pena per
segnare la comanda. La caratteristica a mezzodì è il prezzo fisso 9 euro
comprendente acqua e vino ( non si escludono a vicenda ) bruschetta, un
primo un secondo caffè e grappa o amaro.

Apparecchiatura ovviamente scarna, tovaglione di carta, tovaglio e
posate. Bicchieroni con il fondo spesso due cm in modo da ( cit. ) poter
vedere distintamente gli anelli di saturno dopo la decima grappa.
Servizio basato sulle esigenze della maggiorparte della clientela ( il
gomito sul tavolo è di rigore ) quindi romanesco stretto e saluto di
benvenuto "Buonasera" anche a mezzogiorno con quaranta gradi all'ombra.
Il menù di mezzogiorno comprende sei-sette primi e una decina di
secondi, tra i piatti della cucina romana e quelli da pasto veloce pausa
lavoro.

Onestamente ci vuole parecchia fortuna visto che la descrizione
non è molto dettagliata, quindi la "Cotoletta di pollo impanata con
insalata e patate fritte" che hanno ordinato i miei vicini di tavolo,
non è una milanese/viennese di pollo ma un tristissimo petto di pollo
impanato del discount dietro l'angolo ( posso affermarlo con certezza
visto che ne hanno estratto dal freezer una confezione da 10 ).
Non avevo voglia di pasta per cui dopo la bruschetta al pomodoro, buona,
preparata sul momento, ho preso due secondi:

- Trippa alla Romana con fagioli : Ero preparato al peggio vista la sorte
dei vicini, invece si è rivelata veramente gustosa, porzione generosa,
sicuramente non un preparato in scatola o un surgelato.
- Polpette fritte con insalata : Anch'esse sicuramente preparate da loro,
porzione leggermente più scarsa ma buone lo stesso, ottimo il ripieno
con basilico aglio e pecorino.
- Sincero il vino bianco della casa spillato da una botte, almeno non è
annacquato.

Infine la grappa: scena fantozziana ma per un attimo mi sono davvero
preoccupato, vedevo la ragazza rimestare in un vasone scuro con un
mestolo da brodo nell'angolo cantina. Quindi ha preso un bicchiere e ci
ha versato dentro due cucchiaiate abbondanti del misterioso liquido.
"Tiè", bicchiere sbattuto sul tavolo. Dopo un attimo di esitazione
guardo dentro e subito penso "che scemo!!". Trattasi di grappa con le
visciole fatta dal titolare, Leo. Fantastica, va giù che è un piacere !!!

Il conto come detto, nove euro, ne più ne meno. Da riprovare a cena.
Ah infine una curiosità sulla sala: le pareti sotto completamente
tappezzate da tele ad olio, locandine, suppellettili e chincaglieria
varia che sono in vendita come recitano due cartelli ai due estremi
della sala.


Luca